50. Primo Novembre

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[03 novembre 2005: la poesia che segue è del 1 novembre scorso. L'ho scritta dopo esser rincasato, alla sera, per fissare alcune considerazioni e osservazioni da me fatte durante la giornata. Soprattutto in merito alle funzioni religiose per la commemorazione dei defunti. Mentre ero in cimitero non ho potuto fare a meno di notare come fosse forte la speranza, come la morte delle persone portasse altri all'incontro o alla riflessione, come nessuna tomba fosse uguale alle altre, come su ogni lapide ci fossero fiori vivi e colorati a testimonianza della vita che continua e rinasce. Buona lettura!]

 

 

-=Primo Novembre=-

 

Sulle tombe

Colorate presenze di fiori

 

Nessuna lapide

Assomiglia alle altre

L'individualità manifesta

Nel momento più unico

Irripetibile

Come la nascita stessa

 

Simboli di nuova vita

Nel luogo della memoria

Dove tutto sembra finire.

La loro presenza è un monito

Un tacito

Messaggio di speranza

 

In un giorno come questo

La morte diviene occasione

Per ricordare ancora

Per ritrovarsi ancora

Assieme

Uniti

Fratelli di una stessa famiglia

Compagni sulle strade della vita

 

Nel mistero della morte

Il mistero della vita

 

 

Leonardo Colombi

 

 

-=Commenti ricevuti=-

 

Commenti ricevuti su Scrivi:

da My (03 novembre 2006):

Veramente profonda, anche se rievoca ricordi un pò tristi, ma da quello che ho letto pieni di speranza.

 

Commenti ricevuti su Francamente:

da Cleopa (05 novembre 2006):

Molto bello il tuo accostare i fiori come simbolo di vita, sempre diverso sempre unico nei suoi molteplici accostamenti, al triste luogo dove primeggia il non vivere, anche il quel luogo spesse volte teatro di lacrime per chi resta, sei riuscito a scorgere la speranza.

da franca (05 novembre 2006):

Il mistero della vita e quello della morte. Un bel tema. Ma la vita vince sempre. Lo testimoniano quei fiori sulle tombe. Ciao. Franca.

da lightmyfire (05 novembre 2006):

ho trovato in questa tua riflessione poetica qualcosa di illuminante e veramente grande ."Nessuna lapide /assomiglia alle altre/l'individualità manifesta..."
sembrera' strano ma a me piace girare per i cimiteri.
giro fra le tombe non mosso da curiosità di tipo morboso ,ma da un senso di serenità che viene da quelle possibiltà di vita che sono rimaste inespresse.
è una cosa difficile da spiegare ma in quelle foto,che a volte sono le migliori che una ha,in quelle lapidi io i trovo molta più vita che altrove.
quasi la morte avesse incatenato potenzialità e felicità allo stato puro.
è un ragionamento molto contorto,lo so,la in quelle foto in quelle lapidi c'è tutta la nostra individualità con tutte le nostre aspirazioni a volte deluse,c'è tutta la nostra umanita con tutti i suoi limiti
complimenti una bellissima riflessione.
roberto

 

 

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