Pitagora e la musica

Pitagora nacque a Samo, un'isola della Grecia, verso il 570 a.C.
Oggi è difficile avere notizie precise sulla sua vita e tutto si perde nella leggenda anche perché egli non lasciò nulla di scritto.
Ci restano solo alcune notizie dalle opere  dei sui discepoli. Si pensa che abbia appreso le scienze dagli egizi, dai caldei e dai fenici; che sia ritornato in patria per aprirvi una scuola.
Successivamente, per sfuggire alla tirannia di Policrate, si rifugiò a Crotone nella Magna Grecia.
Qui, egli fu seguito da una schiera di discepoli che, vivendo in comunità, ascoltavano e commentavano il pensiero del Maestro, partecipavano alle sue ricerche, registravano e verificavano i risultati dei suoi studi.
Essi costituirono quasi una setta, i cui membri per riconoscersi fra loro usavano dei simboli segreti. Uno di questi era il
pentagramma (stella a 5 punte)
La sua importanza derivava dal fatto che è difficile disegnare a mano libera un pentagramma perfetto; inoltre esso aveva un particolare valore simbolico perché vi è
rapporto aureo fra lato del pentagono e diagonale.
Per avere un'idea della filosofia dei Pitagorici e del loro carattere, ecco alcuni frammenti dei  loro pensieri:

  • E' necessario che tu , o apprendendo da altri o trovando da te stesso, impari a conoscere le cose che non conosci.
  • Si apprende da altri e con l'aiuto altrui, si trova da soli e con le sole proprie forze.
  • Trovare senza cercare è difficile e raro, trovare cercando è facile e pronto, ma se non si conosce cercare è impossibile.
  • Non camminare per vie  frequentate, non seguire cioè le opinioni dei più, ma quelle dei pochi che sanno.
  • O sciagurato non cercar vita facile, se non vuoi averla dura.
  • * Tutte le cose che si conoscono hanno numero; senza questo nulla sarebbe possibile pensare né conoscere.
  • * Nel numero non penetra menzogna: perché la menzogna avversa e nemica alla natura, così come la verità è connaturata e propria della specie dei numeri.
Dalle due ultime massime si vede quale importanza i Pitagorici riconoscessero ai numeri: essi avevano per loro un valore che andava al di là della matematica:
Essi pensavano che dallo studio dei numeri si potesse risalire alle leggi più generali che regolano il mondo fisico ed anche morale.

Ogni numero aveva diversi significati e veniva classificato in diversi modi.
La prima classificazione era la distinzione in
numeri pari e numeri dispari

Pitagora pensava che esistessero 10 opposizioni capaci di spezzare il mondo in due e che una di esse fosse la classificazione dei numeri in pari e dispari.

Ecco l'elenco delle opposizioni


Dispari                              Pari
Limitato                            Illimitato
Uno                                    Molti
Destra                               Sinistra
Maschio                             Femmina
Luce                                  Tenebre
Buono                                Cattivo
Immobile                           Mobile
Retto                                  Curvo
Quadrato                           Rettangolo
                                                     

Il significato dei numeri

Premesso che nella numerazione greca non esisteva lo zero  ( essa non era posizionale ), il numero 1 non era né dispari né pari. Esso era considerato parimpari  perché aggiunto ad un altro numero rende pari il dispari e dispari il pari.
Perciò 2 era il primo numero pari e 3 il primo numero dispari.

Il
5 rappresentava il matrimonio perché è la somma del primo numero pari e del primo numero dispari.
9 erano simboli di giustizia perché sono il prodotto di due numeri uguali       ( 2*2 = 4   e   3*3 = 9 )
( anche la giustizia fa l'uguale con l'uguale ).

Il 
era l'opportunità

Il 
10  era il numero perfetto

  • perché 10 sono le dita con cui abbiamo cominciato a contare
  • perché contiene tanti numeri pari quanti numeri dispari (2-4-6-8 e 3-5-7-9)
  • perché è la somma dei primi numeri ( 1+2+3+4=10 )
  • perché è la somma dei primi 4 numeri  (1+2+3+4 = 10)





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