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Il rumore di fondo
Si dice che una conchiglia, tenuta vicino all'orecchio, ci faccia sentire il rumore delle onde del mare da cui proviene.
Purtroppo nel fenomeno non c'è tutta questa poesia!
Per cominciare a comprendere qualcosa può essere utile una semplice esperienza.
Materiali: sei tubi (ad esempio: tubi per avvolgere carta d'imballaggio, tubi in PVC ecc.) di diversa lunghezza: 15 cm, 30 cm, 45 cm, 60 cm, 75 cm, 90 cm;
nastro adesivo per imballaggio; una tavoletta lunga circa 70 cm.
Procedimento: si devono disporre i tubi sulla tavoletta, a distanze regolari e ordinati secondo la loro lunghezza; successivamente si fissano al loro supporto per mezzo del nastro adesivo.
Si accosta l'orecchio all'estremità del primo tubo e poi lo si sposta verso quella degli altri.
Osservazione: si avvertono suoni differenti per tonalità; il mare è scomparso!
Conclusione: ciò che sembrava il rumore del mare è stato distinto e separato in suoni di tonalità diversa. La separazione è dovuta alla diversa lunghezza dei tubi. Evidentemente la vibrazione della colonna d'aria, interna a ciascun tubo, è adatta a riprodurre un determinato suono.
Dato che l'attrezzo non è stato sollecitato né con una percussione, né soffiando, allora l'origine del suono deve essere nel rumore di fondo che c'è nell'ambiente e che, essendo una mescolanza di suoni di tonalità differenti, viene avvertito nella conchiglia come un qualcosa di simile al rumore del mare (si pensi che essa ha una cavità spiraliforme con diametro progressivamente decrescente).
Ogni tubo, quindi, entrando in risonanza specifica con un solo tipo di tonalità sonora esterna, riesce a separarla e a renderla distinguibile.
Domande: quale tubo produce il suono più alto? Quale il più forte? Come cambia il suono quando l'orecchio aderisce completamente all'estremità del tubo?
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