L'ATTACCO A PEARL HARBOR

(7 DICEMBRE 1941)

"Tora! Tora! Tora!"



GIUDIZIO FINALE DELLO SHINANO

Formulare un giudizio sull'attacco aereo giapponese a Pearl Harbor non è affatto semplice poiché sono stati scritti libri su libri, si sono fatti film e quindi è stato detto praticamente tutto. Mi permetterò quindi di fare solo alcune considerazioni. Dal punto di vista prettamente tecnico l'attacco a Pearl Harbor nasce dal ben più modesto ma innovativo attacco effettuato l'11 novembre 1940 dagli aerosiluranti Fairley Swordfish della portaerei Illustrious nella rada di Taranto. Anche in quel caso si colpì al cuore la flotta nemica (quella italiana) e furono affondate ben tre corazzate, un incrociatore e due cacciatorpediniere, pagando una bassissima perdita di solo due aerei. Gli inglesi, utilizzando 21 vecchi biplani aerosiluranti avevano dimezzato la potenzialità bellica navale italiana! Era quindi la dimostrazione che una flotta aerea imbarcata poteva colpire con efficacia mortale il nemico in qualunque base esso fosse. I giapponesi non fecero altro che ripetere in scala maggiore l'azione di Taranto. Le portaerei non erano più una ma sei e gli aerei più di trecento. Anche l'effetto distruttivo fu moltiplicato, azzoppando la U.S. Navy prima ancora di iniziare la guerra.

Dal punto di vista tecnico, tattico ed operativo l'azione della Kido Butai fu un capolavoro che sarà pareggiato solo con l'attacco della Task Force 58 alla base navale giapponese di Truk nelle Caroline ben due anni più tardi. Fino ad allora mai sei portaerei avevano agito in così stretta e perfetta sincronia e mai fino ad allora trecento aerei avevano attaccato con una percentuale di successo simile. I migliori piloti giapponesi, forgiati da più di dieci anni di addestramento e dalla guerra con la Cina, vi parteciparono. Questi stessi piloti combatterono con onore nelle battaglie navali successive, venendo però decimati alle Midway ed a Santa Cruz. Gli americani, dal canto loro, non riuscirono ad abbozzare una reazione decente e furono totalmente sopraffatti dall'effetto sorpresa. Il fattore sorpresa merita nostro giudizio di essere analizzato con più attenzione. Siamo proprio sicuri che gli alti vertici dell'esercito non sapessero dell'attacco?

Alcune considerazioni potrebbero far pensare il contrario:

  1. gli americani erano in grado fin dal maggio 1940 di decrittare in maniera perfetta il codice primario giapponese, valido sia per la marina mercantile, da guerra che per i diplomatici. La chiave di questo codice era stata trovata in un libretto rinvenuto addosso ad un cadavere di un capitano giapponese annegato nel maggio 1940 nel mare di Bering. Allo scopo di sfruttare la fortunata scoperta gli americani crearono decifratori automatici ed installarono un centro spionistico di primo livello. Non si capisce quindi come non potessero sapere dell'imminente entrata in guerra del Giappone!

  2. casualmente le portaerei americane non erano nella rada di Pearl Harbor il 7 e l'8 dicembre del 1941! Sempre per pura fatalità l'Enterprise CV6 rientrerà la sera stessa dell'attacco, evitando per un pelo gli aerei giapponesi!

  3. l'opinione pubblica americana ed il Congresso erano fermamente contrari all'entrata in guerra degli U.S.A., solo un fatto eclatante come un attacco a tradimento avrebbe potuto farli cambiare idea.

Affermare che Roosvelt abbia deliberatamente sacrificato 3000 soldati per entrare in guerra potrebbe apparire fantastoria però è indubbio che l'attacco di Pearl Harbor giovò più agli americani ed agli inglesi che ai giapponesi. La Kido Butai alla fin fine liberò gli americani di sei vecchie corazzate, azzerò sì la flotta aerea di terra alle Hawaii, però non intaccò minimamente la capacità offensiva americana non affondando le portaerei e non toccando i depositi di carburante.

Col senno di poi i giapponesi avrebbero potuto decapitare la flotta americana solo: 

La troppa prudenza di Nagumo (lo ritroveremo alle Midway un anno dopo) impedì questi ulteriori e decisivi attacchi, vanificando in parte l'esito della missione. Nagumo si accontentò di stravincere una battaglia perdendo, però la guerra! A sua discolpa va parzialmente detto che Nagumo si rendeva perfettamente conto della debolezza intrinseca delle portaerei giapponesi (eccezion fatta per le nuovissime Zuikaku e Shokaku), le quali rappresentavano una micidiale arma di offesa ma non avendo corazzatura sui ponti di volo potevano essere facilmente affondate, fatto che nella battaglia delle Midway accadrà puntualmente. Per tutta la durata dell'attacco fu ossessionato dal terrore che gli americani lo scoprissero e lo attaccassero. Nel caso in cui una portaerei fosse stata attaccata e danneggiata il resto della flotta avrebbe dovuto abbandonarla al suo destino, data l'impossibilità di trainarla fino in Giappone. Durante le simulazioni della missione fatte dai giapponesi le più ottimistiche previsioni ritenevano ottimale la perdita del 50 per cento del gruppo di portaerei, quindi quando Nagumo si rese conto che potevano rientrare senza perdite e con uno strepitoso successo tattico optò senza pensarci due volte per questa scelta.

In ultimo mi permetto una dissertazione sul kolossal "Pearl Harbor", andato in onda più volte anche in TV. Tralasciando le tre ore e mezza di melense e sdolcinate effusioni amorose, condite di un patetico spirito patriottico mi concentrerò sull'esattezza storica del film facendo alcune considerazioni:

Insomma è stato più filologicamente corretto il "vecchio" "Tora, Tora, Tora", con le portaerei giapponesi che erano quelle della classe Essex americana, che il nuovo e dispendioso Kolossal! Speriamo che gli americani smettano di fare americanate ed inizio a fare film storici con ricostruzione storiche e non fantasiose!

Mi permetto infine una breve dissertazione sul povero ammiraglio Kimmel, all'indomani dell'attacco perse il suo posto di comandante in capo a favore di Nimitz e dovette combattere in tribunale per tre anni per cercare di difendersi dalle accuse più gravi per la catastrofe che subì la flotta americana. Tralasciando le fasi del processo e l'esito finale interlocutorio mi permetto solo di constatare che due giorni il 7 dicembre 1941 dopo l'Ammiragli Mc Arthur, comandante in capo alle Filippine, subì un tracollo ancora peggiore di Pearl Harbor perdendo quasi tutta la sua flotta aerea a causa del fatto che, pur sapendo che era iniziata la guerra, non prese alcuna misura per difendere gli aeroporti. Mentre Kimmel fu degradato e sottoposto ad una umiliante corte marziale, Mc Arthur fu promosso....  La colpa di Kimmel fu quella di non mettere in allerta la flotta ma a sua discolpa gioca il fatto che si era in una situazione di pace e che da Washington non era stato informato del fatto che il Giappone sarebbe entrato in guerra a giorni. Insomma Kimmel fu l'agnello sacrificale che permise a Roosevelt di fare finalmente quella guerra che lui ardentemente voleva ma che gli americani assolutamente non volevano! (Shinano).


L'ATTACCO A PEARL HARBOR
 

KIDO BUTAI

LE PIU' GRANDI BATTAGLIE NAVALI


NAVI DA GUERRA

PORTAEREI NELLA STORIA

PORTAEREI NELLA STORIA - LE PIU' GRANDI BATTAGLIE NAVALI - L'ATTACCO DI PEARL HARBOR -