Vallecorsa produrrà energia eolica?

L’ultimo consiglio comunale, nel quale sono stati affrontati diversi punti all’ordine del giorno, si è contraddistinto per la discussione di un argomento di rilevante importanza per la comunità vallecorsana: l’istituzione di un parco eolico per la produzione di energia elettrica. 

I cospicui finanziamenti messi a disposizione dall’UE  e dal governo ed il decreto “sblocca centrali”,  hanno dato maggiore impulso alle società operanti nel settore generando una vera e propria “caccia” forsennata di siti ottimali. Punti interessati da abbondante luce solare o esposti alle correnti d’aria o a ridosso di metanodotti rispettivamente per la produzione di energia elettrica mediante energia solare, eolica o a gas metano. Quanto detto è essenziale per capire le modalità attraverso le quali il comune di Vallecorsa sia coinvolto in questo ampio processo e contattato da una delle società specializzate, la CNEA Gestioni srl di Frosinone, appartenente al gruppo MDG spa, che si occupa di installazione e manutenzione di impianti eolici. Quindi, senza alcun dubbio, si può sostenere che trattasi non di grande caparbietà o lungimiranza degli amministratori, come i soliti propagandisti vanno sbandierando in paese, ma di un mero e passivo coinvolgimento in un ampio processo, una vera e propria caccia al sito. 

E’ naturale ed ovvio che Vallecorsa non potrà permettersi il lusso di perdere questa opportunità offerta perché l’occasione di un investimento miliardario non si ripeterà molto facilmente. Ciò consentirebbe la creazione di opportunità occupazionali in maniera diretta o indotta. In ragione di ciò è giusto ed ovvio che si dica si all’installazione di una centrale sul territorio, nel rispetto degli standards di sicurezza e in ossequio alle normative ambientali vigenti.

 Benefici dell’eolico sono: la riduzione della dipendenza dall’estero, la diversificazione delle fonti energetiche, la regionalizzazione della produzione.

Le montagne del lato sud del paese, in linea d’aria a due passi dal mare e confinanti con il comune di Monte San Biagio, anch’esso potenzialmente interessato ed in “competizione” con Vallecorsa,  sono investite da correnti d’aria ritenute a primo acchito degne di studio da parte della medesima società. Per tal motivo il consiglio comunale è stato chiamato ad esprimersi. Premesso che si è manifestato un consenso unanime a favore dell’installazione di un eventuale impianto eolico, sono stati comunque sollevati problemi di vario ordine e fatti alcuni distinguo, accompagnati da divergenze di veduta. 

Da segnalare subito il voto favorevole ma non del tutto convinto dell’Assessore ai LL. PP.  Floriana Sacchetti. L’assessore ha dichiarato che le sue conoscenze poco approfondite sul problema come cittadina la indurrebbero ad essere contraria al progetto anche in virtù dell’impatto ambientale e visivo della struttura; come amministratore, invece, viste le possibili ricadute economiche sul territorio, ha deciso di votare a favore. Una posizione un po’ ambigua e contraddittoria ma nello stesso tempo rispettabile e che non è servita a nascondere i timori di un voto contrario che avrebbe potuto generare una spaccatura nella maggioranza su un tema di sì grande rilevanza. La scelta e l’atteggiamento dell’assessore ha fatto tornare alla mente il comportamento, in occasione della votazione sull’eventuale passaggio della Ceprano-Fondi nel territorio di Vallecorsa, tenuto dalla sua collega in Giunta con delega alla cultura Alessandra Nardoni.

La Giunta, arrivata in consiglio con uno schema di convenzione, pronto per essere approvato, da stipulare con la società CNEA  Gestioni  ha dovuto fare un passo indietro. L'Opposizione  ha rilevato, infatti, che quella che l’amministrazione comunale si apprestava ad approvare non prevedeva elementi importanti quali eventuali opere compensative che invece sono state ottenute da altre amministrazioni ed il numero esatto degli aerogeneratori da istallare (generalmente ne vengono installati da 15 a 20). Nello schema di convenzione proposto all’amministrazione comunale di Vallecorsa non si prevedeva la manutenzione delle strade interessate per il raggiungimento dell’impianto eolico, cosa questa disposta in un’analoga convenzione che addirittura fissa un periodo trentennale a tutto vantaggio della popolazione. Ciò vorrebbe dire, per Vallecorsa, che per trenta anni il comune non dovrebbe mettere mano al tratto stradale di via San Francesco fino a Forcella-Pica, cioè il punto in cui verrebbe istallato l’impianto. Nella convenzione non è specificato il tipo di conduttura elettrica che dovrebbe collegare il sito di produzione con il nodo di Castro dei Volsci. Un elettrodotto o un cavidotto? Un elettrodotto ha costi di gran lunga inferiori, a tutto vantaggio della società, ma esso emana onde elettromagnetiche che secondo studi scientifici non sono per niente salutari, inoltre è antiestetico. Questi sono fattori fondamentali da considerare tanto è vero che il punto è stato rinviato.  La cosa che è più grave, secondo la minoranza, è che il Responsabile dell’ufficio tecnico ha già rilasciato l’autorizzazione per l’installazione dei macchinari per effettuare questi rilievi anemometrici ed è stato lo stesso sindaco a darne conferma, pur in stato di evidente imbarazzo. Come può un ufficio rilasciare un’autorizzazione ancor prima che il consiglio comunale non ha deliberato esprimendo il suo indirizzo politico? Per ora l’orientamento sembra sia quello di voler autorizzare la società ad effettuare i soli rilievi anemometrici. 

 Ora il consiglio comunale dovrà riunirsi nuovamente e vedremo quali saranno gli sviluppi.

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Aggiornato il: 07 settembre 2002