La parola interinale viene dal latino interim (provvisorio) e si usa ormai comunemente per indicare il lavoro temporaneo. Una forma di impiego, cioè, che funziona così:
un lavoratore è assunto temporaneamente da un'agenzia specializzata e "affittato" a un'azienda che ha bisogno di lui solo per un periodo limitato di tempo.

Il lavoro interinale è stato introdotto in Italia dalla legge 196/97 (pacchetto Treu) ed ha, fino ad oggi, dato ottimi risultati.

Quali sono i soggetti più interessati a tale tipo di possibilità?

Possiamo distinguere diverse figure:

1.       Lavoratori, soprattutto non giovanissimi, che aspirano a un rilancio in caso di licenziamento o di messa in mobilità

2.       Giovani diplomati o laureati che hanno appena concluso gli studi e desiderano farsi un'esperienza iniziale da spendere poi come carta in più sul mercato qualificato del lavoro a tempo indeterminato

3.       Chiunque cerca un primo impiego e incontra difficoltà ad inserirsi perché privo di esperienze sul campo

4.       Chi insegue un lavoro regolare da tanto tempo, ma trova solo offerte di attività in nero e illegali

5.       Pensionati ancora attivi che hanno grande esperienza da offrire

6.       Lavoratori con elevata professionalità (per esempio tutti gli specialisti dell'Itc (information e communication technology) che non vogliono fossilizzarsi in un'unica azienda ma moltiplicare le proprie competenze offrendosi in contesti lavorativi sempre diversi

7.       Gli operai specializzati che sono una merce rara del mercato del lavoro ma si trovano in situazioni geografiche con scarsa offerta di lavoro a tempo indeterminato
vI dirigenti in mobilità o vicini alla pensione che vogliano restare nell'ambito del lavoro dipendente ma con modalità lavorative segnate da maggior indipendenza e variabilità.

8.       Gli studenti di scuole superiori che vogliano guadagnare qualche soldo nei periodi di vacanze scolastiche.

9.       Gli studenti universitari che hanno necessità di mantenersi agli studi lavorando per qualche mese l'anno o giorno la settimana.

Il lavoro interinale funziona così:

L’AGENZIA INTERINALE
raccoglie i curricula di un numero più o meno grande di persone, seleziona quelli più adatti alla sua clientela abituale, forma professionalmente (direttamente o indirettamente) i lavoratori che necessitano di aggiornamento rispetto alle nuove tecniche, possiede un ufficio per amministrare i lavoratori che verranno impiegati a tempo nelle cosiddette aziende utilizzatrici.

LE AZIENDE CHE HANNO BISOGNO DELL’INTERINALE
si rivolgono alle agenzie dell'interinale quando hanno necessità di utilizzare uno o più lavoratori per un periodo limitato di tempo. Le ragioni possono essere varie:

1.       Picchi di lavoro casuali o stagionali (per esempio un'improvvisa richiesta di 10 mila pezzi mentre normalmente se ne producono 6 mila, oppure un albergo o un ristorante in estate o a Natale)

2.       Personale in ferie, in malattia o in gravidanza da sostituire

3.       Rientro di attività normalmente appaltate ad aziende esterne

4.       Necessità di ridurre gli straordinari dei dipendenti fissi

5.       Lancio di una nuova linea di prodotti

6.       Copertura di una posizione lavorativa aperta solo in via sperimentale

7.       Operazioni di inventario

Insomma, in tutti questi casi, l'azienda utilizzatrice si rivolge all'Agenzia di lavoro interinale la quale, tempestivamente, è in grado di individuare nei suoi data base i nomi dei

LAVORATORI

con le caratteristiche più adatte alle mansioni richieste, di assumere questo personale per il solo periodo indicato dall'azienda cliente e, infine, di porlo a sua disposizione ("affittarlo").

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Aggiornato il: 15 maggio 2002