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AUTRICE: Monia Di Biagio EDITORE: Prospettiva Editrice CODICE ISBN: 88-7418-115-9

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Dedica dell’Autrice

Le prime parole di questo libro “Sogno o son desto” e le ultime due “Buona notte”, sono dedicate ad uno zio “speciale”, il quale negli ultimi giorni della Sua Vita terrena, straziato dalla malattia e con un sottile filo di voce, mi fece proprio questa particolare richiesta, senza aver mai letto il libro. Questo libro è di tutti, ma queste quattro parole vi pregherei di considerarle solo sue! Il patto è mantenuto!

Buon Viaggio a Te, caro Zio Luigi!

Monia.

Prefazione di Simonetta Tonarelli

Capelli biondi, lunghi, sciolti sulle spalle e un lungo abito sempre rigorosamente bianco. E’ il ritratto di una giovane donna: una figura leggiadra, ma al tempo stesso inquietante, che ha animato le notti di una calda estate massese di due anni fa. Una figura d’altri tempi, senza nome che ben presto, e non a caso, è stata battezzata <<Dama Bianca>>. Una figura che ha incuriosito, e forse anche un po’ spaventato, quanti hanno avuto il <<piacere>> di riuscire a vederla mentre si aggirava per le strade di Marina di Massa. La strana ragazza dai lunghi capelli biondi e dagli occhi di ghiaccio, che appariva per scomparire subito dopo, è stata oggetto di numerose segnalazioni da parte di cittadini e turisti alle redazioni dei quotidiani e delle emittenti televisive locali che, così, hanno iniziato ad occuparsi di questi strani avvistamenti che avvenivano durante le prime ore del mattino e quasi a scadenze fisse, ovvero durante i fine settimana dei mesi di luglio e agosto dell’estate 2000. E’ cominciata così una vera e propria “caccia al fantasma”: caccia che subito ha mobilitato esperti di parapsicologia e che, indubbiamente, ha suscitato la curiosità della gente e…anche la mia.

Costantemente, collaborando con la cronaca locale del quotidiano <<La Nazione>>, mi sono occupata di questo caso registrando segnalazioni e verificandone, per quanto possibile, l’attendibilità. Un caso che giorno dopo giorno si tingeva sempre più di giallo e che, non lo nego, allo stesso tempo mi ha inquietato e incuriosito non poco. La stessa inquietudine e curiosità che ha avuto l’autrice del libro che, dopo essersi trasferita nella nostra in città, è venuta a conoscenza di questa storia. Da qui la decisione di raccogliere materiale, non che testimonianze dirette e indirette, e di farne una interessante pubblicazione. E come ogni pubblicazione che si rispetti continuerà a dividere l’opinione pubblica: coloro che credono ai fantasmi continueranno a farlo e gli scettici, probabilmente, rimarranno tali. Ma lo scopo del libro non è quello di rafforzare o far cambiare opinione ad alcuno: semplicemente raccontare una storia che molto ha fatto discutere fino a diventare un vero e proprio tormentone. Così come è apparsa, la <<Dama Bianca>> è poi scomparsa e di lei non si è saputo più nulla. Chi era? Perché ha scelto proprio la nostra città per girovagare in quelle caldi notti d’estate? E perché poi si è volatilizzata all’improvviso? Domande alle quali l’autrice ha tentato di dare una risposta partendo dalla cronaca e tuffandosi nei meandri della storia e della scienza. Per saperne di più, dunque, non resta che leggere le pagine di questo intrigante libro.

Simonetta Tonarelli.

Premessa dell’Autrice

“Sogno o son desto?”
Realtà o irrealtà? Verità o finzione? Storia o leggenda? Concretezza dei fatti “realmente” accaduti o pura e semplice fantasia? Questi gli opposti onnipresenti, le due antagoniste dimensioni che sempre, sin dalla notte dei tempi, caratterizzano lo spirito umano, quand’esso si interroga e prova a darsi una risposta logica a proposito di fatti misteriosi, imprescindibili da una dimensione del fantastico, dell’irreale, in quanto fuori dalla portata della razionale mente e perché il loro controllo sfugge alla concretezza, al toccabile con mano, alla certezza che possano essere reali. In questo momento sto cercando di immaginare….eccola….ed ecco che involontariamente ho già utilizzato la parola chiave del tutto, quella parola che profondamente è radicata in noi come esseri umani, che ci contraddistingue dalle altre creature viventi….In una sola parola “immaginazione”, è racchiuso il prezioso dono, la straordinaria capacità che è stata data alla nostra “razionale mente” di isolarsi dalla realtà effettiva delle cose, ed iniziare a viaggiare nell’inconcreto, nella dimensione fittizia ed intoccabile del solo pensiero, in quel mondo parallelo a quello dove fisicamente resta il nostro corpo, mentre la mente vaga in una nuova, più strabiliante realtà. Immaginare, sognare, pensare tutte parole che descrivono lo stesso stato di onirico, di pensato, di immaginato dove la nostra mente va a rifugiarsi quando siamo stanchi di troppa, dura realtà sulla nostra pelle; o per dirla in termini moderni: “make a trip” ! Anche se a volte a questo inglesismo (a mio avviso estremamente negativo!) corrisponde un viaggiare del pensiero forzato, perché scaturito dall’uso di sostanze stupefacenti, di cui certamente il nostro cervello non ha bisogno! Se volete “viaggiare” rilassatevi su un divano, dove molto probabilmente, stanchi e stressati dal tram-tram quotidiano, vi addormenterete, e solo allora capirete che la nostra mente può farcela benissimo da sola, senza l’aiuto di additivi chimici, perché la chimica del nostro cervello è la cosa più irreale, fantasiosa, incredibile che possa esistere, ed i posti dove involontariamente ti conduce sono altrettanto “stupefacenti”! Ho iniziato questo sproloquio dicendo, che in questo preciso momento, stavo provando ad immaginare come sarebbe la vita dell’uomo, senza fantasia? E non mi riferisco solo all’uomo moderno, ma anche all’uomo del passato. Ad esempio come avrebbero trascorso i nostri antenati, quei pochi istanti prima di coricarsi su pagliericci, come scomodi giacigli? Forse si sarebbero, comunque, raccolti attorno ad un caminetto, leggendario angolo della casa e della nostra coscienza, per raccontarsi incredibili storie, dentro il quale però non sfavillava nessuna magica fiamma, perché l’uomo non ha trovato il fuoco, ma lo ha inventato! Ed accanto al caminetto? Forse infreddoliti ci sarebbero, comunque, stati una vecchia nonna, dei sbadiglianti bambini, una mamma, finalmente seduta lì dopo un’intera giornata passata a sfaccendare duramente e un babbo che mezzo addormentato si fa l’ultimo goccetto di acquavite!  Ma cosa si sarebbero detti? Che cosa avrebbe raccontato la nonna ai nipotini? Forse cronologicamente e razionalmente, avrebbe iniziato a parlare, ricordando, ogni istante della sua vita fino ad esaurirli tutti! Poi avrebbe iniziato a fare un resoconto dettagliato e freddo la mamma di tutte le faccende della sua vita….e poi il papà dei suoi giorni sempre uguali, finché anche loro avrebbero esaurito tutto il repertorio, mandando a letto terribilmente annoiati i bambini, che crescendo con la mortale noia nel cuore avrebbero vissuto ogni giorno a venire della loro vita terribilmente annoiati! Invece no, fortunatamente no…non è andata così, perché noi, tutti noi siamo possessori di una, sensazionale magia: la nostra fantasia! E fu così che intorno a quel caminetto, intorno ad ogni “caminetto” di ogni epoca fino ai nostri giorni, si sono raccontate storie emozionanti, da brivido, irreali, incredibili, condite di tanta fantasia che anche se sempre uguali, risultavano sempre così diverse, ed ancora una volta e per una volta ancora entusiasmanti ed ammalianti! Ed anche oggi che la televisione, i giornali, la radio, i mass-media tutti, sono divenuti i nostri “cantastorie”, la nostra sete di immaginario è sedata e tranquilli e beati, dopo una fiction, dopo una telenovela, dopo le “pazze” storie degli ospiti in un Talk show, dopo aver letto la cronaca di un misterioso accaduto nella nostra città, soddisfatti, spaventati, con i brividi o con le lacrime agli occhi, ce ne andiamo a dormire ! E nessun bambino finora è irrimediabilmente cresciuto con la noia nel cuore, forse annoiati lo siamo diventati dopo da grandi! Con questo mio nuovo libro io vorrei essere per voi, il vostro “cantastorie” di turno ! Che la fantasia sia sempre con voi e con voi rimanga sempre!

Monia Di Biagio.

Invito alla lettura dell’autrice

Carissimi,
tra le mani al momento ho solo una strana apparizione: il fantasma della “Dama Bianca”. Non so dirvi dove tale misterioso accadimento, ci condurrà, forse nel nulla più completo, ed io non avrò abbastanza materiale per proseguire oltre queste poche righe, o forse ci guiderà attraverso percorsi minati di altrettante straordinarie ed inverosimili situazioni, con straordinari ed inaspettati collegamenti, reali e virtuali, a tante altre autentiche e misteriose storie! Chissà? Io lo spero! Ad ogni modo, nostro ruolo è semplicemente farci trasportare dall’onda anomala, che si è abbattuta sulle coste del mio e del vostro comune sentire, fino a giungere là, dove la Dama Bianca vorrà condurci!
Allora, siete pronti a varcare la soglia del mistero con me?
Opsss…siamo già entrati!

M.D.B.

Capitolo I
Come ho incontrato la Dama Bianca

Ho 27 anni e sono una giovane “moderna”, mi definisco così in quanto a casa e nella vita dispongo di tutti gli strumenti tecnologici, più o meno “necessari”, che mi fanno vivere, a pari passo con “parte” del resto del mondo, la modernità. Proprio per questo, io, la Dama Bianca, per la prima volta, l’ho incontrata su Internet! Ma come i fantasmi ora vagano anche in rete, vi chiederete Voi? Ebbene sì, la Dama Bianca erano ormai ben 2 anni, che mi aspettava su quel tale sito, per incontrarmi e farsi riconoscere da me! Ma bando alle ciance vi racconterò per filo e per segno come è andata. Ero giunta alla fine di una intensissima giornata di lavoro, perché scrivere per me è la cosa più bella che esista, è il sogno di un’intera vita, ma è anche stancante perché mentre lo fai metti in gioco ogni parte del tuo essere: cuore, pensieri, parole, anima, nonché un fastidiosissimo crampo alle dita con il quale io e la mia tastiera, che a volte sembra dislessica, abbiamo ormai imparato a convivere da tempo! Avevo, comunque, messo l’ultimissimo punto sulla mia nuova Silloge di Poesie, che il giorno dopo avrei dovuto inviare per iscrivermi ad un Concorso Letterario Nazionale, quando non sapendo neppure che ora avessi fatto, forse dal rimbombante brontolio dello stomaco, l’ora di cena, decisi di trattenermi e girovagare ancora un po’ su internet prima di spegnere tutto. Fu così, che ancora immersa mentalmente nei versi lirici appena composti, e cliccando qua e là un po’ a casaccio, non so come mi sono ritrovata su uno strano quanto mai ambiguo sito, che visualizzava una cartina geografica della nostra amata Penisola. Fin qui tutto normale, non fosse perché su diversi punti di ogni regione italiana, al posto delle classiche bandierine, c’erano dei fantasmi! Tornai subitamente alla realtà e lessi il benvenuto al sito per vedere dove fossi capitata. Si trattava dell’archivio di tutte le apparizioni più note di fantasmi, e la cartina dell’Italia rappresentava, la mappa di tutti i punti nazionali dove tali avvistamenti erano avvenuti. Sembrava un sito proprio interessante, quantomeno molto divertente, ma ormai non avevo più la concentrazione giusta per un’attenta lettura, così salvai il nome del sito su “preferiti” e mi ripromisi di tornarci il giorno dopo con più calma. Mentre stavo per scollegarmi dalla rete, però, la mia curiosità fu nuovamente attirata dalla “bandierina-fantasma” sulla città di Massa, dove io e mio marito attualmente abitiamo da 2 anni. Così mi dissi, <<Su, solo un altro piccolo sforzo poi si và a mangiare…!>> e cliccai veloce su quel link. Si aprì una pagina con un articolo giornalistico, forse una e-mail di qualche Massese, risalente all’estate del 2000, che citava press’a poco così:

La Dama Bianca colpisce ancora!

<<Volevo sottoporre alla vostra attenzione un episodio che sta ormai diventando un caso giornalistico vero e proprio, ed ha tutte le caratteristiche della leggenda metropolitana. Siamo a Massa (MS), e da alcune settimane a questa parte non si parla d'altro. Ecco un articolo tratto da “Il Tirreno” di giovedì 3 agosto 

http://www.iltirreno.kataweb.it/iltirreno/arch_03/massa/cronaca/lm103.htm Esistono delle analogie con altre leggende metropolitane? O siamo di fronte ad una novità?>>
 
L’articolo del quotidiano suddetto era questo: "Il Tirreno" di giovedì 3 agosto 2000: <<Uno spirito vaga nella notte! Segnalate altre due apparizioni della Dama Bianca. A distanza di poche ore è stata vista in Viale Roma e Via Pandolfino a MASSA. Gli avvistamenti della misteriosa Dama Bianca nei pressi del Viale Roma cominciano a farsi sempre più frequenti e anche nei più scettici inizia a vacillare la certezza che si tratti di una boutade estiva. La cronaca è costretta a tornare su questo tormentone estivo che sa di soprannaturale (invenzione o realtà che sia). Ma le ultime due segnalazioni che risalgono alla notte tra venerdì e sabato scorsi, provengono da persone che non sembrano certo in vena di scherzi. In entrambi i casi La Dama Bianca è stata infatti «avvistata» da due signore che rientravano o si recavano al lavoro. La zona è sempre la stessa, compresa tra Via Fonda, Via Pandolfino e Viale Roma. La prima signora, moglie di un dipendente comunale, ha «incontrato» la misteriosa Dama Bianca verso le 4.30 del mattino, quando stava andando al lavoro. Una forte luminosità, proveniente dal tronco di un albero nei pressi di Via Pandolfino, ha attirato l'attenzione della donna, che dapprima ha pensato di essere vittima di un abbaglio, arrivando perfino a stropicciarsi gli occhi. Ma poi la Dama Bianca figura femminile si è stagliata con nettezza nel buio attenuato del primo mattino. La stupita donna si è avvicinata per vedere meglio, ma la Dama Bianca, secondo il racconto fatto dal marito della donna protagonista del fatto, si è come nascosta dietro il tronco dell'albero. La visione ha spaventato talmente la signora che da quel giorno ha paura a recarsi al lavoro se non è accompagnata. E, per scrupolo, lei stessa ha detto che si sarebbe recata dal suo parroco chiedendogli di dire una Messa per la Dama Bianca, nel caso si trattasse di un'anima in pena. Sempre quella stessa notte, però con qualche ora di anticipo, cioè verso le 23,30, un'altra signora massese avrebbe visto la Dama Bianca. Questa volta il misterioso personaggio si trovava nei pressi di uno dei distributori di Viale Roma. Anche in questo caso la prima impressione è stata quella di essere rimasta abbagliata da una forte luce, che poi si è rivelata provenire dalla eterea Dama Bianca, una figura senza pace che sembra vagare alla ricerca di chissà cosa e che scompare poi con la stessa rapidità con cui si fa notare. Intanto il disagio cresce tra gli abitanti della zona frequentata dalla Dama Bianca.>> Bèh, forse per qualsiasi altra persona, questo articolo avrebbe potuto dire tutto e niente, ma secondo voi perché ho sottolineato tutti ed esclusivamente i nomi delle vie? Perché proprio lì abitiamo noi, io e mio marito! Ma non potevamo sapere niente di tale strano ed al quanto pare eclatante accadimento, perché nell’estate del 2000 ancora non eravamo sposati ed ancora non ci eravamo trasferiti qui! Scoppiai a ridere tra il divertito e l’impaurito, perché io sono un coniglio per natura, e subito chiamai mio marito, molto meno leone di me! Dopo aver letto l’articolo, anche lui, con un broncio che lasciava intendere tutto, seppe solo replicare :
<<Di tutti i posti proprio qui!>> Ma fu esattamente quel suo repentino <<Proprio qui!>>, che come si sol dire mi accese la lampadina delle idee e durante buona parte della notte, visto che come si sa proprio la notte “porta sempre buoni consigli”, rimasi sveglia tra l’impaurito e l’eccitato a fare due calcoli: <<Proprio qui?….proprio….qui….allora vediamo…lei è un Fantasma…io una Scrittrice (paurosa)……Lei è un fantasma di cui a quanto sembra ancora molti si chiedono attoniti quale sia la sua identità…..io vado pazza per le indagini storiche, a volte assurde……allora vediamo se 2+2 è vero che fa 4, allora un fantasma in cerca di identità e una scrittrice potrebbero fare un romanzo…forse un Best Seller>>. Eccitata ed entusiasmata dall’idea del best seller: dalle immagini della conferenza stampa……e degli scatti dei fotografi……e delle interviste giornalistiche….fatte a me….proprio a me…. all’uscita del mio nuovo romanzo……lentamente e gioiosamente mi addormentai ! Quella notte, avevo solo dimenticato o evitato di ragionare, sul “dove”, questo bizzarro progetto mi avrebbe condotto, ma il giorno dopo quel percorso di indagini che voleva assolutamente unire storia e leggenda sarebbe già stato chiaro e lampante, e se il buon giorno si vede dal mattino, potevo solo aspettarmi quello che poi è stato nella stesura di questo libro: una serie di incontri surreali, di cose viste e sentite, che ancora una volta avrebbero fatto si che la mia mente (aperta a tutto, questo ci tengo a sottolinearlo!) avrebbe varcato la soglia, che qualcuno di noi in remotissimi tempi ha voluto porre tra Realtà e Fantasia !

Monia Di Biagio.

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