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[Colosso di Rodi] [Faro di Alessandria] [Statua di Zeus] [Tempio di Artemide]
 

    Il Tempio di Artemide

    La costruzione del tempio iniziò nel VI secolo a.C., nel periodo in cui le città greche dell’Asia Minore erano cadute sotto il dominio di Creso, re della Lidia. Per completare l’opera di costruzione ci vollero più di 100 anni, richiedendo l’intervento di più generazioni e continuando, anche dopo che la Lidia fu annessa da Ciro all’impero Persiano. Il tempio era bellissimo, enorme,  maestoso e talmente alto che fu detto “alto come le nuvole”, le colonne come quasi tutto il Tempio erano di marmo bianco con rifiniture d’oro, bellissimi erano gli ornamenti e le statue opera dei più grandi artisti dell’epoca. Nel centro del tempio si poteva ammirare la statua di Artemide la dea della caccia (Diana per i romani) raffigurata come una donna dalle molte mammelle. Talmente era bello che non solo artisti ma anche gente comune faceva lunghissimi viaggi per vederlo così che fu catalogato una delle sette meraviglie del mondo.

    Il tempio fu distrutto da un incendio nel 356 a.C. durante una guerra, venne ricostruito ad opera di Alessandro Magno con l’aggiunta di una scalinata intorno al basamento e con l’abbellimento, secondo il gusto orientale, di statue alle basi delle colonne; il tempio non ritornò alla sua bellezza iniziale ma comunque restò per secoli uno dei santuari più famosi finché non venne gravemente danneggiato dai Goti nel III secolo d.C. e definitivamente distrutto dai cristiani nel IV secolo.

    Oggi si possono ammirare le sue rovine ad Efeso in Turchia o leggere di esso sui libri e perfino nella Bibbia.

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