L'insieme delle condizioni ambientali alle quali siamo soggetti e il modo di vita che, per una somma di circostanze, dobbiamo seguire, non sono sempre tali da facilitare le complicate, molteplici funzioni del nostro organismo, per giunta insidiato da una quantità di esseri del mondo vegetale e del mondo animale, alcuni dei quali abbiamo già imparato a conoscere.
Contro gli effetti delle condizioni avverse o contro l'aggressione dei microscopici nemici, in altre parole, contro le malattie, si può lottare con esito spesso favorevole, ma è assai più vantaggioso impedire che l'organismo sia esposto a pericoli o almeno che i pericoli siano ridotti come numero e come entità. E ciò si ottiene seguendo i dettami di quella scienza denominata Igiene la quale appunto ha come fine la scelta dei mezzi atti a mantenere l'organismo in condizioni normali.

IGIENE DELL'ORGANISMO

IGIENE DELLA RESPIRAZIONE.
L'aria nella quale siamo immersi è un miscuglio di gas tra cui principalmente: l'ossigeno, contenuto in ragione del 20%, e l'azoto in ragione el 78%; ad essi si aggiungono altri gas, detti rari perchè in quantità piccolissima (argo, neo, elio, cripto, xeno) poi vapor d'acqua e anidride carbonica. Sospesi nell'aria in quantità estremamente varia, esistono poi minuscoli corpi solidi costituenti il così detto pulviscolo atmosferico, e microrganismi di numero variabilissimo e delle più differenti specie.
E' di grandissima, anzi capitale, importanza, che l' aria utilizzata per la respirazione sia pura, ovverosia contenga normale percentuale di ossigeno, il gas prezioso senza il quale la vita sarebbe impossibile, e poverissima di anidride carbonica, e specialmente di pulviscolo atmosferico e microrganismi.
Se l'anidride carbonica fosse contenuta in quantità eguale o di poco superiore all'uno per cento, la respirazione diverrebbe difficile e tutte le funzioni dell'organismo ne risentirebbero. Ci accorgeremmo di ciò per un dolore di testa sempre più forte, un senso di stordimento e di vertigine.
Se poi l'anidride carbonica raggiungesse una percentuale maggiore e addirittura toccasse l'otto o il dieci per cento, ne conseguirebbe prima uno svenimento poi la morte entro un periodo più o meno breve.

Per non correre il pericolo di respirare aria viziata, bisogna evitare di trattenersi in ambienti chiusi e male aereati dove c'è molta gente, come i cinematografi affollati ecc. Là infatti. poichè le tante persone mentre respirano prendono ossigeno ed emettono anidride carbonica, si arriva ad un momento nel quale il gas prezioso si fa raro e troppo abbondante invece quello dannoso. Senza contare poi che in tali ambienti il pulviscolo atmosferico è densissimo e molto numerosi i microrganismi, alcuni dei quali pericolosi.
Bisogna evitare anche di rimanere troppo a lungo in stanze piccole e con la finestra chiusa, per evitare che l'anidride carbonica accumulandosi lentamente finisca col diventare tanta da recare disturbo.
Ottima norma è quella di mantenere la finestra aperta (salvo il caso in cui il freddo fosse eccessivo) nelle stanze di soggiorno, nelle camere da letto, anche nelle ore in cui si riposa.
Poiché le piante durante il giorno assorbono quantità notevoli di anidride carbonica, la respirazione si compie meglio là dove si trovano alberi: nei giardini, nei parchi, nei viali che possono dirsi a ragione i purificatori delle città.
Ciò peraltro non deve far pensare che il tenere piante nell'interno delle abitazioni sia sempre opportuno. Col cessare della luce solare, la piante non assorbono più anidride carbonica, ma continuano invece a carpire ossigeno impoverendo notevolmente l'aria. Ottima norma, quindi, è tenere le piante nelle stanze durante il giorno e porle all'aperto con la venuta del buio. Da evitarsi sono i dintorni delle fabbriche di qualsiasi tipo, poiché là non solo c'è di solito accumulo di gas nocivi, ma anche forte quantità di pulviscolo atmosferico il quale esercita una funzione irritante, spesso assai pericolosa.
Al pulviscolo atmosferico e ai gas nocivi, si aggiungono poi quantità più o meno grandi di batteri di molte sorta nelle strade polverose fortemente battute da pedoni e veicoli, strade di conseguenza che dovrebbero essere evitate non meno delle sale di ritrovo pubblico in non perfette condizioni igieniche.
Notevole importanza per la respirazione ha anche la temperatura dell'aria e il suo grado di umidità. L'aria troppo calda o troppo fredda, troppo umida o troppo secca è più o meno nociva. In primo luogo bisogna sempre ricordare che la via naturale dell'aria durante la respirazione è quella del naso. L'aria, passando attraverso le narici e le coane, ha tempo di riscaldarsi, di depositare parte delle impurità, e giungere quindi ai polmoni nelle migliori condizioni possibili. Quando le stanze sono riscaldate mediante il termosifone o a pannelli radianti, l'aria dissecca fortemente e la respirazione diviene penosa. Ad evitare ciò, si deve provvedere a reintegrare l'umidità con bacinelle di acqua e in altro modo.

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