Nel mondo del baseball riminese,
ma anche nazionale, pochi non conoscono Matteo TONTINI (24 anni, agente
di commercio), da due anni e mezzo allenatore della squadra Cadetti del Rimini
Baseball. Basta andare alla Casa dei
Pirati, in un qualsiasi pomeriggio della settimana, e si ha un’altissima
probabilità d’incontrarlo intento, insieme al fratello Marco, ad insegnare
l’abc del baseball ai ragazzini di pochi anni, a fungare oppure a svelare i
segreti della battuta ai più grandicelli, ad innaffiare il campo, allenarsi con
la serie B, tracciare le righe, strappare biglietti, discutere con i
genitori, organizzare partite o
tornei…..
La prima
volta che conobbi Matteo aveva ancora il pannolone e camminava a gattoni…..
Praticamente l’ho visto crescere.
Negli
anni ottanta, insieme alla sua famiglia che conoscevo da tempo, frequentava lo
stadio del baseball di Rimini. Lui era
nato ai tempi della mitica Derbigum di Colabello, Romano, Orrizzi, Spica,
Mansilla, Long, Fradella, Russo e compagnia bella (mamma mia che
squadrone!)…. In quel periodo andare
allo stadio era anche un evento mondano e le tribune erano sempre piene di
gente….
Lo
rivedetti poi nel 1995 quando, ad appena sedici anni, insieme al fratello Marco
ed Andrea Palumbo prese in mano la allora squadra di Minibaseball, vale a dire
il nucleo attorno al quale nacque l’attuale squadra Cadetti, quella che poi
vinse il titolo di Campione d’Italia nel 2002.
In quegli anni insieme a lui, a suo babbo e a pochi altri volontari gettammo le basi di quello che fu il progetto JUNIOR RIMINI.
Di lui ho sempre apprezzato la sua intelligenza, l’allegria, la comunicatività oltre le sue grandi doti tecniche sia come giocatore che come allenatore.
In due
anni da allenatore dei Cadetti del Rimini ha ottenuto risultati di tutto
rispetto che difficilmente altri allenatori della sua età potranno eguagliare.
Ha infatti vinto 1 scudetto (conquistando tre finali in due anni), ha vinto ben
7 Tornei estivi (Torre Pedrera e Ronchi nel 2002; Junior Parma, Oltretorrente, Rimini, Cupramontana e Sala Baganza
nel 2003) ed una Coppa Regione (2002).
Sette sono i giocatori da lui
allenati sin dai tempi del minibaseball che hanno giocato in questi due anni
nelle varie Nazionali: due del ’87 (Nicola Paro ed Edoardo Fabbrizioli), quattro
dell’ 88 (Matteo De Silvestri, Alberto Renzi, Amedeo Focchi e Riccardo Babini)
e uno dell’ ’89 (Alessandro Biondi).
Con lui ho sempre avuto un
rapporto amichevole che supera la differenza d’età e che ultimamente si è
sviluppato in maniera originale anche fuori dal campo. Questa intervista-riflessione nasce proprio
in questo modo anomalo, cioè da una
serie di scambi di opinione, a volte anche franchi, ma sempre in amicizia,
fatti davanti ad uno schermo.
Allora,
Matteo, come ti sei avvicinato al baseball?
I miei genitori andavano sempre
allo stadio, Marco ha cominciato a giocare, io mi sono accodato a loro...
Come
tanti ragazzi della nostra città hai giocato nel Settore Giovanile del Rimini
Baseball completando tutta la trafila delle categorie, dal Minibaseball alla
Juniores (cosa che oggi, purtroppo, non è più possibile..). Quale evento o partita ricordi con più
piacere?
Sicuramente lo scudetto vinto
con la squadra Juniores nel 1997.... Che stagione... eravamo in nove contati...
e alla fine siamo andati a vincere da sfavoriti a Nettuno contro Grosseto e
Nettuno... Quell'anno abbiamo battuto lanciatori del calibro di Nava (Modena),
De Santis (Grosseto) e Salciccia (Nettuno)... Troppo bello!
Poi ricordo con piacere tre
allenatori dai quali penso di aver imparato tanto: Sergio Zucconi, Mimmo
Ricciotti e Franco Vandi.
Quando
e come hai deciso di allenare nel Settore Giovanile?
Nel
1996. Ero poco più di un bambino, avevo sedici anni.... A Rimini si decise di
partire con un gruppo di Minibaseball; mio fratello Marco era l'allenatore.. Io
e Andrea Palumbo cominciammo per gioco a dargli una mano... Alla fine dell'anno
eravamo già allenatori della squadra ragazzi (prendemmo il posto di Nana)... Da
allora ho sempre allenato le giovanili!
Matteo Tontini insieme al fratello
Marco e Andrea Palumbo con la loro prima squadra di Minibaseball
(1995-1996). Sono riconoscibili da sx
Alberto Renzi, Matteo De Silvestri,
Riccardo Bugli e Riccardo Babini, vale al dire il nucleo attorno al quale è
nata l’attuale squadra Cadetti. Insieme
al loro allenatore hanno vinto 1 scudetto, sono stati 3 volte vice-campioni
d’Italia, hanno vinto 19 Tornei e 3
Coppe Regione.
Raccontaci ora un po’ questi sette/otto anni
da allenatore, gioie e dolori:
Sicuramente
sono molte di più le gioie dei dolori! Ricordo con estremo piacere le tante
manifestazioni vinte e anche qualcuna di quelle perse... Però quello che più
resta e fa piacere è il rapporto che si è creato tra me e i ragazzi che ho
allenato e che alleno tuttora... Mi capita spesso di incontrare ancora qualche
mio ex giocatore e vedo con grande piacere che si fermano a parlare con me e
ricordano il tempo passato assieme! Credo di avere dato tanto a tutte le
persone con le quali ho lavorato e so anche di aver ricevuto tanto da loro.
Un'altra grande soddisfazione è stata quella di poter giocare nella stessa
squadra assieme ai ragazzi che sono cresciuti nel nostro settore giovanile con
me, Marco, Livio, Capo.....
Delusioni?
Beh sicuramente il fatto di aver perso per strada qualche ragazzo, e di non
aver potuto quest'anno aiutare sempre il gruppo Allievi... Il tempo a
disposizione era quello che era e Claudio Sireci è rimasto spesso da solo.
Com’è
il tuo rapporto con i genitori dei bambini che giocano?
Personalmente
fuori dal campo ho un ottimo rapporto con tutti i genitori dei ragazzi.... Se
però prendiamo in esame l'ultima stagione allora ti dico che sono affatto
contento di come siano andate le cose.... Io lavoro solo ed esclusivamente per
i miei ragazzi e non sopporto gelosie e invidie... Spesso tutti i genitori
finiscono invece col considerare solo il proprio figlio...
I genitori sono fondamentali per la nostra
sopravvivenza quindi, per assurdo, sono anche molto pericolosi!
In
questi anni ho dovuto cambiare di molto la mia personalità... prima tendevo a
dare confidenza a tutti e a fermarmi a discutere con i genitori anche di
questioni tecniche. Oggi no.
Quali
doti deve avere un allenatore di bambini e ragazzi?
Pazienza, voglia di stare in
mezzo ai bambini.... Deve sapere essere contemporaneamente un insegnante ed un
compagno di gioco.... Deve avere una risposta a qualche perchè, sapersi mettere
al loro livello e contemporaneamente riuscire ad imporre la propria autorità...
Io non credo nella severità fine a se stessa... Si può essere rispettati anche
stando allo stesso livello dei tuoi ragazzi.... ma non è facile! In pratica
funziona così: i genitori dei tuoi ragazzi ti vorrebbero maturo e autoritario,
i ragazzi giocherellone e "complice"... Io cerco di coprire entrambi
i ruoli, ma talvolta combino qualche "pasticcio".
Tu
per anni sei stato l’alter-ego di tuo fratello Marco, poi ti sei
affrancato. Quali sono le Vs
differenze?
Marco è sicuramente più
"tecnico" di me. Ha grande occhio per quello che sono i fondamentali.
Le sue squadre sono sempre molto preparate tecnicamente e giocano a memoria,
soprattutto in battuta è veramente bravo! Tuttavia spesso ama utilizzare la
stessa tattica di gioco, preparando a tavolino le mosse di una partita. Io
invece sono un testone pignolo.... Cerco sempre di curare in prima battuta
l'aspetto psicologico della mia squadra; amo l'aspetto difensivo del gioco del
baseball e adoro preparare le partite con grande scrupolo... Difficilmente, a
parte quest'anno ho mandato in campo una squadra uguale all'altra e quasi mai
chiedo le stesse cose agli stessi giocatori... Mi piace rischiare, modificare
il mio atteggiamento anche a partita in corso. Cerco di preparare i miei
ragazzi a qualsiasi situazione; cioè mi piace che tutti sappiano battere e
rubare basi, ma anche effettuare bunt a sorpresa o batti e corri... Cerco di
non dare mai punti di riferimento ai nostri avversari. Comunque io e Marco
abbiamo una visione del gioco piuttosto simile!
Allenare i Cadetti è differente rispetto
ai Ragazzi e Allievi?
Direi proprio di si.... A me
piace di più! si gioca a Baseball senza tanti trucchi... niente rubate
ritardate o giochini vari... i bunt sono sacrifici... si studiano i battitori,
si scelgono i lanci.... I ragazzi
però ti danno più soddisfazioni... perchè ne vedi giorno dopo giorno i
progressi. In più i bambini sono più
sinceri... i ragazzi di 15 e 16 anni sono molto più difficili da gestire...
Insomma sono due realtà molto diverse...
Hai
qualche allenatore in particolare cui ti sei ispirato?
Già detto! Vani Ricciotti e
Zucconi sono stati i miei maestri..... Studio molto anche Marco... Cerco di
applicare quelli che ritengo i loro pregi.... Non sempre ci riesco.. io sono molto
critico con me stesso e vedo spesso i miei difetti.... Spesso tuttavia cerco di
adattarmi il più possibile alla mia squadra... Se per esempio sono indeciso su
una formazione o un'altra, tendo ad ascoltare anche quelli che sono i pareri
dei miei giocatori: ne ascolto con calma le considerazioni, poi comunque prendo
la mia decisione! In questo modo credo che l'ambiente sia più sereno e i
giocatori rendano di più.
Sarebbero troppi... ci sono un sacco di bravi allenatori....
L'errore secondo me è giudicare bravi solo quelli che arrivano a vincere
qualcosa... Però se scendiamo nello specifico non mi sento di fare nomi perchè
rischierei sicuramente di dimenticare qualcuno e non sarebbe giusto. Quello che
veramente quest'anno mi ha fatto piacere è che diversi tecnici, anche
blasonati, si siano avvicinati a me e abbiano scambiato con me pareri e
commenti! Mi ha fatto davvero molto piacere.
Sono tre: Rimini - Junior Parma
finale del torneo di Rimini 1999; Rimini - Aviano finale del torneo di Sala
Baganza 2001 e la Finale
Cadetti del 2002!
Critico!
Non ci sono più certezze... da anni i campionati cambiano continuamente
regole... si pensa solo a vincere e si
dimentica troppo spesso l'aspetto tecnico! Servono regole chiare! Se
l'obiettivo è quello di tirare su una classe decente di giocatori si deve
lavorare in gruppo per quell'obiettivo... Vanno aiutate le società, anche a
discapito delle Nazionali! Con che coraggio possiamo decidere a 10 anni se un
ragazzo diventerà un giocatore oppure no!?!
Servono
fondi per andare nelle scuole! Solo allargando la base riusciremo a migliorare
la qualità! Inoltre purtroppo c'è
ancora troppa disparità tra le nazionali e i club... Se ad esempio la
federazione impone delle regole sui lanciatori, credo che per prima debba
rispettarle! Invece abbiamo visto ragazzi lanciare otto innings in un torneo e
juniores tirare per più di 5 riprese... Un altro esempio è la regola sulle
bambine... abbiamo già tanti problemi a trovare bambini che vengano a giocare e
poi a qualcuno proibiamo di poter partecipare alle fasi finali dei campionati?
Insomma le bambine hanno disputato il mundialito con la maglia azzurra, ma poi
non hanno potuto giocare i play off... dov'è l'uniformità di trattamento? Proprio ultimamente mi
sono riavvicinato al mondo del minibaseball...
Ancora vedo che in generale si tende a far migliorare solo i bambini più
dotati, mentre si cerca di mandare in campo senza un adeguato supporto tecnico
i meno bravi! Questo è un errore per me gravissimo! Le squadre devono essere il
più preparate possibile, affinchè anche i più capaci possano migliorare e far progredire i loro compagni.
Giugno 2003. La squadra Cadetti vince il Torneo dell’Oltretorrente.
Oggi
i campionati Cadetti/Juniores sono completamente da rivedere.
Si
giocano 10-12 partite di Regular Season tra Aprile e Giugno e poi un Over
Season di 4-5 partite a Settembre-Ottobre per chi arriva in fondo. Francamente è molto poco. Soprattutto per le squadre che non passano
il primo turno il campionato si risolve in due mesi….. Cosa ne pensi?
So
che hanno cambiato le regole dei Play off giovanili.... presto ne sapremo di
più!
Matteo e le Nazionali. Che rapporto hai? Diciamo la verità. Un posto in tutte quelle nazionali l’avresti
meritato anche tu…..
Credo
di si... ma lo avrei meritato io come tanti altri tecnici anche più anziani e
preparati di me. Quello che vorrei capire è come vengano scelti i tecnici della
nazionali; a parer mio ci dovrebbe essere un criterio, ma così non pare.
Troverei
giusto scegliere dei tecnici che realmente vivano nel mondo delle giovanili...
Altrimenti che senso ha selezionare dei giocatori solo sulla base di qualche
segnalazione? Io quest'anno ho notato diverse incongruenze nelle squadre
nazionali! Ho visto esterni ed interni scambiarsi i ruoli, ed ho visto anche
utilizzare partenti come rilievi e viceversa!
C'è
un distacco enorme tra i club e la nazionale, anche perchè molti selezionatori
sembrano ignorare la possibilità di ottenere qualche consiglio. In questo
contesto invece, devo ammettere che i tecnici della Cadetti Centro hanno tenuto
una buona linea di condotta, ed infatti i risultati sono stati più che
lusinghieri!
In
linea di principio si... ma ritengo che in prima battuta ci sia da
riorganizzare la classe arbitrale per le giovanili... Secondo te quanti degli
arbitri che abbiamo avuto quest'anno sono in grado di riconoscere una curva da
un cambio? Ci vorrebbe in sintesi, per adesso, un accordo tra allenatori, ma lo
trovo impossibile...
Se
guardiamo alla serie A ci accorgiamo che quasi nessuno dei campioncini che ci
troviamo di fronte nelle giovanili, poi sfonda a livello seniores... E in
questo fallimento generale ci mettiamo dentro anche noi di Rimini... L'errore
c'è sicuramente, ma va trovato ed eliminato a livello globale!
Sicuramente il mio primo Città
di Rimini, e senz'altro quello di Sala
Baganza 2003 contro le tre nazionali! Anche quello di sala Baganza del 2001
contro l'Aviano mi ha emozionato molto!
Agosto 2002. Categoria Cadetti. Vittoria al Torneo di Ronchi dei Legionari.
Oltre che allenatore dei Cadetti sei anche
giocatore in Serie B. Come è andata la
stagione? Hai qualche rimpianto per non avere tentato con qualche squadra maggiore?
Rimpianti direi proprio di no! Il mio livello
è la serie B e difficilmente avrei potuto sfondare più in alto. Diciamo che la
mia stagione mi ha lasciato abbastanza soddisfatto, anche se l'attività di
allenatore diminuisce sensibilmente le possibilità di allenarsi... Dopo
l'ottimo girone di andata speravo di chiudere con una media battuta più alta,
ma tant'è...
Oltre
che allenatore-giocatore sei anche membro del Comitato Provinciale FIBS di
Rimini e membro del Coni di
Rimini. Non è un po’ troppo?
Decisamente si... tornassi
indietro non accetterei tutte queste cariche.
Io
penso che non sia positivo per il CP Fibs avere giocatori nel Consiglio. Ognuno deve fare la propria parte. I Dirigenti facciano i Dirigenti ed i
giocatori i giocatori. L’apporto di
quest’ultimi è limitato per un semplice motivo: non hanno tempo. E quindi non
possono fare propaganda.
Perfettamente
d'accordo!
Veniamo
alla tua ultima stagione da allenatore. L’epilogo è stato amaro. Ti aspettavi
di più da una squadra che sulla carta era più forte di quella del 2002?
Assolutamente
no! I ragazzi sono stati a dir poco eccezionali! Insomma, hanno vinto cinque tornei, aiutato la nazionale ad
arrivare al secondo
posto del mundialito, contribuito in maniera quasi determinante alla
salvezza della serie B e quasi tutti sono molto cresciuti tecnicamente... Direi
che le cose sono andate molto bene!
Certo perdere la finale di campionato brucia... ma guardate bene la
classifica! Abbiamo ancora dietro a noi tutte le squadre dello scorso
campionato! Lo Junior Parma ha vinto assai meritatamente questo campionato ma
di squadra cadetti ha ben poco....
Mentalmente
erano carichi e non avevano certo nelle gambe e nella testa le nostre sessanta
e passa partite...
Direi
inoltre che non sia giusto dire che sulla carta la squadra era più forte
dell'anno precedente.... Insomma fino a quando siamo stati al completo mi pare
che ci siamo imposti ovunque... Alla fine avevamo due assenze molto importanti
e più di un giocatore fuor condizione... Direi che ci sta! Abbiamo
semplicemente trovato degli avversari più carichi ed abbiamo perso. Nessun dramma!
Erano diverse! Io amo soffrire,
per cui ti dico che era meglio la squadra 2002... Ma quella 2003 fino ad agosto
ha davvero dato spettacolo! Sono state due annate strepitose!
Quale
è la chiave di lettura della serie finale?
Ripeto:
loro avevano fame di vittoria.. noi eravamo stanchi soprattutto mentalmente!
Poi per vincere ci vuole anche un pizzico di fortuna... Nel 2002 ce la siamo
meritata, quest'anno ci è andato tutto storto... Loro ci hanno aggredito e
messo sotto, nonostante tutto in gara 2 eravamo risaliti dal 6 a 1 al 6 a 5....
La pioggia ha interrotto una rimonta che aveva dell’incredibile! Ma il
risultato alla fine ha detto la verità. Loro
hanno vinto meritatamente!
I Cadetti ai tempi felici. La gioia
dopo la vittoria dello scudetto 2002.
Matteo è al centro del mucchio.
La stagione 2004 sta per iniziare. Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sarai sempre alla guida dei Cadetti o della Juniores?
Sono
troppo legato a questi ragazzi, pertanto la mia presenza non mancherà quasi mai
nel loro dog out! per sapere che tipo di impegno potrò assumermi dovete parlare
col mio capo del lavoro!!!!
Riproverai
a vincere?
Certo!
Siamo una delle squadre favorite e non ci tireremo indietro!
Vedremo
cosa uscirà fuori dal girone di Nettuno, dove sia i Lions che il San Giacomo mi
sembrano davvero molto attrezzati.... Scerrato ha detto che quest'anno vuole
vincere il campionato cadetti... Vedremo! Comunque credo che la vincente sarà
ancora una volta sull'asse tirreno adriatico!
Testo
raccolto da Rolando Renzi (Febbraio 2004)