ROUTE INVERNALE SIENA-BOLOGNA



Attualmente i ragazzi e le ragazze della nostra comunità percorrono la loro strada con i rover e le scolte dei gruppi di Pietra Ligure e Loano nel Noviziato "Uragano I° - LOPIERTOS " e nel Clan "Rocca delle Aquile". La Staff è formata da capi della comunità di Loano, Pietra e Tovo San Giacomo.


I ragazzi provenienti dalle unità di Tovo San Giacomo che camminano nel Clan:

  • Ursula Salerno.

  • Gianluca Fedele

  • Manuela Marino.

  • Giada Amormino.

  • Cinzia Marino.

e nel NOVIZIATO :

  • Joulie Ferraro.

  • Sonia Cesio.

  • Federico Manca.

  • Maurizio Sanna.

CLAN 2004/2005

sTAFF: Andrea Cesio (referente di Zona), Micaela Anselmo, Nico DePalo.

Manuel Bernabò(II°), Andrea Cavalleri(II°), Gianluca Fedele(II°), Irene Gandolfo(II°), Ilaria Melogno(II°),

Mirko Rossotti(II°), Agostino Sansone(II°), Martina Fè(III°), Luca Belloni(III°), Enrico Gerboni(III°),

Luca Vignone(II°), Luca Zanardi(II°), Ursula Salerno(III°), Clara Vite(III°), Cinzia Marino(I°),

Luisa Cristina(I°), Serena Rembado(I°), Giulia Romanisio(I°), Eleonora Bertolotto(I°),

Manuela Marino(I°), Giada Amormino(I°).

 NOVIZIATO 2004/2005

STAFF: Elena Accame, Paola Gallo, Giuliano Borrelli.

Sonia Cesio, Maurizio Sanna, Alice Cavalleri, Michela Ivaldo, Julie Ferraro, Maccaroni Alessio,

Marian Richero, Federico Manca.

 

 


Uscita di Clan a Feglino,
7 - 8 Novembre 1998

Guardare lontano

Se dovessi suggerire un motto per aiutare i capi nel nostro lavoro, potrebbe essere: «Guarda lontano, ... e sorridi».
Ci sono due modi per scalare una montagna. C'è chi sale su diritto seguendo il sentiero fatto dagli altri o indicato nella guida; tiene gli occhi fissi su quel sentiero, per non perderlo; la sua idea fissa è di farcela ad arrivare in cima.
C'è invece un altro tipo di alpinista che è ugualmente ansioso di arrivare in cima, ma che guarda più lontano. Guarda avanti a sè ed in alto e vede le varianti che, a causa di frane, si possono fare rispetto al sentiero preesistente, e varia il suo percorso in conseguenza. Di quando in quando si ferma a guardare attorno a sè per rendersi conto della vista spettacolosa che ad ogni passo si apre e si dispiega dinanzi a lui; e così il suo animo si riempe di gioia ed entusiasmo, che rendono leggero il suo compito e gli danno una rinnovata spinta per continuare.
Inoltre, guardando indietro, si rende conto che le colline che ha tanto faticato per superare sono ormai semploici monticelli di tralpe, ed ha la possibilità di far segnali agli altri ancora impegnati nella prima parte della scalata, per dar loro indicazioni e incoraggiamento.
Così il secondo alpinista compie la sua scalata con gioioso entusiasmo, anzichè, come l'altro, con un'ascensione tenace, ma seria e faticosa.
Dunque nel nostro lavoro - come del resto in ogni altra attività - dovremmo guardare avanti, molto avanti, con grande speranza ed obiettivi elevati, e guardare attorno a noi con gioia e buona volontà; guardare indietro con gratitudine per ciò che è stato compiuto, e quindi continuare con rinnovato vigore, con pronto sprito d'iniziativa e con più larga veduta sulla meta ultima che vogliamo raggiungere, aiutando nel contempo gli altri sul cammino.
Ma quando guardate, guardate lontano, e anche quando credete di star guardando lontano, guardate ancor più lontano!

 

 

 


Route estiva a Limone,
26 - 28 Agosto 1999

 

 

 


Route invernale a Pisa,
26 - 30 Dicembre 1999

La “vecchia” Carta di Clan (1998-1999)

Desiderata

Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, e ricorda quanta pace può esserci nel silenzio. Finchè è possibile senza doverti abbassare, sii in buoni rapporti con tutte le persone. Di la verità con calma e chiarezza; e ascolta gli altri, anche i noiosi e gli ignoranti; anche loro hanno una storia da raccontare.
Evita le persone volgari ed aggressive;esse opprimono lo spirito. Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgoglio ed acredine perchè sempre ci saranno persone più in alto o più in basso di te. Gioisci dei tuoi risultati così come dei tuoi progetti.
Conserva l’interesse per il tuo lavoro, per quanto umile è ciò che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo. Sii prudente nei tuoi affari, perchè il mondo è pieno di tranelli. Ma ciò non accechi la tua capacità di distinguere la virtù; molte persone lottano per grandi ideali e dovunque la vita è piena di eroismo.
Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti e neppure sii cinico riguardo l’amore; poichè a dispetto di tutte le aridità e disillusioni esso è perenne come l’erba. Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall’età, lasciando con un sorriso sereno le cose della giovinezza. Coltiva la forza dello spirito per difenderti contro l’improvvisa sfortuna. Ma non tormentarti con l’immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine. Al di là di una disciplina morale, sii tranquillo con te stesso.
Tu sei un figlio dell’universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai diritto ad essere qui. E ti sia chiaro o no, non vi è dubbio che l’universo ti si stia schiudendo come dovrebbe. Perciò sii in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca, e qualunque siano le tue lotte e le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa confusione della vita. Con tutti i tuoi inganni, i lavori ingrati e i soni infranti, è ancora un mondo stupendo. Fai attenzione. Cerca di essere felice.
(
Trovata nell’antica Chiesa di S.Paolo, a Baltimora e datata 1692)

Strada

“Un paio di scarpe robuste e un cuore generoso...” questi, secondo B.P. sono i due ingredienti necessari quando ci si vuole mettere in cammino. Anche noi siamo d’accordo e soprattutto riteniamo la strada un elemento essenziale al nostro essere comunità; zaino in spalle, scarponi ed intorno la bellezza sconcertante della natura: tutto questo, anche se a qualcuno può sembrare strano, ci fa sentire liberi.
Liberi di far cosa? Di pensare, di scoprire nuovi luoghi e persone, di essere in comunione con gli altri e soprattutto con Dio. Così passo dopo passo riflettiamo, esaminiamo tutto ciò che ci si presenta anche da un punto di vista che non è il solito; a volte poi, camminando, ci accorgiamo che chi c’è accanto ha molte cose da raccontarci e nuove qualità ancora da scoprire e non ce n’eravamo accorti!
Certo la strada è anche fatica, ma proprio per questo ci tempra e ci insegna a perseverare nei nostri obbiettivi ... e poi, cosa volete che sia quel dolore alle gambe e alle spalle per via di quello zaino sempre troppo pesante, in confronto alla soddisfazione di essere arrivati in cima ad una montagna? Da lì si può godere uno spettacolo quasi irreale che ci offre la natura e conservare tutte le sensazioni nel nostro cuore per poi ritrovarsi “una volta di nuovo sulla terra, un’altro uomo nel corpo, nella mente e, ciò che più conta, nello spirito”.

Servizio

Per “servizio” noi intendiamo provare a tenere la porta sempre aperta, anche quando ciò ci costa fatica. Per fare servizio e quindi educare al servizio, bisogna essere disponibili verso il prossimo e mettere in pratica questo mediante un’apertura e cooperazione attiva verso gli altri. Questa buona volontà deve esistere verso tutti, chiunque sia il nostro prossimo, sia egli povero o ricco, di altra religione o paese, odore o posizione sociale; egli deve essere considerato solo come un fratello nella grande casa di Dio, contro cui non devono esistere pregiudizi per lasciar spazio all’amicizia.
Quindi si deve fare servizio con gioia sapendo che materialmente non riceveremo nulla, ma che moralmente ci darà tanto. Per fare servizio nel migliore dei modi non dobbiamo farci influenzare dall’ambiente che troveremo anche se non soddisfa le nostre aspettative, ma dobbiamo partire pensando che, grazie al nostro servizio, con l’impegno e spirito con cui lo pratichiamo, potremo cambiare noi stessi, ma soprattutto il prossimo.
Ci impegnamo a fare servizio sia per la comunità che per l’associazione. Noi rover e scolte possiamo dare moltissimo aiuto ai vari livelli secondo le rispettive capacità. Dovremmo costruire la fonte principale del nostro approvogionamento approfondimento dei valori civici ed è il momento finale che fa di noi dei buoni cittadini. La prestazione di ogni tipo di servizio è naturalmente il modo che uno scout ha di esprimere la sua promessa di “compiere il suo dovere verso Dio”.

Comunità

Secondo noi la comunità serve per stare insieme, c’è bisogno di affetto e d’amicizia. E’ un gruppo di persone con idee in comune che insieme cercano di realizzarle. Comunità significa amore verso il prossimo, vuole dire stre insieme, condividere esperienze, è un insieme di persone che si aiutano a crescere, a raggiungere i loro ideali senza lasciare nessuno da parte.
Perchè una comunità esista occorre che ciascuno abbia il coraggio e l’umiltà per ridimensionare se stesso. Occorre che chi è più forte impari ad essere paziente, e chi è più debole si faccia coraggioso; occorre che tutti siano umili e si animino di vera carità. Occorre inoltre, per realizzare una comunità che sia tale, che ciascuno tenga il suo posto con senso di responsabilità, e che ciascuno si senta responsabile del tutto.
Staremo attenti a che la comunità non diventi un circolo chiuso, tondo, completo e perfetto; dobbiamo avere poato per tutti, per chiunque vogli entrarvi, purchè sia leale ed animato da buona volontà. E questo non basta. La nostra comunità deve tendere agli altri, a tutti. Vogliamo impegnarci per far crescere la nostra comunità, cercando per quanto possibile di essere più partecipi alle varie attività ed anche proponitori. Una cosa che non deve mancare alla nostra comunità.

Fede

Aderendo all’Agesci abbiamo anche fatto una scelta di fede cattolica. Per noi la religione non è solo un insieme di cerimonie, ma è un tendere la mano verso gli altri e aiutare ad ascoltare il nostro prossimo come Dio fa con noi.
Come “scouts” abbiamo il dovere di portare agli altri la nostra testimonianza di Fede: questo però non è un compito semplice per noi che siamo giovani all’inizio (o quasi) di un cammino. Proprio per questo ci impegnamo a progredire in questa strada, ognuno col suo passo e con le sue incertezze ma con la consapevolezza di avere tutti lo steso obbiettivo.
Certo, sappiamo che la strada è lunga ma anche se ci sorprende un temporale o siamo in difficoltà non ci abbattiamo perchè la mano del signore spazzerà via la tristezza e farà risplendere il sole.

 

 

Partenza, scelta di vita


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