NEW YORK ANNO ZERO

C'è uno scavo profondo nell'anima dei newyorkesi. C'è una normalità perduta, sepolta sotto le macerie di Ground Zero, fatta di volti, speranze e frenesie metropolitane che ora tacciono. Sei mesi dopo il devastante attacco terroristico dell'11 settembre 2001, la Grande Mela sta cercando di cauterizzare la ferita che l'ha mutilata.

di Lorenza Provenzano (IOL Società)


L'ha fatto accendendo per 32 notti, a partire dall'11 marzo, Tribute in Light, luminescente riedificazione di un'imponenza architettonica ormai consegnata al ricordo e tributo alle migliaia di vite incenerite nel disastro.
Nell'anniversario dei sei mesi dalla strage - rivissuta nel film documentario 9/11 trasmesso dalla CBS -, New York si stringe attorno ai propri vessili, sgualciti come la bandiera issata dai Vigili del Fuoco sulle rovine di Ground Zero, ma più che mai forti di intensità simbolica. È il caso della Sfera di Friz Koenig, prima situata ai piedi delle Twin Towers e ora provvisoriamente posata nel parco storico di Battery, a fianco del Giardino della Speranza.
Ed è il caso dei gioielli dell'arte contemporanea americana esposti al Whitney Museum of American Art e ora in trasferta in Italia. Milano rende infatti omaggio a New York ospitando dal 21 marzo al 15 settembre a Palazzo Reale New York Renaissance, mostra dedicata a una novantina di capolavori, tra dipinti e sculture, espressione della cultura americana dagli anni '50 agli anni '90.

Patria d'elezione di tutti gli artisti, coraggiosa e avanguardista da sempre, New York è riuscita a mobilitare le sue forze più sane per avviare la più difficile delle ricostruzioni: quella emotiva.
Più di seimila morti, gli uffici di 450 società distrutti, centomila posti di lavoro persi, il turismo in ginocchio: all'indomani della strage, soffiava forte il vento di una crisi difficile da superare.
Soprattutto, c'era una città alle prese con una diaspora senza precedenti, con centinaia di cittadini in fuga verso il vicino New Jersey. A Manhattan, dove prima era quasi impossibile trovare un appartamento libero, gli alloggi sfitti sono cresciuti dal 2 al 6% del totale, disponibili per di più a prezzi stracciati.
Superare lo choc e invitare la gente a tornare era la scommessa che solo la magia catartica dell'arte poteva riuscire a vincere.

Già a fine settembre 500 artisti di Broadway hanno animato Times Square cantando 'New York, New York'. Due mesi dopo, altre celebrità hanno partecipato alla campagna promozionale 'New York Miracle' per sottolineare le attrattive della Grande Mela. Grande successo di pubblico ha suscitato il concerto organizzato da Paul McCartney al quale hanno aderito tra gli altri Mick Jagger, Santana, Ringo Starr, Neil Young e Bruce Springsteen, che con la splendida My City In Ruins brillava anche nella raccolta Tribute to the Heroes.
Hotel, ristoranti e teatri hanno aperto le porte al pubblico e alla clientela a prezzi molto scontati e i risultati non si sono fatti attendere, se è vero che sono introvabili i biglietti per show come 'The Producers', 'Mamma Mia' e 'Il Re Leone'.
Offrire pranzi gratis per 17 giorni è stata la salvezza anche di un piccolo locale come Capsouto Freres, trasformatosi l'11 settembre nel rifugio degli scampati al crollo.

La vita quotidiana e il turismo, dunque, mostrano segnali di ripresa, soprattutto da quando è stato possibile visitare Ground Zero attraversando una passerella sospesa in legno. Il luogo del disastro è il nuovo grande centro magnetico della città. È qui che accorrono i visitatori ed è questo il centro di tutte le polemiche sulla futura trasformazione della zona.
I familiari delle vittime aspirano alla sua consacrazione come mausoleo a cielo aperto, gli investitori intendono invece ricostruirla come centro commerciale e finanziario. Chiunque avrà partita vinta, la città non renderà vano il sacrificio dei propri concittadini finché l'arte avrà modi e spazi per esprimersi.

 

Palazzo Reale

Sito ufficiale di Palazzo Reale a Milano, sede della mostra New York Renaissance.

Whitney Museum of American Art

Sito americano del museo newyorkese da cui provengono dipinti e sculture esposti a Milano.

9/11

Sito americano con le immagini del film documentario trasmesso dalla CBS.


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