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Apprendimento

 

Stili di apprendimento
Analitico o sintetico

L'apprendimento è l'acquisizione di conoscenze in vista di uno scopo. E' un comportamento motivato e orientato, non è riducibile ad uno sterile meccanismo di assimilazione di contenuti privi di un significato emotivo per la persona che apprende. L'apprendimento è un processo complesso, risulta dalla compenetrazione di motivazione, emozione, memoria, pensiero. 

Lo stile di apprendimento sintetico predilige le visioni d'insieme, lo stile analitico si sofferma sui dettagli. Ciascuno si specializza in uno dei due stili e lo adotta di preferenza, ma deve rendersi capace di padroneggiare anche l'altro. Nessuno dei due stili è migliore dell'altro. 

Tutto dipende dalla natura dei compiti e dal tempo a disposizione , per questo, al di sopra della biforcazione tra sintesi e analisi si colloca l'elasticità individuale e la capacità di gestire, all' occorrenza, lo stile più conforme al compito richiesto. 

 

La scelta è dettata anche dal valore attribuito al compito: se suscita interesse, anche un sintetico cambierebbe il suo stile, optando per quello analitico, per ottenere un livello più alto di approfondimento e sviscerare con dovizia le conoscenze che gli siano a cuore.

L'asilo
Scuola esperienziale

I vissuti emotivi rendono il soggetto più ricettivo all'apprendimento. Infatti lo scopo dell'asilo è fornire un bagaglio di socialità e di basilare coscienza di sé. Gli insegnamenti sono impostati sul gioco, sul coordinamento, sulla proiezione di sé nel disegno, nelle costruzioni e nei lavori manuali. E' la ricchezza esperienziali che rende meno traumatico il passaggio alla scuola elementare e, generalmente, alla vita.

Apprendimento continuo o discontinuo
Acquisizioni graduali o illuminazioni

Secondo una concezione "continua", l'apprendimento è un percorso per gradi, un lento processo di accumulo di conoscenze. Secondo una concezione "discontinua", l'apprendimento è subitaneo e creativo, consiste nell'insight, nel cogliere immediatamente i nessi chiave delle cose, come a seguito di un'illuminazione.

Alcuni pedagogisti risolsero il conflitto tra  apprendimento continuo e discontinuo distinguendo gli ambiti di applicazione: la gradualità è più tipica dell'apprendimento, l'insight del problem solving.

Attualmente si adotta una linea integrata: l'apprendimento è un processo continuo e progressivo, che tuttavia non esclude atti creativi: questi sono resi possibili dalla qualità degli apprendimenti precedenti. 

Allo stesso modo, il problem solving appare come un processo subitaneo, ma prevede una scansione in fasi , perché l'atto risolutorio non nasce all'improvviso, ma rappresenta la conclusione di un lungo percorso mentale di osservazione e di incubazione.

Storicamente, la concezione continua è stata sostenuta dai Comportamentisti (psicologi oggettivisti), quella discontinua dai Gestaltisti (psicologi con un approccio "olistico", globale, ai processi psichici). 

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