BATTAGLIA NAVALE DI LEYTE

(23 - 26 OTTOBRE 1944)

NAVAL BATTLE OF LEYTE  (23 - 26 October 1944)


BATTAGLIA NAVALE DI SAMAR

- NAVAL BATTLE OF SAMAR -

(25 OTTOBRE 1944)


STORIA / HISTORY


L'ATTACCO DEI CACCIATORPEDINIERE

Preoccupato per il fuoco nemico, il capitano di corvetta Ernest E. Evans, comandante del cacciatorpediniere Johnston, la nave più vicina alla formazione giapponese, improvvisamente decise di attaccare le forze avversarie: il Johnstonera armato con cinque cannoni da 127 mm e cannoncini antiaerei da 40 e 20 mm, ma solo con i dieci siluri Mark 15 che imbarcava aveva una qualche possibilità di infliggere seri danni alle navi da battaglia nipponiche.

Muovendosi in continuazione per evitare le bordate nemiche, il Johnston fece rotta verso l'incrociatore pesante Kumano, nave ammiraglia della 7ª Divisione incrociatori del viceammiraglio Shiraishi, per colpirlo con i siluri: arrivata a una distanza di 17 km dal Kumano, la nave americana sparò i suoi proiettili da 127 mm in direzione dell'incrociatore ed avvicinatasi ulteriormente le lanciò contro tutti e dieci i suoi siluri sventrandone la prua.

L'incrociatore Suzuya, gemello del Kumano, dovette ritirarsi dalla battaglia per prestare soccorso alla nave colpita.

Dalla distanza di 11 km, la nave da battaglia veloce Kongō colpì con una salva da 356 mm il ponte del Johnston e la sala macchine; la velocità di questa dovette essere ridotta di più della metà e le torri non furono più in grado di sparare. Poco dopo tre proiettili da 155 mm, forse provenienti dalle batterie secondarie della Yamato, colpirono nuovamente il Johnston, uccidendo molti membri dell'equipaggio e ferendo lo stesso comandante.

Il ponte dovette essere abbandonato ed Evans dovette manovrare la nave con il timone di poppa.

Incoraggiati dall'attacco del Johnston, gli altri cacciatorpediniere della Taffy 3 si lanciarono all'assalto. I cacciatorpediniere Hoel ed Heermann attaccarono con determinazione la formazione giapponese, che fu costretta a rompersi per evitare i siluri lanciatile contro; la stessa Yamato evitò di stretta misura due raffiche di siluri lanciati probabilmente dall'Heermann: invece di far virare la nave e di metterla parallela alle tracce dei siluri in modo da cercare di passarci in mezzo, essa fu fatta allontanare dalla battaglia per dieci minuti su ordine impartito da Kurita al suo comandante, contrammiraglio Ugaki.

L'Heermann, nel frattempo, si era talmente avvicinato alle altre corazzate giapponesi che esse non poterono fare fuoco, sia per l'impossibilità di puntare così in basso i loro cannoni, sia per la possibilità di colpire le navi amiche[78].

Frattanto l'Hoel si era diretto verso la più vicina nave da battaglia nemica, la Kongō, e lanciò una raffica di siluri dalla distanza di 8,2 km; la Kongō, come la Yamato, fu costretta ad allontanarsi dal campo di battaglia per parecchi minuti.

L'Hoel fu però presto colpito e messo fuori uso, ma esso riuscì ugualmente a dare battaglia a un gruppo di incrociatori pesanti, lanciando i rimanenti siluri contro l'unità di testa, l'Haguro]: probabilmente uno di questi andò a segno prima che il cacciatorpediniere fosse circondato e sopraffatto dal fuoco della Kongō, di nuovo sopraggiunta, e degli incrociatori pesanti, affondando alle 08:55 con la perdita di 253 uomini.

Alle 07:35 il cacciatorpediniere scorta Samuel B. Roberts virò e fece rotta verso le navi giapponesi: disponeva solo di due cannoni da 127 mm e di tre siluri, al posto dei cinque cannoni e dei dieci siluri dei normali cacciatorpediniere, ma ciononostante attaccò con determinazione l'incrociatore pesante Chōkai.

Protetto dal fumo, il Roberts riuscì ad arrivare a 4 km dall'incrociatore, quindi lanciò i suoi tre siluri di cui uno andò a segno. Allontanatosi dal bersaglio iniziale, combatté con le navi giapponesi per un'ora, sparando 600 proiettili da 127 mm e sventagliando con le proprie batterie antiaeree l'opera morta delle navi nemiche.

Alle 08:51 il Roberts fu colpito due volte e uno dei suoi cannoni fu messo fuori uso, ma con l'altro tuttavia riuscì a colpire il ponte dell'incrociatore Chikuma, che andò in fiamme, prima di essere ulteriormente colpito con tre proiettili da 356 mm del Kongō. Alle 09:35 fu dato l'ordine di abbandonare la nave e il Roberts affondò mezz'ora dopo con la perdita di 89 membri dell'equipaggio.


BATTAGLIA NAVALE DI LEYTE / NAVAL BATTLE OF LEYTE


BATTAGLIA NAVALE DI SAMAR / NAVAL BATTLE OF SAMAR


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