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[Colosso di Rodi] [Faro di Alessandria] [Statua di Zeus] [Tempio di Artemide]
 

    Il Faro di Alessandria

    Una diga in mattoni, lunga oltre un chilometro, univa l'isola di Faro ad Alessandria, formando due golfi, in cui avevano sede due porti, uno militare e uno mercantile (di Eunosto). Fra i porti, sull’isola, si elevava maestosa una torre di marmo. Sulla cima della torre durante di notte veniva acceso un falò luminoso alimentato con legna e petrolio e potenziato da grandi specchi per fare da rotta per le navi, mentre di giorno era usata come torre di avvistamento.

    La torre era strutturata su tre piani per un altezza totale di 120-130 metri, così che la sua luce era visibile ad oltre 60 chilometri di distanza, alla base vi era un enorme fortezza di oltre trecento stanze da cui i soldati si difendevano dalle navi nemiche. Era ornata con statue di mostri marini e divinità del mare e un’altra grande statua sulla cima. Il nome di "faro", dall'isola che la ospitava, verrà poi ereditato da tutte le successive torri luminose all'ingresso dei porti, fino ai giorni nostri.

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