Progetto "Solegemello per le periferie di Roma": Vuoi
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pagina sulla "tua Roma". Stefano: sfn12@inwind.it
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tutto il cuore a Federica "Ichina Idi" di Roma
Queste foto appartengono al sito "Solegemello" e al suo autore Stefano
Latini Non possono essere riprodotte senza
autorizzazione. Per contatti : sfn12@inwind.it Da Porta Maggiore a San Lorenzo... Vai alla pagina su Valle AureliaVai alla pagina su Laurentino38Vai alla pagina su "Corviale"
Portonaccio è un ponte sulla ferrovia,
è un quartiere di povera gente.
Gli uomini, da vivi lo ignorano,
da morti lo abitano.
È questo il ponte che conduce all'isola
dei prati dove muore la città
d'uomini vivi, dove vive il campo
santo dei morti tra convogli radi
al fischio delle fabbriche.
A notte i morti crescono coi tufi
che ardono alla luna.
È questo il ponte che conduce all'isola
dei morti dove vive la pietà
degli uomini che vegliano nel grigio
di queste loro case in miniatura
sepolte dentro gli orti.
A notte i treni passano sui morti
che ridono alla luna.
Ho dormito l'ultima notte
nella casa di mio padre
al quartiere proletario.
La guerra, aborto d'uomini
dementi, è passata sulla
mia casa di San Lorenzo.
Il cuore ha le sue distruzioni
come le macerie di spettri,
eppure il cuore ancora grida,
geme, dispera, ma vive
come la madonna di Raffaello
salvata tra i sassi della mia casa
e un paio di calzoni grigioverdi.
Mi si e' seccata l'anima,
mi si son logorate le mani
a ricercare il corpo dei miei morti
sepolti senza grida.
Ho chiuso il mio tormento
su questi sassi che a me
celano segreti di morte.
Chi mi staccherà dalle macerie arse,
chi mi quieterà?
San Lorenzo ha sofferto col mio cuore
i suoi vivi e i suoi morti hanno lasciato
in me una strada aperta.
* Elio Filippo Arrocca, poeta sanlorenzino allievo di
Ungaretti, scampato al bombardamento perche' in quelle ore era
casualmente fuori dal quartiere, scrivera' questa poesia nel 1949
raccontando cosa provo' tornando a casa e trovandola vuota e distrutta.
(questa poesia e' tratta dal volumetto "Un fagotto di carta & un
pò d'inchiostro ed altre poesie"di Elio Filippo Accrocca
stampato per conto e a cura di Carmine Mario Mulière per una
Edizione d'Arte numerata e limitata a 120 esemplari nel mese di marzo
1999)
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