Il
viaggio in treno fu veloce tra un sms e il walkman fisso
nelle orecchie... A Reggio intanto alla stazione Sister
stava aspettando...e mi fornì una descrizione per
riconoscerla... (per riconoscere me non si fa di certo fatica...basta
tenere d'occhio la mia "testa rossa")..."L'ho
vista, giuro che è lei e poi mi sta guardando"...Fu
il suo sorriso a darmene conferma seguito dalla domanda
"Sei tu?"...Ridemmo divertite e superato l'imbarazzo
iniziale ci avviammo verso l'auto...Il viaggio era appena
iniziato...primo obbiettivo: trovare una stanza per la notte!
Come se fosse facile...
Girammo per tutta la provincia reggiana ma sembrava che
non ci fossero molte speranze...il paesaggio era incantevole,
la compagnia piacevole, i discorsi interessanti ma di un
albergo disponibile...nemmeno l'ombra..."Il buio arrivò
ma non fu troppo spietato" parafrasando i versi di
una canzone (a caso) e...che fortuna, iniziò a piovere!!
Sconsolate o forse rassegnate ma sicuramente affamate (Sister
sgranocchiava cracker) decidemmo di avvicinarci al locale...magari
nelle vicinanze avremmo trovato qualcosa...
B: Credo che tocchi a te Sister proseguire...sai come so
essere logorroica se mi ci metto...
S: Yesssister anche se,come sai, a me piacciono le storie
fantastiche per cui......
...In un baleno ci ritrovammo sull'auto e quella notte vidi
scorrere davanti ai miei occhi l'intera provincia di Reggio
Emilia. Non so quanti km per tutto il percorso, una strada
per niente dritta, città addormentate, niente traffico
e tutti gli alberghi pieni per la fiera dei suini!
Quella notte non avevo affatto paura, era perfettamente
logico fare i 40 e chiacchierare e veder passare tutte le
città del reggiano - Castellarano, Correggio, Bagnolo
in piano - con rapidità di sogno mentre filavamo
avanti e parlavamo.
"Lo sai che c'è una strada che arriva dritta
fino a Rimini?"
Il principio del nostro viaggio verso il locale misterioso
fu piovviginoso e altrettanto misterioso...Eravamo felici,
ci rendevamo conto che stavamo abbandonando dietro di noi
la confusione e le sciocchezze e compiendo la nostra unica
e nobile funzione del tempo...andare...E come andavamo!
In quei giorni precedenti l'incontro non avevo avuto modo
di conoscere a fondo Beppa, come adesso, e la prima cosa
che volevo fare era capire di che colore avesse gli occhi...e
ancora oggi non ne sono mica sicura. Di che colore sono
i miei occhi?
Era il tramonto, quando improvvisamente arrivammo (guidati
da una misteriosa "mano") al locale. Le chitarre
vibravano. C'eravamo dentro tutte e due in quel "maledetto
affare". Lo zio disse che la cosa funzionava benissimo
e che gli conveniva.
Ci vorrebbe una notte intera a parlare del "Vecchio
Zio"; per ora diciamo soltanto che era sicuramente
un Maestro, e si può affermare che avesse tutti i
diritti di insegnare perchè aveva passato tutta la
sua vita ad imparare. A suo tempo, aveva trascinato il suo
lungo corpo magro in giro per tutti i locali della riviera
romagnola, solo per vedere quel che succedeva; aveva sposato
in Jugoslavia una contessa russa bianca per farla scappare
dai nazisti dopo il 1930; esistono fotografie sue con la
band di quell'epoca: individui dai capelli ribelli, che
si appoggiavano l'uno all'altro...Ci sono fotografie sue
con un ciuffo che ricorda Elvis e i rockabilly anni 50,
mentre ispeziona le strade della sua città natale
nella bassa...
... Non vide mai più la contessa russa bianca...
"Alcuni sono dei bastardi, altri no, così vanno
le cose"
Lo zio era curioso di sapere la ragione di quel nostro viaggio.
Ci scrutava e soffiava con il naso, ppfumf, come un suono
in un serbatoio vuoto; visibilmente nervoso, continuava
a strofinarsi il petto sotto la camicia a fiori.
Saltammo fuori nella notte calda, selvaggia, sentendo un
indiavolato sax-tenore che faceva ululare il suo strumento,
mentre le mani battevano a tempo e la gente urlava "Suona
amico,suona!"
L'indomani mattina era già ora di ripartire..."Ti
avevo detto che ci saremmo divertite..."
B: Ah...certo, di storie fantastiche
ne ho sentite ma questa
le batte tutte...
S: Non ho detto altro che la verità...si, forse con
qualche ricamo qua e la ispirato che non guasta...Che dici...E'
ok?
B: E' ok, Sister, è ok!
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