U know what’s up by Aj Parte III Un’ossessione, ecco che cosa era diventato il gioco di quella misteriosa ragazza per lui; era già trascorsa una settimana dal loro incontro e da quel momento non l’aveva più vista; aveva fatto di tutto per incrociarla, ma niente, tutti i suoi tentativi erano falliti disastrosamente; c’era qualcosa in lei che non aveva trovato in nessun altro e altra, ma non riusciva a capire che cosa fosse e questo lo tormentava; forse lo avrebbe scoperto dopo aver giocato di nuovo con lei?… Lui doveva giocare di nuovo con lei! “Rukawa!” il signor Anzai stava richiamando la sua attenzione. “Signore?” “Avvicinati, figliolo, vieni, ho bisogno di parlarti.” “Lo sapevo!Lo sapevo che alla fine questo giorno sarebbe arrivato!” uno strano ragazzo dai capelli rossi saltellava felice “Il nonnino ha capito che quella stupida volpe è un incapace, che è del tutto superfluo!!Qui per vincere il campionato basto io!!”concluse con una grassa risata. “Idiota!” quell’appellativo accompagnò un vigoroso pugno che si stampò sulla testa di quel povero incosciente. “Ahia Gori!” iniziò a frignare”Ma perché mi picchi sempre?” Il capitano lo ignorò facendolo disperare ancora di più; mentre Rukawa, in disparte, ascoltava con attenzione, le parole del signor Anzai. “Sei libero questo pomeriggio?” “Sì, signore” “Allora avrei piacere di averti a casa mia, tranquillo, niente di grave; ho solo bisogno di discutere con te in privato” “Uh” annuì ritornando ai suoi allenamenti. Yukari tornò a casa piuttosto tardi quel pomeriggio, si era dovuta fermare a scuola per decidere con le sue compagne di classe cosa realizzare per il festival scolastico, ma purtroppo per lei, nessuna delle idee proposte era stata presa in considerazione, così quella tortura si sarebbe prolungata più del previsto, <<Povera me!Come farò a resistere?>> “Ciao cara, quando sei rientrata?” la nonna la sorprese nel bel mezzo dei suoi pensieri. “Ora” “Yukari, dov’è la tua divisa?” “Piegata in ordine dentro la cartella!” “Perché?”chiese incuriosita “Perché mi vergogno come una ladra ad indossare quello stupido vestitino da marinaretta , con quell’orrendo fiocco rosa, è sufficiente come risposta?” stava per alterarsi. “Non cambierai mai!”l’anziana donna sembrava rassegnata. “Se non ti dispiace vado in camera mia a riposarmi un po’! Ho avuto una pessima giornata!” “Tuo nonno vuole vederti” “Uhm!”sembrava scocciata “Si può fare dopo?Non sono dell’umore giusto” “Spiacente, deve farti conoscere una persona” “Uffa!” “Non sbuffare!”la riproverò la nonna. Sorseggiavano il tè nella quiete della stanza; il silenzio tra i due fu interrotto dal signor Anzai. “Ti ringrazio di essere venuto nuovamente, scusa il disturbo” “Nessun disturbo, signore” “Ti ho convocato perché ho notato un cambiamento in te” “…?” “Ti è successo qualcosa?” “Niente di particolare”non se la sentiva di dire al coach che pensava unicamente al gioco della ragazza che lo aveva sconfitto e che, ora come ora, il suo unico desiderio era di rivederla. “Non ti ho invitato solo per questo, volevo presentarti una persona <<che spero arrivi>>” “…” Aveva fatto tutto il tragitto, dall’ingresso alla sala,imprecando contro suo padre che aveva deciso di affidarla ai nonni perché in età critica e quindi più bisognosa di attenzioni,che lui, a Tokyo, non poteva riservarle. Sia chiaro non le dispiaceva vivere con loro, li amava molto e loro amavano lei, però la sua vecchia vita fatta di amici e partite di basket le mancava, di più, quando pensava alla divisa e a quelle galline delle sue nuove compagne di classe! Bussò alla porta. “Permesso” disse entrando “La nonna sostiene che vuoi parlarmi” “Non io!”rispose “Lui!” indicando Rukawa, che aveva assunto, probabilmente per la prima volta in vita sua, un’espressione sorpresa “Yukari?” “Eh?”anche lei non meno sbalordita di Rukawa “Io vi lascio soli!Credo che abbia bisogno di molte spiegazioni!…Arrivederci Rukawa” s’allontanò il vecchietto con il suo inconfondibile “Oh!Oh!Oh!” “…” °°°°continua°°°° Parte IV Parte I Parte II Torna alla pagina di Slam Dunk Torna all’indice delle Fiction |