76. Depurarmi

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[09 dicembre 2004: l'idea da cui questa poesia origina risale al 4 settembre 2004. Ancora una volta tutto nasce da C. . In quei giorni ancora risentivo di quel che c'era stato e, soprattutto, mi riusciva difficile conciliare ciò che provavo e pensavo con quello che lei mi diceva. Per di più, sempre in quei giorni, ho avuto modo di parlare di lei con un amico e ho avuto modo di venire a conoscenza di cose e fatti che prima ignoravo. Tuttora la rivedo ogni tanto. E ogni volta accade qualcosa dentro di me. Non riesco a conoscerla, a sapere di lei quello che vorrei. Ma soprattutto, non riesco a mettere a tacere i miei sentimenti nei suoi confronti. Questa poesia tratta proprio di questo, del mio personale desiderio di far tacere il mio cuore, di depurarmi. Forse non ci riuscirò mai. ]

 

 

-=Depurarmi=-

 

Devo trovare il modo

Di vomitare ciò che sento,

di depurarmi

dai miei sentimenti.

Devo ritrovare la serenità

E un po' di pace dentro.

Devo trovare il modo

Di essere cieco e sordo

Alla tua presenza.

 

Ogni volta

Non riesco a far tacere

La voce dei miei sentimenti.

Ti vedo

Con gli occhi del mio cuore.

Non ci riesco

A conciliare

Le immagini che ho di te

Con tutto ciò che non so,

con il modo

in cui ti comporti,

con tutti

e con me.

 

Ancora risento

di quando,

per la prima volta,

ti vidi

Non lo so scordare

il tuo viso.

In te, ne son certo,

percepisco qualcosa

che non so dire.

Anche ora

Penso che tu sia speciale.

 

Ogni volta che ti vedo

Desidero

Che tutto sia diverso.

Vorrei depurarmi

Dai miei sentimenti,

far tacere il mio cuore

e dimenticare quella sera.

Lasciandomi sedurre,

cedendo,

ho falsificato ciò che sento.

Speravo

di riuscire a toccarti.

Speravo

di trovarti davvero.

Per me

Solo la confusione dell'anima.

Tu invece

Ne sei uscita indenne.

Forse è la pratica

O forse

Soltanto fingi

di essere intoccabile.

Ancora

non conosco i tuoi silenzi

E le vibrazioni del tuo cuore.

 

Devo trovare il modo

Di privarmi

di tutto ciò che sento

Di vederti in modo differente.

Me lo ripeto sempre:

non sei

quella che sembri.

Ancora

non trovo una somiglianza

O qualcosa che ci accomuni.

Me lo ripeto sempre:

di me

non hai bisogno,

non sono

quello che cerchi.

Eppure…

Ogni volta ci ricado.

La tua sola presenza

mi ricorda ciò che sento,

mi confonde cuore e mente.

 

Ancora non ci riesco

A depurare il mio cuore.

 

 

 

Leonardo Colombi

 

 

-=Commenti ricevuti=-

 

Commenti ricevuti su ewriters:

da buddynelson (06 mag 05) :

leggetelo!

 

Commenti ricevuti su scrivendo:

da vinrock (01 dic 05) :

trovo che sia una poesia interessante; quando si idealizza una persona è sempre una cosa difficile poi rendersi conto di come questa sia realmente, riprendere contatto con la realtà. Complimenti

 

 

 

 

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