Sara Barbieri e Ilaria Silvestri
Giocatrici Prima divisione

Intervista doppia con protagoniste due ragazze della nostra 1°Div/U 19: Sara e Ilaria, sicuramente il loro impegno è sempre al 100% e noi siamo contenti di averle nella nostra squadra convinti che potranno darci sicuramente una grossa mano in questa lunga e difficile stagione. Provengono ambedue dall’Anderlini, si sono inserite subito bene con il resto del gruppo e lavorano con costanza e passione…gli unici appunti che possiamo fargli sono: SARA per tirarti fuori una parola bisogna fare richiesta scritta in duplice copia…meno timidezza e fuori la grinta (che c’è); ILA un po’ più di autostima come giocatrice, con il lavoro e la costanza si può migliorare, l’importante è non abbattersi alla prima difficoltà…rilassati, pensa a qualcosa di divertente, concentrati e cerca di essere determinata in quello che fai…comunque non preoccuparti ho iniziato un corso di psicologia applicata allo sport e tu sarai la mia “cavia”…
Presentazione: età, ruolo, scuola frequentata. ILA: 17 anni compiuti il 7 Settembre, schiacciatrice e frequento il Liceo Scientifico Tassoni. (n.d.r.2: grande!) SARA: 17 anni, palleggiatrice, Wiligelmo. Carriera pallavolistica. ILA: ho iniziato a giocare 6 anni fa in U13 all’Anderlini, dopo un anno di minivolley con l’allora Anthesis, ho giocato sempre con Sara, ma in U13 lei era schiacciatrice e io palleggiatrice. SARA: ho iniziato quando ero in 2° elementare e ho sempre giocato all’Anderlini. Cibo preferito. ILA: il gelato. SARA: gelato e pizza Musica, cantante/gruppo preferito. ILA: mi piacciono generi e gruppi vari e differenti tra loro; per esempio i Coldplay, i Kosheen, gli Enbrace e tanti altri (insomma musica allegra…). SARA: ascolto tutta la musica anche se in genere preferisco la commerciale. (n.d.r.: ecco che saltan fuori le prime differenze!) Attore/attrice preferiti. ILA:Tom Hanks e Junette Binoone. SARA: Brad Pitt, non solo per come recita!!! Perché hai iniziato a giocare a pallavolo e cosa ti piace di questo sport. ILA: ho iniziato a giocare perché ero attratta da tutti gli sport di squadra e siccome in famiglia la pallavolo andava per la maggiore. La cosa che mi piace di più di questo sport è il fatto di giocare con un gruppo di persone che aiutano e devono essere aiutate. Persone che ti sostengono e ti sollevano il morale. SARA: ho iniziato perché giocava a pallavolo mia sorella, andavo sempre a vedere le sue partite e mi è piaciuto l’idea di fare un gioco di squadra (anche se a dire la verità il vero motivo è che essendo piccola volevo fare tutto quello che faceva lei). Dopo tanti anni di Anderlini avete cambiato squadra, vi è dispiaciuto…cosa ricordate di questo periodo. ILA: i miei ricordi sono tanti e positivi, mi mancano soprattutto quelle ragazze con cui ho giocato per 5 anni, i miei allenatori e soprattutto ho un ricordo positivo dei Tornei all’estero (…noi faremo un tour Natalizio tra Vaciglio-Portile-Solignano…spero sia la stessa cosa…). SARA: mi è dispiaciuto molto cambiare squadra perché mi trovavo bene con le mie compagne, ma anche con gli allenatori. Abbiamo fatto tanti Tornei in Italia, ma quelli che sicuramente non scorderò mai sono quelli che abbiamo fatto in Germania e in Austria. Ma non dimenticherò neanche tutte le finali provinciali da eterne seconde e tanto meno l’ultima che abbiamo vinto. Cosa vi ha convinto a venire a giocare da noi. ILA: ce l’ ha consigliato il nostro allenatore dello scorso anno Paolo (grazie Paolo !!) di venire da voi. SARA: mi è sembrata una buona squadra, poi mia sorella ha giocato a San Damaso e mi ha sempre detto di essersi trovata molto bene anche con tutta la Società, e visto che serviva una buona palleggiatrice ho deciso di venire a giocare qui. Come vi trovate con le nuove compagne. ILA: benissimo…Sono stata accolta davvero bene, almeno questa è l’impressione. Alcune ragazze già le conoscevo, e inoltre ho avuto il piacere di scoprire che nessuna è come io temevo che fosse (?)…Alcune sono davvero strane (…in realtà una creatura aliena si nasconde tra noi…ci sono alcuni sospetti…speriamo di non essere scoperti dalla FIPAV, provenendo da una “federazione straniera” non potrebbe essere tesserata…comunque è stato aperto un X-Files…), ma molto carine. SARA: con le nuove compagne mi trovo molto bene, sono state davvero carine perché anche se sembrano un gruppo molto unito non ci hanno mai lasciato in disparte e ci siamo inserite benissimo (n.d.r.:…forse questa è una delle loro qualità migliori…). Sono simpaticissime (n.d.r.:…noi ci facciamo sempre delle gran risate in panchina….%&@*§-..) e a volte anche un po’ “matte” (n.d.r.:…alla Stefy T difatti slacciano la camicia di forza prima di entrare in palestra…la nostra società fa anche un servizio sociale…) e sono veramente contenta. Quali sono i vostri obiettivi per quest’anno. ILA: divertirmi e continuare a migliorare. SARA: migliorare sempre di più e raggiungere un buon risultato in Campionato.(n.d.r.:…così si parla!) Quali pensate che siano i vostri difetti come giocatrici e su cosa dovreste lavorare di più. ILA: per quanto riguarda i fondamentali, sicuramente la ricezione e poi credo di dover lavorare sulla mia mentalità. SARA: difetti ce ne sono tanti, a parte l’altezza ( e per quello non si può far niente) credo di dover diventare più precisa nel palleggio e in partita cercare di avere sempre la mente lucida per fare le scelte di gioco più giuste, ma penso di dover lavorare molto per questo. Cosa fate nel vostro tempo libero. ILA: tante cose…Esco con i miei amici, faccio atletica con la scuola, ascolto musica, ballo…insomma tutto tranne guardare la TV (brava!!!). SARA: nel tempo libero esco con gli amici, al Sabato sera spesso vado a ballare o nei pub. Siete molto amiche…provate a descrivere l’altra. ILA: Sara è molto dolce, sempre disponibile. Le voglio molto bene perché mi ascolta sempre e riesce a dare consigli utili (…una seconda mamma…). Ha la capacità di sollevarmi il morale e di farmi ridere. SARA: l’ Illy è una persona molto semplice che cerca sempre di aiutare le persone, e soprattutto per quelle a cui vuole bene si fa in quattro pur di accontentarle. E’ molto socievole e anche se è banale dirlo è tanto simpatica. Quale è la cosa che vi fa più arrabbiare dell’altra. ILA: la cosa più insopportabile di lei è che non arriva mai puntuale e ogni volta scarica la colpa su suo padre; scherzi a parte mi fa un po’ arrabbiare quando si rassegna. SARA: forse è un po’ permalosa, ma soprattutto è sempre in anticipo (qualcuno ha letto le risposte dell’altra…). Da grandi cosa farete. ILA: ancora non ne sono sicura, ma mi piacerebbe studiare lingue e culture europee a Bologna. Nel futuro mi piacerebbe lavorare a contatto con persone di altre nazionalità; non mi dispiacerebbe nemmeno fare il medico…diciamo che ho le idee un po’ confuse ancora! SARA: non so cosa farò da grande per adesso penso a finire la scuola e poi ci penserò… Vi piacerebbe allenare? ILA: mi piacerebbe, ma credo che non sarei capace di trovare il giusto equilibrio tra cattiveria, entusiasmo e simpatia (…non è facile…); credo che non sarei in grado di gestire 12 persone con diverse personalità, doti e obiettivi. Per il momento mi accontento di allenare il minivolley, e mi piace molto (n.d.r.:…per il movimento del braccio però vediamo di trovare un altro esempio per quei poveri bimbi…scherzo!!!). SARA: no preferisco giocare. Un giorno ti svegli…e ti ritrovi in un'altra epoca, in quale ti piacerebbe ritrovarti. ILA: mi piacerebbe svegliarmi durante l’Illuminismo oppure durante una delle numerose rivoluzioni del passato (n.d.r.: tra il CHE e l’ILA non c’è differenza!…). SARA: mi piacerebbe trovarmi nelle corti dove si facevano le feste e le donne portavano quei bei vestiti lunghi, da principessa (n.d.r.:…dopo l’Ila ti tagliava la testa sulla ghigliottina!!!!). Come pensate debba essere un allenatore. ILA: EQUILIBRATO, severo, ma comprensivo. Pronto sia a sgridare che ad aiutare. SARA: un allenatore deve allenare la squadra in tutti i fondamentali, trattare tutte allo stesso modo senza avere preferenze (n.d.r.:…anche noi siamo umani…anche se a volte non sembra!…) essere serio (n.d.r.:…allora Marco è fuori…specialmente adesso!)(n.d.r.2:…semplice infamia!Mi dicono tutti che faccio fin troppo il bravo!…soprattutto adesso!), ma allo stesso tempo nei momenti giusti scherzare. Quale è il ricordo più bello e quello più brutto legato alla pallavolo. ILA: il ricordo più bello è sicuramente il 2° Torneo in Germania, nel quale abbiamo vinto in finale contro le campionesse austriache e abbiamo cominciato a saltare e a cantare l’inno di Mameli insieme ad un pizzaiolo tedesco emigrato dall’Italia che esaltatissimo sventolava il tricolore (n.d.r.: questo avvenimento mi era già stato raccontato da Christian!!!). Il momento più brutto, quando ho ricominciato a giocare dopo tre mesi di stop per la caviglia; ero terrorizzata e anche piuttosto delusa per i risultati. SARA: il ricordo più bello è quando abbiamo vinto il Campionato Provinciale, di brutti ricordi non è ho. Un saluto ai nostri tifosi ed un invito a venire a vedervi. ILA: un bacio a tutti e mi raccomando venite a vederci, perché siamo fortissime e bellissime (…grazie alla forma dei pantaloncini della divisa…) (n.d.r.:…bisogna pur invogliare la gente a venire in palestra…è una semplice operazione di marketing!!!). SARA: ciao a tutti, grazie per aver letto questa intervista e mi raccomando venite a vederci e a fare tanto tifo!!!!

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