INQUINANTI ORGANICI PERSISTENTI

 (POPs: Persistent Organic Pollutants)

Europa 1999: polli alla diossina in Belgio; umani e animali selvatici contaminati da DDT, PCB  (prosciutti al PCB) e altre sostanze chimiche; pesticidi e altri composti tossici nel nostro cibo; i mari della terra inquinati dal TBT (Tributilstagno) contenuto nelle vernici delle imbarcazioni; le comunità dell’Artico avvelenate da sostanze chimiche provenienti da lontane regioni industrializzate. La punta dell’iceberg? Probabilmente, poiché non siamo ancora a conoscenza della pericolosità maggior parte delle sostanze chimiche che utilizziamo.
Avvelenamento globale Attorno a noi vediamo impianti chimici, pesticidi velenosi sparsi sui campi, le acque nei nostri fiumi contaminate da sostanze chimiche tossiche. Le sostanze chimiche persistenti non conoscono confini. Si diffondono attorno al globo trasportate dalle correnti dell’aria e del mare. In corrispondenza dei poli, o delle alte regioni montagnose, il clima freddo favorisce la condensa di queste sostanze chimiche, che si ridepositano con le precipitazioni, raggiungendo la terra o l’acqua ed entrando nella catena alimentare. Nella maggior parte delle regioni Artiche non esistono impianti chimici. La densità umana è bassa e le popolazioni vivono di caccia, di pesca e di raccolta il cibo secondo tradizioni antiche. Oggi la loro salute e la sopravvivenza di animali selvatici sono messi in pericolo dal nostro inquinamento. Lo stesso accade alle balene negli oceani e gli animali che vivono nelle regioni montagnose come le Alpi. Molte sostanze tossiche sono persistenti, in quanto resistono alla degradazione e possono percorrere anche lunghe distanze dai loro punti di emissione. La loro origine è nelle aree fortemente industrializzate e coltivate intensivamente.

Da dove provengono le sostanze tossiche? Le sostanze chimiche estremamente tossiche che rimangono nell’ambiente per molto tempo e che si accumulano nella catena alimentare sono chiamate Inquinanti Organici Persistenti (POPs: Persistent Organic Pollutants). In Europa, alcuni POPs ben conosciuti come i PCB e DDT sono stati banditi diversi anni fa. Malgrado il bando, queste sostanze stanno ancora inquinando l’ambiente e la nostra catena alimentare, mentre altri composti tossici vengono tuttora prodotti o utilizzati in tutto il mondo industrializzato. Le sostanze chimiche che rientrano tra i POPs:

Questa può solo essere la punta dell’iceberg: in Europa ci sono in commercio più di 100.000 sostanze chimiche, delle quali 3.000 sono classificate ufficialmente dall'Unione Europea come pericolose. Ma solo di alcuni di essi si conoscono gli effetti ambientali , e sono davvero poche le sostanze chimiche prodotte dall'uomo a essere monitorate costantemente nell’ambiente. Molte di esse sono disperse inconsapevolmente, attraverso i più diversi processi di produzione o lavorazione. Effetti tossici delle sostenze inquinanti persistenti (POPs). I POPs sono caratterizzati da tossicità, persistenza nell'ambiente e accumulazione nell’uomo e negli altri organismi; specialmente nel grasso. Inoltre si trasferiscono lungo la catena alimentare. In via generale, quanto più un animale è a un livello superiore della piramide alimentare, tanto più è elevata la concentrazione di POPs nel suo corpo. Gli uomini sono in cima alla catena alimentare e per questo motivo sono soggetti ad un maggior accumulo di POPs. Le popolazioni dell’Artico sono maggiormente esposte poiché la loro dieta tradizionale consiste, nella maggior parte, in animali contenenti una grande percentuale di grassi.
La minaccia per gli esseri umani Umani e animali sono molto vulnerabili ai POPs. Gli adulti che anno accumulato sostanze tossiche nel corso della loro vita, possono trasferirle alle generazioni successive. Ci sono prove che i POPs causano danni all’ambiente, animali e persino agli esseri umani. Presso Spitzbergen sono stati trovati alcuni orsi polari con caratteri sessuali maschili e femminili. Elevate concentrazioni di PCB rilevate nei corpi di orsi delle Svalbard suggeriscono che le sostanze tossiche potrebbero svolgere un ruolo importante in tali disfunzioni; ipotesi questa che è oggetto di ricerche in corso. Il sistema endocrino di femmine di lumache di mare viene distrutto dal TBT, che ne causa la sterilità. In Olanda diversi bambini nei quali erano state rilevate concentrazioni corporee lievemente elevate di PCB e diossine, hanno mostrato disfunzioni al sistema nervoso, al sistema immunitario e nelle fasi di sviluppo post-natale. Da circa 25 anni ormai, con scadenza quinquennale, In Svezia, il livello di brominato nel latte materno è raddoppiato ogni 5 anni nell'ultimo quarto si secolo.

Cosa chiede Greenpeace? Bisogna agire ora per evitare che il problema diventi sempre più grave e fare subito marcia indietro per quanto riguarda la produzione ed il rilascio di POPs. Gli inquinanti organici persistenti non possono essere controllati una volta immessi nell’ambiente e l'inquinamento può essere eliminato solo impedendo la produzione ed il rilascio di queste sostanze alla fonte. Greenpeace chiede che l’industria e l’agricoltura si orientino verso processi di produzioni e prodotti puliti. Un tale cambiamento deve essere attuato a livello globale, poiché i POPs non conoscono confini. E' attualmente in fase di negoziazione sotto gli auspici dell’UNEP, un trattato globale per l’eliminazione dei POPs, all'interno del quale è già stata individuata una lista prioritaria di 12 composti, per i quali si chiede un bando globale. E’ di vitale importanza attuare globalmente questa raccomandazione e procedere all'ulteriore eliminazione dei rimanenti composti tossici.

Fonte: Greenpeace Italia (http://www.greenpeace.it/camp/toxic/pops/)

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