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Steveviso

VISO 4-8-5
il mio delirio Altec

I presupposti di progetto

I componenti Altec

Il progetto della cassa acustica

La costruzione del mobile

Le misure

Il crossover

Ascolto e messa a punto

I presupposti di progetto

"Niente suona meglio di una tromba, niente suona peggio di una tromba" - Ciro Marzio - CHF

E' assolutamente vero, un sistema a tromba mal costruito o mal progettato gracchia, sibila, ustiona le orecchie che è un piacere. Ed in più ingombra la stanza. Ma un sistema a tromba ben fatto non ha rivali. E' difficile da spiegare a parole, ma il suono non ha niente dell' Hi-Fi da "aria attorno agli strumenti" o "alti morbidi e setosi" a cui ci hanno abituato schiere di recensori fantasiosi.

L'idea di partenza era di provare un sistema a tromba "vero", dopo alcuni insoddisfacenti esperimenti che avevo fatto con i monovia con caricamento a tromba posteriore e che avevo poi abbandonato per tornare alle mie vecchie Sonus Faber Parva FMIII. Volevo efficienza, alta efficienza. Dinamica, dettaglio, velocità. Ero stanco di diffusori raffinati ma un po' "duri" (di bassa efficienza intendo), che si mangiano tutto il microdettaglio. Me ne ero reso conto lavorando alla messa a punto del mio ampli VISO 3-00, quando pur cambiando i punti di lavoro della 300B non sentivo le differenze che mi aspettavo. Volevo quindi un sistema a tromba frontale, questo era il primo presupposto.

I sistemi a tromba sono però per loro natura piuttosto invasivi e poco inclini ad essere accettati da mogli, figli e affini. In altri termini hanno un WAF (Wife Acceptance Factor) piuttosto basso. Quindi un secondo presupposto di progetto era quello di realizzare un sistema a tromba che potesse integrarsi decentemente nell'arredamento di casa.

Terzo, una risposta in basso estesa ed asciutta. Senza il bum-bum da subwoofer tamarro per intenderci. La scarsa risposta in basso è sempre stato un limite delle mie amate Sonus Faber, e con la passione essenzialmente per la musica Rock ...

I componenti Altec
Ho dedicato diversi mesi alla ricerca di componenti idonei e trombe di produzione attuale, provando anche a disegnarmi trombe tractrix o esponenziali da realizzare in legno, da incassare tra i mobili del mio arredamento (su cui montare dei largabanda). Alcune cose sembravano anche interessanti, ma non riuscivo a decidermi. E' stata la pubblicazione di un articolo di
Fabio Camorani sui sistemi Goto (inarrivabili, come costi) a farmi andare a ripescare proprio una sua vecchia serie di articoli sui componenti Altec su CHF . Ho cominciato allora una peregrinazione sui vari forum alla ricerca di informazioni, dati sui vari componenti Altec ed il loro miglior utilizzo. Ho cercato disegni di casse originali Altec come le VOT o le Model 19, o le innumerevoli rielaborazioni audiophile successive tipo gli Onken o Le Petite Onken, rimanendo sconfortato di fronte alle dimensioni dei sistemi. Le dimensioni portavano ad un WAF inaccettabile. Ho allora fatto le prime simulazioni su WinISD per le risposte in cassa reflex, pensando che proprio proprio avrei potuto sacrificare un po' di risposta in basso per una dimensione più contenuta. Dopo un paio di mesi tra simulazioni, post sui vari forum ed innumerevoli e-mail con Fabio Camorani mi sono deciso ed ho acquistato di impulso gli ALTEC 802-8G con trombe 511 e poi, dopo quasi 6 mesi di ricerche (finalmente) una coppia di ALTEC 416-8Z in splendide condizioni. Ecco qui sotto le foto originali, sulla base delle quali ho acquistato i componenti.


I miei Altec 802-8G


I miei Altec 416-8Z

Perchè proprio gli Altec? Beh, potrei dirvi che sono componenti considerati eccezionali, tra i migliori driver mai progettati. Nati originariamente per uso professionale, quando non c'era disponibilità di grosse potenze e dovevano comunque garantire elevate pressioni sonore, hanno conosciuto una seconda vita come componenti audiophile. Hanno bassa massa, sensibilità elevatissima nonostante le dimensioni generose (il woofer 416 intendo) ed una risposta in frequenza incredibilmente estesa. E poi suonano in modo inarrivabile, questo ve lo posso confermare adesso. Ma se devo essere sincero penso che nella scelta iniziale abbia influito anche l'idea di portarsi in casa un pezzo di "storia" dell'audio.
La
Altec Lansing che li produceva non esiste più da un pezzo e questi altoparlanti sono fuori produzione da un pezzo. Oggi è possibile reperire componenti usati su ebay o da rivenditori specializzati. Non è facile, non è sicuro, non c'è alcuna garanzia, è assolutamente rischioso. Come dicono alcune pubblicità di automobili, non provateci a casa vostra! Potete prendere delle fregature colossali. Ad esempio, i coni potrebbero non essere originali, magari frutto di riconatura a basso costo. Oppure potrebbero essere fessurati, forati, crepati, danneggiati dall'eccessiva esposizione alla luce, all'umidità, al tempo (sono in carta, ehi) e nelle foto non potete vederlo. La bobina potrebbe essere interrotta, cotta, deformata. Il magnete ormai finito, demagnetizzato. E poi? Se il venditore non è serio potrebbe incassare e non spedire nulla. Oppure qualcuno clonarvi il numero di carta di credito che avete così candidamente digitato su paypal. E poi il trasporto dagli USA (la maggior parte dei venditori ebay è USA) è costoso (oltre il centinaio di $) e lungo. Io ho ricevuto i woofer (spediti assieme in due pacchi separati, causa le dimensioni) dopo 6 e 9 settimane, quando ormai davo per perso il secondo. Si, perchè nella spedizione possono andare danneggiati, persi, rubati, polverizzati (di questi tempi...). E se non bastasse le dogane italiane sono sospettose, lunghe, esose...

Comunque, alla fine, quando vi arrivano a casa nel loro pacco doppio, ed aprendoli ne sentite il peso , la consistenza e vi perdete ad osservare il loro cono con quel parapolvere forato, capite che ne è valsa la pena.

Una nota sulle trombe: chi conosce le 511 si accorgerà che c'è qualcosa di diverso. Le trombe infatti sono state modificate, per migliorarne le caratteristiche. Le 511 originali sono infatti bellissime, ma hanno il difetto di essere un po' risonanti, cosa che si traduce in una certa nasalità. Nelle mie 511 sono stati tagliati i setti divisori interni ed all'esterno è stato applicato un trattamento antirisonante. Sono state poi finite con una vernice grigia, a differenza del solito nero. Il risultato estetico può piacere o meno, ma quello acustico è senza dubbio assai efficace.

Il progetto della cassa acustica.
L'idea di base è quella di prevedere una cassa reflex per il woofer e montarvi sopra,esternamente, la tromba ed il driver, come da scuola giapponese. Questo permette di mettere in fase acustica woofer e tweeter con relativa facilità. Oltre a limitare l'invasività del mobile, che se dovesse contenere anche la 511 dovrebbe superare i 600 mm di larghezza.

Vi risparmio le decine se non centinaia di simulazioni che ho fatto con WinISD (prima di avere i componenti) e con Speaker Workshop (dopo averli ricevuti e misurato i parametri di T/S). Avevo un vincolo sulla larghezza, in particolare che non poteva superare i 450 mm, altrimenti non sarei più riuscito ad inserirle nello spazio tra i mobili in salotto. Le dimensioni finali sono risultate in 760mm di altezza x 440 di larghezza x 440 di profondità, per un volume interno attorno ai 100 litri. Con un adeguato riempimento di materiale isolante, è possibile far "vedere" al woofer un volume apparente di 130 Litri. La risposta in basso è un po' sacrificata, con un volume così ridotto, ma è il prezzo da pagare per poter avere il sistema ALTEC nel salotto di casa ed un WAF accettabile. Cosa non si fa per amore. Sotto vi riporto il disegno costruttivo, disponibile in JPG o PDF

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Ho previsto un accordo reflex di forma rettangolare, di dimensioni 350 x 20 mm max e lunghezza totale 170mm, posto sulla parte anteriore della cassa per due ragioni. Primo, perchè nella mia collocazione in ambiente le casse sarebbero state quasi addossate al muro, quindi l'accordo reflex posteriore era da scartare. Secondo, perchè un accordo rettangolare frontale avrebbe potuto essere facilmente modificato durante l'ascolto, inserendo dei listelli di legno di dimensione opportuna. Una possibilità di fine-tuning che volevo avere. Ho simulato infatti le varie risposte possibili in gamma bassa, con diversi fattori di riempimento di isolante e diverse dimensioni del raccordo reflex. In pratica, con questo sistema era possibile modificare la risposta alle basse frequenze tra i due estremi che vedete sotto. Se volete, nel file XLS allegato trovate anche una serie di risposte intermedie. Inoltre, per come è stato costruito e come vedrete dopo, l'accordo reflex poteva anche essere accorciato o allungato con semplicità.

Risposta con dimensioni accordo massime (350 x 20 mm) e riempimento isolante totale

Risposta con dimensioni accordo ridotte (170 x 20 mm) e senza isolante interno

  Prosegue con La costruzione del mobile