BATTAGLIA NAVALE DI LEYTE

(23 - 26 OTTOBRE 1944)

NAVAL BATTLE OF LEYTE  (23 - 26 October 1944)


BATTAGLIA NAVALE DI SAMAR

- NAVAL BATTLE OF SAMAR -

(25 OTTOBRE 1944)

 
     

STORIA / HISTORY


CONTATTO INIZIALE

Le unità avvistate da Kurita non erano le portaerei di linea della Terza Flotta, ma le più piccole portaerei di scorta (Carrier Vessel Escort o CVE) della Settima Flotta, sedici unità suddivise in tre formazioni (Taffy 1, Taffy 2 e Taffy 3, dai rispettivi identificativi radio): spesso ottenute dalla riconversione di mercantili, si trattava di unità lente, poco corazzate ed armate di un unico cannone da 127 mm, praticamente poco più di una base aerea galleggiante e del tutto inadatte a sostenere un combattimento navale di superficie; gli aerei che imbarcavano (circa due dozzine a testa) erano destinati in gran parte all'appoggio dei reparti a terra o ai pattugliamenti antisommergibile e di conseguenza nelle stive delle CVE erano presenti soprattutto proiettili calibro .50 per mitragliatrici, bombe di profondità, razzi e piccole bombe a frammentazione, ma pochi siluri.

Ogni "Taffy" aveva come scorta tre cacciatorpediniere e quattrocacciatorpediniere di scorta, versione semplificata e meno potente dei precedenti e scherzosamente chiamati "bidoni di latta" (tin cans) nella marina USA.

Contro questa forza erano dirette le unità di Kurita, 4 corazzate, 6 incrociatori pesanti, 2 leggeri e una dozzina di cacciatorpediniere: la gigantesca Yamato da sola dislocava quanto tutte le navi della Taffy 3 messe insieme.

Sulla carta quindi non ci sarebbe stata storia e le portaerei americane erano destinate ad essere affondate a cannonate una dopo l'altra, come era accaduto due anni prima alla portaerei inglese Glorious.

La mattina del 25 le CVE erano impegnate nei loro normali compiti di routine: la Taffy 1 dell'ammiraglio Thomas L. Spargue era molto a sud, al largo della punta settentrionale di Mindanao, mentre la Taffy 2 di Felix C. Stump era esattamente ad est del Golfo di Leyte; piazzata al largo della costa di Samar, 80 km a nord della Taffy 2, la Taffy 3 dell'ammiraglio Clifton Sprague si trovava esattamente sulla rotta della forza di Kurita.

La sorpresa fu assoluta: alle 6:30 un TBM Avenger, in perlustrazione verso nord e pilotato dal guardiamarina W. Brooks, avvistò «...forze nemiche di superficie composte da quattro corazzate, quattro incrociatori pesanti, due incrociatori leggeri e da dieci a dodici cacciatorpediniere» venti miglia a nord-ovest della Taffy 3, in avanzata alla velocità di 30 nodi. Si pensò che il pilota avesse scambiato la Task Force 34 per il nemico e fu quindi chiesto al guardiamarina Brooks di controllare la sua identificazione; egli scese a una quota più bassa e alle 06:47 trasmise: «Riesco a vedere gli alberi a forma di pagoda».

Gli alberi a forma di pagoda erano una caratteristica peculiare delle corazzate giapponesi. La funzione principale di queste enormi sovrastrutture, realizzate negli anni Trenta, era quella di servire durante gli scontri notturni. Gli "alberi", alti fino a quasi quaranta metri (le corazzate della classe Fuso erano quelle che avevano i più alti), servivano infatti da strutture sulle quali installare una enorme quantità di fari da puntare sulle navi nemiche durante gli scontri notturni. La comparsa del radar li rese presto obsoleti e non più convenienti. La Battaglia navale dello stretto di Surigao dimostrò la superiorità del radar americano rispetto alle "torri" giapponesi.

In pochi minuti anche gli equipaggi della Taffy 3 poterono osservare queste caratteristiche strutture delle grandi navi giapponesi stagliarsi all'orizzonte; subito dopo videro dei lampi provenienti dalle corazzate giapponesi che aprivano il fuoco al limite della loro portata di tiro.

Sprague fece subito virare le sue CVE e lanciare i loro aeroplani, poi fece rotta verso est per approfittare della copertura di una tempesta di pioggia; anche le altre Taffy si affrettarono a lanciare quanti più velivoli possibili contro i giapponesi, anche se ben pochi erano armati con i più efficaci siluri.

Sprague ordinò inoltre ai cacciatorpediniere ed ai cacciatorpediniere scorta di emettere cortine fumogene per nascondere la ritirata delle sue unità: ubbidendo agli ordini, le fragili navi di scorta furono oggetto delle bordate delle unità nipponiche.


BATTAGLIA NAVALE DI LEYTE / NAVAL BATTLE OF LEYTE


BATTAGLIA NAVALE DI SAMAR / NAVAL BATTLE OF SAMAR


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