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DATA: 26 novembre 1871 Personaggio: Luigi Sturzo Sacerdote, sindaco di Caltagirone, fondatore del Partito popolare Italiano, Senatore a vita. Alla sua figura si rifanno oggi gran parte dei politici del mondo cattolico e liberale. La Storia Nasce a Caltagirone (Sicilia) il 26 novembre 1871 da una famiglia aristocratica, ricca di tradizioni e animata da viva e profonda sensibilità religiosa. A 13 anni entra in seminario e a 18 anni si trasferisce a Roma per completare i suoi studi. Nel clima romano della Rerum Novarum di Leone XIII gli si apre quella che lui stesso definisce "finestra sul mondo" e che stimola la sua attenzione ai problemi sociali e politici. Tornato a Caltagirone fonda nel 1895 il Comitato diocesano dell'Opera dei Congressi, forma embrionale dell' associazionismo cattolico locale a cui Sturzo dedicò gran parte della sua giovinezza. In questi anni si batte per le autonomie locali e per i ceti contadini, divenendo un protagonista del primo movimento di Democrazia Cristiana. Con la carica di prosindaco di Caltagirone dà prova della sua forte tenacia nel perseguimento dei risultati, come il diniego alla partecipazione in liste elettorali assieme ai liberali. In questi anni matura anche la sua forte ostilità per il movimento socialista. Nel 1915 Don Sturzo viene nominato segretario nazionale
dell'Azione Cattolica. Comincia con questa data la sua azione politica
nazionale. Nel 1953 Sturzo viene nominato senatore a vita. Muore a Roma l'8 agosto, all'età di 88 anni. Citazione "Signori, i tempi sono mutati, non è più l'aristocrazia che comanda, non reggono gli Stati i re assoluti o gli oligarchi di un tempo, non stanno a lato dei governanti i ministri ecclesiastici, i revisori, i censori, i maestri; non più l'istruzione si limita a pochifortunati, non è più la stampa da vincoli costretta, non più i governi formano le amministrazioni comunali dietro attestato del parroco. Se i tempi antichi volevano che l'operaio rimanesse nelle officine contento di essere governato, che lo studente si impicciasse solo di libri, che i padr pensassero alle loro famiglie, alla campagna.......non più ora: dobbiamo convincerci che è proprio così ed invece di rimpiangere inutilmente i tempi passati, cerchiamo di indirizzare per una via migliore i tempi presenti." "Il
Manifesto di Caltagirone" - 1895 |
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