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Aggiustare la mira...non tanto bella!

Così il giornalista ciociaro è tornato a parlare di noi, dei nostri timidi tentativi di risveglio, della nostra prognosi ancora riservata, dei nostri involontari sussulti. Avrà venduto qualche copia in più ed avrà fatto contento qualche suggeritore della Colonna che tra un piatto di polenta, una processione e qualche serata danzante trova ancora il tempo di leggere la pagina locale.

Quanto alla nostra vitalità, il cecchino (passatemelo) continua a dire: "E che vita è?". Non voglio entrare ulteriormente in polemica, anche perché le mie parole possono solo alimentare strumentalizzazioni come quella apparsa sul suo giornale. Ma una cosa ci tengo a dirla. Il cecchino dovrebbe chiarire il suo ruolo: è un redattore o un editorialista? Un osservatore o un propagandista? Un giornalista o un burattino? (Simpliciter!)

Visto che visita il nostro sito e legge il forum perché non risponde...sul Forum?

 

Giandrea Cipolla

Qualche giornalista nostrano, almeno si ritiene tale, va portando avanti una battaglia contro la Nostra Associazione, ormai da diverso tempo. Continui sono, nei suoi articoli, i riferimenti ad una una nostra morte prematura, al nostro funereo silenzio. Al di là della personale posizione di ognuno di noi, mi piacerebbe sapere in base a che cosa si valuta la vita di un'associazione. Noi non abbiamo ali d'argento, non abbiamo curie o palazzi a sponsorizzarci, non organizziamo gite per ragazzi, neppure quelle per anziani, non ci interroghiamo sul valore religioso di questa o quella processione, non siamo avvezzi ai pellegrinaggi e neppure alle serate danzanti, alle abbuffate di piazza o alle pièces teatrali.

Non facciamo tutte queste cose, eppure siamo vivi lo stesso e ti assicuro, caro giornalista, che sappiamo espiare i nostri peccati.