NEW YORK RENAISSANCE

Una mostra in omaggio alla vitalità di una città. Dal "Whitney Museum of American Art" al Palazzo Reale di Milano dal 21 marzo al 15 settembre 2002. 

di Michel Paganini (IOL Speciali)

Il pittore Edward Hopper sbarca a Milano. E con lui molti illustri esponenti dell'arte americana del Secondo Novecento. Ad accogliere uno spaccato di storia dell'arte americana è il Palazzo Reale di Milano che, dal 21 marzo al 15 settembre, rende omaggio alla Grande Mela, con una mostra intitolata "New York Renaissance", un nome simbolico sotto vari aspetti.

New York Renaissance, un nome che significa rinascita, rigenerazione. Un nome che acquista un senso ancora più pregnante dopo i tragici fatti dell'11 settembre. Che condensa una città avvezza alle crisi e capace di autogenerarsi. New York Renaissance è uno struggente tributo al centro urbano più elettrizzante del mondo.

Descritta dalla letteratura, illustrata dalla cinematografia e coccolata dai media, New York produce, alimenta e guida la vita americana. La metropoli è un crogiuolo di sogni, dove convergono mille razze e etnie che parlano le cento lingue che fanno l'America, che sono l'America. Dallo scontro delle differenze nascono contraddizioni e conflitti che si trasformano in energie creative e dove l'arte diventa cemento e commento.

Le 93 opere tra dipinti e sculture provenienti dalla collezione permanente del Whitney museum of american art, il santuario dell'arte americana per eccellenza, restituiscono al pubblico quelle realtà che si sono stratificate negli ultimi cinquant'anni di vita a stelle e a strisce: dal realismo di Edward Hopper ai segni spontanei e istintivi di Jackson Pollock, alla Pop Art di Andy Warhol.

A rendere possibile questo viaggio nell'evoluzione dell'arte e della cultura americana moderna non poteva essere che il Whitney, vero portabandiera dell'intraprendenza e dell'innovazione. Il museo Whitney ha saputo dare spazio alle nuove idee ancor prima che fossero accettate dal mercato, dalla critica e dal gusto. In fondo si assomigliano New York e il Whitney: giovani, spregiudicati e profondamente americani.