IL TOCCO TERAPEUTICO CHE RIEQUILIBRA IL CORPO, LA MENTE E L’ANIMA
Il tocco terapeutico: che cos’è ?
Il tocco terapeutico è una forma di cura estremamente semplice, che non necessita di grandi insegnamenti.
Questo metodo si basa sul fatto che tutto è costituito da energia e che, toccando una persona, si trasferisce l’energia universale. O meglio, si riequilibra il bilancio energetico fornendo energia o sciogliendo eventuali blocchi.
E’ un’operazione che consiste nel porre le condizioni affinché l’organismo reagisca alla disfunzione riportandosi in salute con i propri mezzi. In questo tipo di trattamento non è molto rilevante che l’operatore sappia con precisione di cosa soffre l’infermo, ma è rilevante solo il trasferimento energetico, in quanto sarà il corpo di chi riceve a sfruttarlo al meglio in base alla sua capacità di mantenere l’equilibrio.
Durante il trattamento, attraverso le mani si incanala l’energia universale. Questo, contrariamente a quanto può sembrare, non è una “donazione” di energia da parte di chi opera, ma funge da canale per l’energia universale, perciò non comporta, per quest’ultimo, perdite personali.
Curare con l’incanalamento non è un’operazione molto complicata, ma prevede la capacità dell’operatore di astrarsi da se stesso e di conquistare elevati livelli di consapevolezza. L’energia si incanala, infatti, se vi è la capacità di rinunciare al proprio egoismo, alla presunzione: per far ciò è indispensabile essere ispirati da sentimenti positivi, dall’amore incondizionato verso il genere umano, cosa che richiede molto impegno, costanza e volontà.
Il percorso di consapevolezza lungo il quale si scoprono tali capacità avviene attraverso alcune tappe:
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si comprende l’importanza racchiusa nel semplice tocco delle mani;
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si scorge la possibilità che, dirigendo questo contatto, sia possibile far conseguire la guarigione o miglioramento;
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si comprende poi come ottenere sistematicamente i risultati con il trasferimento energetico;
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infine, si capisce che l’energia non appartiene necessariamente all’0peratore, ma che molto più spesso egli funge solo da tramite.
Questo particolare tipo di pranoterapeuta ha sempre nel suo bagaglio un’esperienza di meditazione trascendente. Ciò non significa che questa debba avere necessariamente una precisa connotazione religiosa, ma piuttosto è uno stato in cui il soggetto recepisce pace e serenità interiore. Quest’aspetto non è secondario, ma deve essere indirizzato verso un obiettivo preciso: la guarigione del paziente. Si svilupperà così un circuito virtuoso:la trascendenza aiuterà il percorso dell’operatore che trasmetterà pace interiore.
Il pranoterapeuta, mentre offre le proprie cure, ha una totale fiducia in se stesso e nell’efficacia del cambiamento ottenuto con lo scambio energetico, perché è guidato dalla forza dell’amore e Pace interiore. Grazie a questa peculiarità, egli può anche non provocare nessuna trasformazione fisiologica in chi si sottopone, ma solo un cambiamento emotivo o psichico.
Un aspetto importante dell’attività pranoterapeutica è costituito dalle aspettative. In molti casi, le cure alternative a quelle ufficiali, sono viste come l’ultima spiaggia dopo che tutti gli altri rimedi si sono rivelati inefficaci, perciò c’è chi si aspetta il miracolo in una sola seduta. Anche la pranoterapia si rivelerà inefficace in questi casi, perché è fondata su un procedimento graduale volto soprattutto a responsabilizzare il malato verso la cura della propria salute:non è il pranoterapeuta il fattore fondamentale nella guarigione, bensì la persona che si sottopone.
Il più delle volte la guarigione avviene attraverso un processo graduale; sono rari infatti i casi in cui una seduta pranoterapeutica risolve la patologia. Proprio per questo è importante non affrontare la malattia in uno stadio già avanzato, quando ha prodotto molti danni; occorre invece ascoltare i segnali che ci arrivano dalla mente e dal corpo per potervi far fronte con successo. Nei casi irrimediabili di pazienti terminali che hanno instaurato in essi uno stato senza ritorno , questa cura pranoterapeutica può infondere nell’animo del paziente terminale una sensazione di benessere che culminerà anche in miglioramenti fisiologici tali da per portare con serenità verso la morte .È inoltre possibile che l’infermo non si renda conto dei cambiamenti dovuti al trattamento, perché questi avvengono a livello più sottile di quello fisiologico: ad esempio, potrà essere più calmo, dormire meglio o essere più sereno. Si tratterà comunque di un miglioramento fisico, anche se i sintomi della sua specifica malattia resteranno inalterate.
Le sedute individuali saranno condotte da Marina Grinzato, operatrice energetica da oltre 15 anni: Cell. 3388783410
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