IL DIAMANTE

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Estrazioni e depositi diamantiferi nel mondo

Diamanti nel mondo

I giacimenti di diamante vanno distinti in primari e secondari. I primi, di origine magmatica, si formano solitamente alla profondità di 15-200 Km, in rocce peridotitiche ed eclogitiche dette kimberliti (da Kimberley, nome della località ove furono rinvenute per la prima volta) e lamproiti. Essi vengono portati in superficie dalle citate rocce ma le prime contengono diamanti in quantità di granlunga superiore e di conseguenza l’estrazione nei camini kimberlitici è più economicamente vantaggiosa. In un camino vengono distinte tre zone:

a)la radice che si trova sul fondo del camino a 2000-3000 m dalla superficie con estensione verticale di 500m;

b)il diatrema che contiene la massa del deposito di kimberlite insieme alla maggior parte dei diamanti e ha un estensione verticale da 1000 a 2000 metri;

c) il cratere che occupa la parte più superiore del camino ed è rappresentato da un cratere eruttivo di tipo vulcanico.

la distribuzione dei vulcani non è casuale: il prezioso mineraleè reperibile, infatti, in determinate zone della Terra denominate cratoni, zone della crosta antichissime che per la loro stabilità e rigidità non possono ripiegarsi. I ricercatori li dividono secondo l’età in:arconi,protoni e tectoni.
I giacimenti secondari sono i primi dove l’uomo ha potuto rinvenire i diamnti e si dividono in alluvionali ed eluviali, che si sono formati per erosione dei primari, i cui materiali sono stati trasportati dalle acque superficiali e concentrati in aree continentali oppure in mare. Se l’erosione non ha interessato il trasporto dei materiali, che sono riamasti in situ, si ha un deposito diamantifero secondario eluviale. I depositi secondari possono essere anche marini, ma questi presentano difficoltà estrattiva e per questo poco utilizzati; si pensa che i depositi marini del sudafrica e della namibia sarebbero stati originati dal fiume orange, il quale nel passato avrebbe smantellato i depositi kimberlitici trasportandoli lontano nel mare.
in india e in brasile il recupero dei diamanti avveniva con lo sfruttamento dei depositi secondari, con tecniche ancora rudimentali: si scavava con picconi e pale e si sfruttava per il lavaggio dei materiali rocciosi l’acqua dei ruscelli o dei fiumi il cui corso era stato deviato fino in prossimità dei giacimenti. si usò questa tecnica anche in sudafrica fino al 1890, anno in cui si scoprì l’esistenza di giacimenti primari che si estendevano in profondità. essi sono costituiti da terreno limaccioso giallastro fino a 20-50 metri di profondità, seguito da roccia bluastra fino a 500m e poi dalla roccia diamantifera kimberlite. I camini, noti con il nome di pipes, furono sfruttati prima in superficie e poi con miniere a cielo aperto. Dopo il 1890 si iniziò l’escavazione di pozzi e di gallerie trasversali, raggiungendo profondità di 2000m. Anche per i secondari vengono usate tecnologie più moderne: il materiale diamantifero viene aspirato da gigantesche macchine dette sorbone; per il recupero in mare si utilizzano navi o piattaforme dislocate sui depositi da sfruttare. il materile estratto, frantumato e lavato per la separazione della ghiaia diamantifera dai frammenti maggiori, è poi sottoposto da una serie di trattamenti che lo scopo di separare i diamanti dal materiale roccioso che li accompagna. tra tali dispositivi si ricordano: il separatore ottico che sfrutta la capacità del diamante di riflettere la luce per separarlo dalla roccia; il separatore elettromagnetico che attrae i materiali magnetici e paramagnetici separando da questi i diamanti; le tavole pulsanti, impregnate di grasso, che trattengono i le pietre preziose mentre una corrente d’acqua asporta tutti gli altri materiali; il separatore a raggi x che, sfruttando il principio per il quale i diamnti sono trasparenti a tali raggi, li separa dai residui rocciosi,che non sono trasparenti. Le operazioni di estrazione sono molto dispendiose perché richiedono cospicui capitali e una continua ricerca tecnologica sempre più avanzata per poter ricavare un carato di diamante da circa 4 tonnellate di roccia!


   




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