... E la mutazione ebbe inizio - 21-09-03 - Giuseppe Grimaldi

 

 

 

Qualche settimana fa avevo scritto della metamorfosi di cui è insanabile vittima e allo stesso tempo protagonista l'uomo politico telesino.

 

Dopo le elezioni provinciali e le immancabili promesse non mantenute (che si ripetono con strabiliante ridondanza e provocante puntualità nei momenti importanti) siamo finalmente arrivati alla vigilia di quella che gli addetti ai lavori locali definiscono la madre di tutte le votazioni: le elezioni amministrative.

 

La  posta in palio fa gola a tanti soprattutto se si valuta l'impossibilità, almeno fino a questo momento, di ricandidatura dell'Ing. D'Occhio alla poltrona di Sindaco.

 

Cominciano a venir fuori i gruppi di lavoro, quelli che dovrebbero essere i progenitori delle liste elettorali e che puntualmente vengono sconvolti quando il clima diventa incandescente.

 

Proprio in settimana, abbiamo letto le dichiarazioni di Giuseppe Di Cerbo, presidente del gruppo locale della Margherita. Le prime affermazioni del capogruppo telesino erano da tempo attese.

Di Cerbo, da sempre combattivo per il miglioramento della vivibilità cittadina, ha vissuto in questi anni in preoccupante silenzio. Forse la presenza esponenti del suo partito nell'Amministrazione comunale è stata un freno alle sue idee ed al suo impegno politico.

 

Finalmente ora ha la voglia di esprimersi e cominciare a parlare.

Le sue dichiarazioni però non sono chiare. Il presidente della Margherita non chiarisce quale sarà la posizione dei suoi esponenti facenti parte dell'attuale Amministrazione Comunale.

Si dimetteranno in modo da rientrare nella futura lista del gruppo di lavoro o rimarranno al loro posto di amministratori fino all'ultimo giorno?

 

Appare evidente che la posizione che assumeranno questi consiglieri è sin da questo momento determinante per la creazione di un gruppo di lavoro.

 

A mio avviso potrebbe essere deleterio accettare in lista alcuni personaggi che hanno contribuito in modo determinante al dissesto della nostra cittadina e che fino ad oggi non sembrano intenzionati a dimettersi, e quindi indirettamente disposti a continuare a partecipare impassibili alla rovina del paese.

 

Ritrovare queste persone in una lista vorrebbe dire continuare la politica discutibile e distruttiva di questi anni.

 

Di Cerbo dice di non rimpiangere la scelta del 1999 e del lavoro svolto, ma cita alcuni obiettivi tra cui il completamento del Palazzetto dello Sport dimenticando il continuo sberleffo a cui noi cittadini siamo stati sottoposti grazie ai comunicati propagandistici dell'assessore allo sport che proviene proprio dal suo gruppo politico.

 

Avrei gradito che Di Cerbo avesse espresso un proprio parere sulla scandalosa situazione delle strade, sul problema rifiuti, sul problema discariche, che ci illuminasse sulla mancata realizzazione della pista di atletica (struttura che il sindaco ha dichiarato esistente), che avesse proposto alternative e modifiche alla sosta a pagamento, che avesse manifestato le sue opinioni sulla situazione precaria del commercio nella nostra cittadina....

 

Invece, no! Dopo una prima lettura delle dichiarazioni dell'esponente politico telesino ho avuto l'impressione che l'interevento si concludesse con una delle classiche battute di Totò e Peppino: e ..... ho detto tutto.

Ha detto tutto, ha detto tutto..... e non ha detto niente: questo il mio pensiero.

 

Forse è troppo presto per esporsi e l'intervento è voluto essere semplicemente una comunicazione: ci siamo anche noi!

 

Il ritornello della politica di questa calda estate è stato parlare di burattini e burattinai; forse per sciogliere gli enigmi sugli esponenti della Margherita, quelli ancora seduti sulle comode poltroncine del palazzo, bisogna attendere che qualcuno si decida a scegliere tra Arlecchino e Colombina per affidare, almeno sulla carta, l'agognata eredità.