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PON - Piano dell'Offerta  Formativa

Premessa

P1. Significato Del Documento

 

Questa istituzione scolastica ha predisposto, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il presente Piano dell'Offerta Formativa, ai sensi dell’art. 3 del DPR n°275 del 1999.

Esso rappresenta il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale della scuola ed esplicita, insieme alla Scuola Secondaria di I grado annessa, la sua progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa nell'ambito della sua autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, sperimentazione e sviluppo.

Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi del tipo di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 del DPR 275/99 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche e valorizza le corrispondenti professionalità.

Il Piano dell'offerta formativa è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio d’istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati, anche per le vie brevi, dagli organismi, dalle associazioni, dai genitori e, per l’Istituto d’Arte, dagli studenti. Il Piano è adottato dal Consiglio di Istituto, rappresentato dal Commissario Straordinario ad acta..

Il presente Piano dell'Offerta Formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione in una forma sintetica.

 

P2. Indirizzi Generali Per Le Attività Della Scuola E Delle Scelte Generali Di Gestione E Di Amministrazione Definiti Dal Consiglio D’Istituto

 

Il Commissario Straordinario, nelle funzioni di Consiglio d’Istituto nel definire l'indirizzo politico-culturale per le attività della scuola, conferma le scelte effettuate negli anni passati tendenti a dare alla scuola il carattere di una collettività interagente con la società civile, aperta alle varie realtà sociali, politiche e culturali presenti nel territorio e anche a livello nazionale e internazionale. Pone come base l’osservazione dei diritti della libertà morale e civile sanciti dall'art. 3 della Costituzione,  la garanzia della libertà d’insegnamento, del pluralismo culturale, delle scelte delle famiglie e il successo formativo di tutti gli alunni disposto dal D.P.R.8 marzo 1999 n°275 all’art.1, comma 2°.

Le finalità della scuola trovano infatti alcuni punti nodali nella  definizione e nello sviluppo di significative esperienze, che di seguito consideriamo.

·         Centralità imprescindibile dell'azione didattica: la individuazione di itinerari di apprendimento "fattibili" assicura il successo formativo e l'allargamento delle opportunità formative per tutti. Compiti principali della scuola rimangono quello didattico, educativo e formativo: in sintonia con le famiglie degli alunni.

·         Autovalutazione della nostra realtà scolastica: la sua determinazione permetterà un autentico processo di valutazione degli alunni che, partendo dalle condizioni iniziali di ciascun alunno e dalla definizione degli obiettivi - generali e specifici - verifichi al termine di una particolare azione formativa il raggiungimento di obiettivi formativi e l’acquisizione di specifiche competenze

·         Integrazione e intercultura: l’eventuale inserimento di alunni  stranieri, esige interventi mirati non ad una mera accoglienza ma ad una reale integrazione che passa per la consapevolezza dei diritti e dei doveri, nel rispetto delle regole. Integrazione  intesa come scambio/interazione (intercultura), come arricchimento culturale (multiculturalità) attraverso azioni formative quali educare alla pace, alla convivenza civile e democratica, alla cittadinanza europea, alla diversità e alla solidarietà (extracomunitari, svantaggio socio-culturale, handicap).

·         Autonomia didattica e organizzativa: la complessità delle  situazioni scolastiche richiede la personalizzazione dei processi di insegnamento/apprendimento, la flessibilità della struttura, la disponibilità a ricercare metodologie innovative, la realizzazione della continuità educativa anche in relazione all’attuazione della riforma definita dalla Legge n°53/03.

·         Istruzione permanente: occorre  utilizzare “l'ambiente scuola”  per realizzare corsi mirati a favorire l’educazione permanente e i percorsi di specializzazione dell’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) definiti dalla Legge 144/99 art.69.

·         Sviluppo della progettualità: l'attività didattica deve valorizzare le singole professionalità, impiegare vaste risorse, umane e materiali, interne ed esterne (favorire le collaborazioni, aderire a proposte di carattere sociale, culturali e artistiche; al fine di migliorare la visibilità  e il prestigio della scuola curare i rapporti con il territorio, anche a livello nazionale e internazionale; ricercare accordi di carattere didattico e formativo con altre scuole, autofinanziamento, ricercare sponsor, partecipare a mostre, convegni, ecc...).

·         Educazione alla sicurezza e alla salute e all'ambiente: vivere l'esperienza scolastica con serenità e benessere è una esigenza importante per facilitare la crescita armonica della personalità e l'instaurazione di positivi rapporti umani (informazione e formazione per adeguare i comportamenti alle diverse occasioni di pericolo e di rischio, insegnare a prevenire i danni, imparare ad avere cura di sé e degli altri - prove di evacuazione, primo  soccorso, conoscenza dell'edificio scolastico).

·         Corresponsabilità di tutte le componenti scolastiche nella predisposizione, stesura, adozione del Piano dell'Offerta Formativa: la scuola diventa così realmente una comunità educativa che interagisce con il territorio con una propria identità consapevolmente accertata.

 

 

CAP.I L’ISTITUTO STATALE D’ARTE PER IL MOSAICO IERI ED OGGI

1.1 La Storia

L’Istituto Statale d’Arte per il mosaico di Monreale nasce nell’anno scolastico 1959/60 come Scuola d’Arte Comunale.

Dal 1962 al 1968 ha funzionato come sezione staccata per il mosaico dell’Istituto statale d’Arte di Palermo, e comprendeva un corso di studi triennale, che si concludeva con il diploma di maestro d’arte per il mosaico.

Nell’anno scolastico 1968/69 il Ministero della Pubblica Istruzione ha concesso all’Istituto l’autonomia e dal 1970/71 sono stati istituiti il Corso Superiore per il conseguimento del Diploma di Maturità d’Arte Applicata e la Scuola Secondaria di I grado Statale annessa.

Il 13 Giugno 1985, nella ricorrenza del secondo anniversario della morte, l’Istituto è stato intitolato al Capitano dei Carabinieri Mario D’Aleo, trucidato dalla mafia.

L’Istituto Statale d’Arte per il mosaico “Mario D’Aleo” con Scuola Secondaria di I grado annessa di Monreale è l’unica realtà “specifica” esistente a livello nazionale (assieme all’Istituto d’Arte di Ravenna); è sicuramente l’unica scuola statale di tutto il Mezzogiorno di Italia, dove si insegna l’arte e il restauro del mosaico. 

       La sede è sita in via Biagio Giordano n°14, nella zona di espansione urbana a valle del paese, vicino alla circonvallazione dello stesso ed ospita tutte le classi dell’Istituto Superiore con i laboratori ed alcune classi della Scuola Secondaria di I grado.

1.2 Territorio ed Utenza Attuale

Monreale, celebre ed antico centro di origine normanna, ricco di monumenti di grande valore storico-monumentale, quale il Duomo di stile arabo-normanno, oggi si trova a vivere un momento particolarmente delicato, schiacciato com’è dalla vicinanza del capoluogo. A parte la Cattedrale, che riceve la visita giornaliera di migliaia di turisti italiani e stranieri, il ricco tessuto monumentale della città è in gran parte misconosciuto e da valorizzare. Viene così del tutto trascurata quella che potrebbe essere una delle poche prospettive di sviluppo economico e culturale.

Inoltre esso presenta un alto tasso di disoccupazione e poche prospettive di sbocchi occupazionali , se non si intraprenderanno azioni tendenti a valorizzare l’esistente.

La realtà sociale, culturale ed economica del comune di Monreale è eterogenea, caratterizzata da una disordinata crescita edilizia, da una scomparsa delle attività tradizionali, dalla presenza di limitate infrastrutture di tipo sociale e ricreativo ( spazi verdi,cinema, biblioteche, palestre).

Gli alunni, che frequentano l’Istituto, provengono non solo dal territorio monrealese ma anche da altri comuni della provincia di Palermo: a partire dalla stessa Palermo, e da paesi limitrofi come Altofonte, San Giuseppe Jato, Piana degli Albanesi, Partinico. Gli alunni appartengono per la maggior parte ad un ceto sociale medio-basso, relativamente a parametri di riferimento, quali il reddito, il tasso di occupazione e il titolo di studio. La Scuola Secondaria di I grado è una scuola atipica, che contempla l’insegnamento di discipline plastico-artistiche aggiuntive al normale curricolo,  pertanto accoglie alunni provenienti da tutto il territorio monrealese.

 

CAP.II SCELTE EDUCATIVE

 

2.1 Finalità Didattico-Educative della Scuola Secondaria di I grado Annessa

2.1.2.Scelte educative della scuola: il profilo della persona educata, istruita, formata.

Tra le finalità di ordine educativo e didattico che la Scuola Secondaria di I grado annessa all’Istituto d’Arte intende perseguire, alcune sono relative alla “costruzione del proprio progetto di vita” da parte dell’allievo; altre, tenendo conto delle sfaccettature della personalità dell’individuo, mirano a trasformare le sue capacità in vere e proprie “competenze”; altre ancora sono relative alla formazione di un cittadino responsabile e partecipe, perché possa contribuire alla costruzione della convivenza democratica e solidale con gli “altri” nel rispetto delle diversità.

Tali finalità si riferiscono a tutti gli alunni indistintamente, a partire da coloro che sono “diversamente abili”; le situazioni di Handicap non devono, infatti, costituire un ostacolo insormontabile per la costruzione del proprio “progetto di vita”.

Grazie alla frequenza della Scuola dell’infanzia e del Primo ciclo d'istruzione, e grazie agli stimoli educativi da parte delle famiglie e dell’ambiente sociale, i ragazzi devono, pertanto, essere nelle condizioni di :

  1. prendere coscienza delle dinamiche che portano all’affermazione della propria identità;
  2. imparare ad interagire con i coetanei e con gli adulti;
  3. acquisire consapevolezza di essere titolare di diritti, ma anche di essere soggetto a doveri per lo sviluppo qualitativo della convivenza civile;
  4. essere in grado di pensare al proprio futuro, dal punto di vista umano, sociale e professionale;

In particolare i ragazzi devono:

    • riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale;
    • abituarsi a riflettere con spirito critico;
    • distinguere il diverso grado di complessità che caratterizzano i vari argomenti;
    • concepire e cercare di attuare progetti di vario ordine- dall’esistenziale al tecnico;
    • avere strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi e gli altri;
    • essere in grado di cogliere la differenza tra il bene ed il male e di sapere operare scelte di vita ispirate ai e dai principi della convivenza covile;
    • essere disponibile al rapporto di collaborazione con gli altri, per la costruzione di una società migliore;
    • potere immaginare e progettare il proprio futuro;
    • porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e su gli altri.

2.2 Finalità Didattico-Educative dell’Istituto d’Arte ‘Mario D’Aleo’

L'Istituto statale d'Arte per il Mosaico "Mario D'Aleo, per l'anno scolastico 2008-2009, intende caratterizzare la propria offerta formativa, mediante l'individuazione delle seguenti finalità didattico-educative:

a)       conoscenza e rispetto delle regole fondamentali della vita associata;

b)       educazione alla coscienza democratica come senso della legalità e come partecipazione responsabile al vivere civile;

c)       capacità di stabilire rapporti di collaborazione fattiva nello svolgimento della vita scolastica;

d)       acquisizione di un corpo organico di conoscenze disciplinari, tali da facilitare sia l'accesso a nuove differenti competenze, attraverso la prosecuzione degli studi, sia  l'utilizzo nel mondo del lavoro delle competenze acquisite a scuola, anche attraverso la frequenza di corsi strettamente finalizzati;

e)       acquisizione di professionalità artistiche di base, relative alla conoscenza delle tecniche pittoriche e di rappresentazione  a partire dalle quali si  sviluppi la tradizionale arte del Mosaico, con l’acquisizione della capacità di progettare e realizzare mosaici originali, e restaurare i mosaici già esistenti, con sicurezza e competenza, relative alla specificità musiva.

 

2.3 Indirizzi Formativi

 

            Due  sono  gli  indirizzi  che  ispireranno il  concreto  dispiegarsi

 della nostra attività educativa

Tali finalità riteniamo possano essere perseguite individuando ed attuando precisi indirizzi formativi che devono informare sia l'attività curricolare sia quella extracurricolare.

 

2.3.1 Il primo indirizzo formativo

 

          Esso  riguarda  l’educazione  al  rispetto  e  alla  valorizzazione

dell’ambiente, in particolare  nella  sua  dimensione  storico - culturale

ed artistica.

La nostra Scuola, ricca di laboratori e di manufatti con intento artistico,nel cui curricolo sono presenti specifici contenuti disciplinari orientati verso la produzione e l’analisi critica e consapevole di quel particolare oggetto d’arte chiamato “mosaico”, è situata in un territorio  disseminato di testimonianze architettoniche e musive di grande pregio artistico, di antiche tradizioni artigiane, in sostanza di veri e propri “beni culturali”. Perciò riteniamo che essa debba rendere i giovani che la frequentano consapevoli del valore storico ed economico dei beni culturali e del loro valore di memoria storica che lega e forma le comunità civili.

 

2.3.2 Il secondo indirizzo

 

Esso riguarda l’educazione alla conoscenza e all’uso critico e consapevole dei linguaggi visivi e massmediatici.

Un altro ambito che caratterizza la nostra scuola è quello relativo alla comunicazione, ed, in particolare, ai linguaggi delle arti visive ed a quelli della comunicazione di massa.

Si tratta di fornire agli allievi chiavi di accesso e di interpretazione per il mondo dell’informazione e dell’immagine, che li rendano consapevoli fruitori di esso e, al tempo stesso, capaci di utilizzare i nuovi linguaggi, nella prospettiva di nuove professionalità.

2.4 Obiettivi istituzionali della scuola

Per la realizzazione delle finalità generali del progetto educativo,  abbiamo individuato i seguenti obiettivi:

1) rendere più efficace l'offerta formativa in funzione di una crescita significativa del successo scolastico degli allievi, attraverso attività mirate al recupero dello svantaggio iniziale e delle lacune via via evidenziate nel corso degli studi, nonché attraverso attività mirate al potenziamento e all’arricchimento curricolari ed extracurricolari;

2) valorizzare la professionalità specifica del nostro indirizzo di studi, relativa alla conoscenza, progettazione e produzione e restauro del mosaico, orientata sia a migliorare l'apprendimento di tale arte all'interno del curricolo scolastico sia a proiettare la competenza via via acquisita dai nostri allievi all'esterno della scuola. A tale scopo si propongono le seguenti iniziative:

-          la partecipazione della scuola a mostre, seminari, laboratori che abbiano per oggetto attività di studio, progettazione e sperimentazione nell'ambito del mosaico;

-          l'istituzione di una mostra didattica a fine anno scolastico, aperta al territorio;

-          l'attivazione di corsi specifici sulle diverse tipologie del mosaico, rivolti al territorio ed aperti a tutti;

-          favorire la commercializzazione delle opere realizzate dagli alunni attraverso l’attivazione di relazioni con gli ambienti turistici;

 3) ridurre la dispersione scolastica che si presenta principalmente in termini di evasione, abbandoni, frequenze irregolari e non promozioni.

 

4) favorire con la partecipazione i percorsi strategici dell’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore per sostenere lo sviluppo delle persone nel loro iter educativo e formativo di apprendimento permanente.

 

CAP.III L’ATTIVITA’ CURRICOLARE: COME SI RAGGIUNGONO LE FINALITA’ DIDATTICO-EDUCATIVE PERCORRENDO STRADE DAI CONFINI BEN DELIMITATI ED ORGANICAMENTE COSTRUITE: I CURRICOLI DISCIPLINARI

 

3.1 I Corsi Esistenti

L'Istituto statale d'Arte "Mario D'Aleo" per il mosaico comprende, al suo interno, due diversi corsi di studio, quello tradizionale e quello sperimentale denominato “Progetto Michelangelo” e dall’anno scolastico 2000/2001 anche la Scuola Secondaria di I grado, prima soltanto annessa.

 

3.2 Orari e Materie della Scuola Secondaria di I grado

In tale scuola, da sempre, gli insegnamenti artistici sono particolarmente curati e sviluppati e mirano alla formazione artistico-pratica degli alunni.

 

3.2.1 Orario, discipline e laboratori per le classi prime, seconde e terze sezz. A,B, C, D

 

3.2.1.1 Distribuzione oraria delle discipline e dei laboratori:

                

Classi:  II B – IIIB - IIIA

Casella di testo: DISCIPLINE	Ore settim.	Ore annuali	Laboratori	Ore settim.	Ore annuali	Totale annuo
Italiano	6	198		1	33	231
Storia	1	33		1	33	66
Geografia	2	66				66
Francese	3	99				99
Inglese	2	66		1	33	99
Matematica	4	132				132
Scienze	2	66				66
Tecnologia		2	66		1	33	99
Arte e immagine	2	66		1	33	99
Ed. Plastica	2	66		1	     33	99
Ed. Musicale	1	33				33
Scienze motorie	2	66				66
Religione	1	33				33
TOTALE	30	990		6	198	1188

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3.2.1.2 Distribuzione oraria delle discipline e dei laboratori:

 

Classi prime: IA – IC

Casella di testo: DISCIPLINE	Ore settim.	Ore annuali	Laboratori	Ore settim.	Ore annuali	Totale annuo
Italiano	6	198		1	33	231
Storia	1	33		1	33	66
Geografia	2	66				66
Francese	2	66				66
Inglese	2	66		1	33	99
Matematica	4	132				132
Scienze	2	66				66
Tecnologia		2	66		1	33	99
Arte e immagine	2	66		1	33	99
Ed. Plastica	1	33		1	     33	66
Ed. Musicale	1	33				33
Scienze motorie	2	66				66
Religione	1	33				33
TOTALE	28	924		6	198	1122

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3.2.1.3 Distribuzione oraria delle discipline e dei laboratori:

                

CLASSE:   I B

Casella di testo: DISCIPLINE	Ore settim.	Ore annuali	Laboratori	Ore settim.	Ore annuali	Totale annuo
Italiano	6	198		1	33	231
Storia	1	33		1	33	66
Geografia	2	66				66
Francese	3	99				99
Inglese	2	66		1	33	99
Matematica	4	132				132
Scienze	2	66				66
Tecnologia		2	66		1	33	99
Arte e imagine	2	66		1	33	99
Ed. Plastica	1	33		1	     33	66
Ed. Musicale	1	33				33
Scienze motorie	2	66				66
Religione	1	33				33
TOTALE	29	957		6	198	1155

 

 

 

 

 

 

 

 

1.4 Distribuzione

 

Casella di testo: DISCIPLINE	Ore settim.	Ore annuali	Laboratori	Ore settim.	Ore annuali	Totale annuo
Italiano	6	198		1	33	231
Storia	1	33		1	33	66
Geografia	2	66				66
Francese	2	66				66
Inglese	2	66		1	33	99
Matematica	4	132				132
Scienze	2	66				66
Tecnologia		2	66		1	33	99
Arte e imagine	2	66		1	33	99
Ed. Plastica	2	66		1	     33	99
Ed. Musicale	1	33				33
Scienze motorie	2	66				66
Religione	1	33				33
TOTALE	29	957		6	198	1155
                          

 

 

 

 

 

 

 

 

CLASSI:  IIC – IIIC

 

3.2.1.5  Organizzazione oraria

 

Anno scolastico 2008/2009:

·L’inizio delle lezioni è alle ore 8,20;

·La durata della prima e della sesta ora è di 50 minuti ( ai sensi della C.M.243/79);

·La seconda e quinta saranno ridotte di cinque minuti ciascuna;

·L’intervallo si effettuerà dalle ore 11,00 alle ore 11,10.

 

TABELLA ORARIA:

 

1 ora                8,20                 9,10

 

2 ora                9,10                 10,05

 

3 ora                10,05                11,05                           

 

4 ora                11,05                12,05

 

5 ora                 12,05                13,00

 

6 ora                13,00                13,50

 

 

RECUPERO

 

I docenti impegnati nella seconda e quinta ora sono tenuti a recuperare.

In un apposito registro sarà riportato il resoconto del recupero, effettuato dai docenti.

Ogni docente organizzerà il lavoro tenendo conto che il recupero deve essere effettuato per unità oraria;

Il recupero orario dovuto dai docenti si attuerà attraverso:

·compresenze/codocenze per insegnamento, volte al recupero e al rafforzamento delle abilità di base in orario curricolare;

·compresenze/codocenze volte soprattutto ad un apprendimento cooperativo ed individualizzato

·con altre modalità finalizzate al successo formativo di tutti gli alunni;

·sostituzione di colleghi assenti.

Queste attività faranno parte integrante della programmazione di  ciascuna classe.

                                                                            

3.3 Il Corso Tradizionale dell’Istituto D’Arte

Il corso tradizionale, di durata quinquennale, si articola in due cicli: il primo, di durata triennale, si conclude con il conseguimento del Diploma di Maestro d'Arte, il secondo di durata biennale, si conclude con l'Esame di Stato d'Arte Applicata. Vi si accede con la licenza di Scuola Secondaria di I grado inferiore. Il diploma che si consegue al termine del quinquennio dà accesso a tutte le facoltà universitarie, ai corsi superiori di Disegno Industriale e a tutti i corsi delle Accademie di Belle Arti; inoltre è titolo valido per l'ammissione alla carriera impiegatizia nella Pubblica Amministrazione; infine prepara per esercitare liberamente la professione di "mosaicista" e per l'ammissione come progettisti o disegnatori, negli impieghi pubblici.

3.4 Materie ed Orari del Corso Tradizionale Indirizzo ‘Arte del Mosaico’

       L’orario del corso tradizionale è composto da 39 ore settimanali, suddivise in sei o sette ore giornaliere, secondo il seguente schema:

 

Triennio Iniziale, che si conclude con gli Esami di Qualifica di Maestro d’Arte:

Materie

1°anno

2°anno

3°anno

Prova esame

Religione

1

1

1

-

Lettere italiane,storia Ed.Civ.

4

4

4

s/o.

Storia dell'arte e delle arti applic.

2

2

2

o.

Matematica, fisica e contabilità

3

3

3

s/o.

Disegno geometrico e architettonico

4

4

4

g.

Scienze naturali, chimica e geografia

2

2

2

o.

Disegno dal vero

4

4

4

g.

Plastica

4

4

4

p.

Tecnologia

1

1

1

o.

Disegno professionale

4

4

4

s.g.p.

Esercitazioni di laboratorio

8

8

8

p.

Educazione fisica

2

2

2

p.

 

Biennio finale che si conclude con gli Esami di Stato d’Arte Applicata:

 

 

Materie di insegnamento

1°anno

2°anno

Religione

1

1

Lettere italiane, storia ed educazione civica

6

6

Storia delle arti visive

4

4

Matematica e fisica

5

5

Chimica e laboratorio tecnologico

4

4

Elementi di economia e sociologia

1

1

Educazione visiva

2

2

Teoria e applicazioni di geometria descrittiva

4

4

Progettazione

6

6

Esercitazioni

4

4

Educazione fisica

2

2

 

 

3.5 Il Corso Sperimentale Chiamato Progetto “Michelangelo 2”

 

Dall'anno scolastico 1998-99 è stata avviata, nella nostra scuola, la sperimentazione curricolare ed ordinamentale, chiamata "Progetto Michelangelo 2” Indirizzo: "Arte e Restauro del Mosaico", autorizzata con D.M. del 6/08/98. Attualmente sono attivi due interi corso di studi, dal primo al quinto anno. Essi hanno una durata quinquennale e si articolano in due cicli: il primo biennale, il secondo triennale che si conclude con l'Esame di Stato che conferisce il Diploma di "Arte e Restauro del Mosaico"

Le finalità di base di questo Progetto consistono nel perseguire l'obiettivo di una scuola nella quale diventi presupposto indispensabile la formazione integrale della personalità dell'allievo; in tale prospettiva viene inserita la specifica professionalità appartenente alla nostra scuola; vengono pertanto rinnovati saperi e tecniche antichi per renderli vivi ed operativi nell'ambito di una società sempre più informatizzata e telematica.

 

Le novità del Progetto “Michelangelo 2” rispetto al piano curricolare ed ordinamentale del corso tradizionale sono evidenti: già nei primi due anni sono previsti gli insegnamenti di nuove discipline, quali la lingua Inglese, Diritto ed Economia, e l'ampliamento di ore  per l'Italiano e per la Storia dell'Arte; in sostanza si prevede un biennio nel quale hanno più spazio le materie di base rispetto a quelle di indirizzo, con formazione professionalizzante, ed un triennio, dove il rapporto si rovescia,  pur mantenendo le novità dell'impostazione (ad esempio è previsto l'insegnamento curricolare della Filosofia).

 

3.6 Orari e Materie del Corso Sperimentale ‘Michelangelo’

       L’orario del corso sperimentale “Michelangelo” è di 39 ore settimanali, suddivise in sei o sette ore giornaliere, secondo il seguente schema:

 

Materie ed orari del biennio del progetto “Michelangelo”

Casella di testo: Materie di insegnamento	1° anno	2° anno
Religione	1	1
Italiano	5	5
Storia	2	2
Matematica ed Informatica	4	4
Scienze della terra(1°)-Biologia(2°)	3	3
Diritto ed Economia	2	2
Storia dell’Arte	3	3
Discipline pittoriche	4	4
Discipline geometriche	4	4
Discipline plastiche	4	4
Esercitazioni di laboratorio	3	3
Educazione fisica	2	2
Lingua Inglese	3	3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Materie ed orari del triennio del progetto “Michelangelo”

Materie

 anno

anno

anno

Religione

1

1

1

Italiano

3

3

3

Storia

2

2

2

Storia dell’Arte

3

3

3

Filosofia

2

2

2

Geometria descrittiva

2

2

2

Chimica e Lab. Tecnologico

3

3

3

Restauro

2

3

5

Progettazione

6

6

5

Esercitazioni di laboratorio

6

5

4

Educazione Fisica

2

2

2

Lingua inglese

3

3

3

 

 

3.7.1 LA PROGRAMMAZIONE NELL’AMBITO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

 

I compiti dei Consigli di Classe per quanto attiene la didattica sono i seguenti:

·definiscono gli obiettivi trasversali e formulano la programmazione didattica, avendo come riferimento il POF, la situazione della classe e gli esiti della programmazione di Dipartimento,

·definiscono eventuali nuclei da sviluppare in ambito interdisciplinare o multidisciplinare;

·propongono viaggi e visite di istruzione ed attività extracurrculari, secondo i criteri fissati dal regolamento d’Istituto,

·programmano gli interventi di recupero e sostegno;

·propongono l’adozione dei libri di testo

·individuano le modalità di diagnosi periodica del gruppo classe ed elaborano strategie comuni per risolvere qualsiasi tipo di problema sia esso di apprendimento che disciplinare;

·Esplicitano criteri generali di valutazione per la corrispondenza tra voti e livelli di raggiungimento degli obiettivi

·Adottano  criteri comuni per la valutazione della  conoscenza, competenza e capacità.

Individuazione di una scala di misurazione che metta in corrispondenza voti e indicatori di livello del tipo:

 

Scarso

Insufficiente

Mediocre

Sufficiente

Discreto

Buono

Ottimo

Eccellente

3

4

5

6

7

8

9

10

 

 

 

 

3.7.2  PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

 

Il percorso principale che si svolge nella scuola è l’attività d’insegnamento che si realizza con modalità rispondenti alle scelte metodologiche dei docenti sia come progettualità del singolo che della collegialità.

 I Dipartimenti disciplinari si riuniscono periodicamente nel corso dell’anno scolastico  con la finalità di formulare proposte di innovazione didattica da sottoporre al C. dei D., di proporre, rielaborare e mettere a punto prove di verifica da utilizzare come prove di ingresso e per misurare gli esiti della didattica. I Dipartimenti elaborano un documento di programmazione annuale dove vengono definiti per ciascun anno di corso gli obiettivi minimi in termini di conoscenze, competenze e capacità e dove vengono individuati alcuni contenuti disciplinari comuni per classi parallele; effettuano le operazioni relative alla scelta dei libri di testo ed hanno inoltre competenze in materia di interventi didattici educativi ed integrativi.

In sede di progettazione disciplinare il docente opera e propone seguendo la metodologia di lavoro seguente

o        Analisi della situazione di partenza

o        Definizione del livello generale della classe in relazione alla propria disciplina

o        Individuazione delle fasce di livello in relazione ai prerequisiti necessari in termini di conoscenze/ competenze/ capacità per avviare il processo formativo

o        Individuazione degli obiettivi generali che il percorso didattico si prefigge di raggiungere

o        Individuazione dei contenuti e degli obiettivi didattici suddivisi in moduli di apprendimento così strutturati:

o        Prerequisiti

o        Obiettivi

o        Unità didattiche

o        Mezzi e strumenti

o        Tipologie di verifica

o        Tempi previsti

o        Individuazione di metodologie e metodi:

o        Mezzi e strumenti

o        Modalità di verifica

Criteri per la valutazione finale tra cui l’esplicitazione della scala di misurazione individuata in sede di consiglio di classe in relazione alla disciplina specifica.

3.7.3 Metodologie di lavoro

 

Gli insegnanti sceglieranno metodologie di lavoro che:

-          tengano sempre conto delle esperienze e conoscenze personali degli alunni, utilizzando        anche tecniche per la personalizzazione dell’insegnamento (circle-time, brainstorming,      conoscenza, aiuto reciproco, ecc…);

-          privilegino la “didattica della ricerca”;

-          prevedano l’utilizzo dei laboratori esistenti;

-          valorizzino le risorse-patrimonio degli alunni e quelle fornite dal contesto scolastico ed extra-scolastico;

-          rispettino gli stili di apprendimento degli alunni, coinvolgendoli, affinché divengano consapevoli e protagonisti dei percorsi formativi loro offerti, secondo modalità coerenti con l’età di ciascuno.

3.7.4. L’organizzazione della didattica:  il metodo

 

-          Perché l’Istituto possa conseguire le finalità e gli obiettivi che si propone deve essere molto attento ai cambiamenti introdotti nella scuola che rendono necessaria una ridefinizione del ruolo del Docente e l’acquisizione di nuove competenze formative al fine di evitare fratture tra la teoria e la pratica didattica. Muovendosi sulla strada dell’innovazione, i docenti si sforzano di mettere in atto una differenziazione di metodologie atte ad offrire stimoli diversi in relazione sempre ad un apprendimento centrato sui soggetti-alunni e che miri altresì alla realizzazione di un clima rassicurante all’interno della classe che possa incoraggiare l’autostima e delle relazioni socio-emotive e relazionali positive. Generalmente vengono privilegiati il lavoro di gruppo con finalità di auto-apprendimento e di aiuto reciproco, discussioni guidate di gruppo e di intergruppo, di esercitazioni mirate, di laboratori di comprensione testuale in stretto rapporto con il recupero e il potenziamento delle capacità di apprendimento.

 

3.7.5 La Valutazione

La valutazione certamente è uno tra i momenti più delicati della relazione continua fra insegnamento e apprendimento e non può non tener conto delle attese concrete e diverse che chi ha un qualche interesse esige che vengano rispettate:

  • gli allievi si attendono il rispetto della loro crescita personale,
  • le famiglie la riuscita dei loro figli,
  • la società la formazione del cittadino intesa come acquisizione di valori e di comportamenti rispettosi del vivere civile,
  • il mondo del lavoro attende le professionalità utili per lo sviluppo.

Pertanto, i docenti della Scuola, consapevoli della responsabilità di cui sono investiti, si impegnano a valutare il più correttamente possibile gli alunni frequentanti, per far sì che possano esprimere, al meglio, le proprie potenzialità. La valutazione non è mai un giudizio sulla persona, sul suo valore e sulla sua identità; la scuola non ha il diritto di certificare che cosa un alunno è, ma solo le competenze che ha raggiunto in un determinato momento della propria crescita.

 

Valutare, per noi, significa:

  •     far emergere e valorizzare le risorse di ciascuno, anche le più nascoste;
  •     conoscere, con la maggiore sicurezza possibile, le difficoltà degli alunni, in modo da cercare le strategie più efficaci per risolvere i problemi adeguando, le programmazioni ai bisogni della classe e del singolo alunno.

 

La valutazione non deve essere

  •     uno strumento per umiliare e squalificare;
  •     burocratica e giudicante;
  •     una classificazione degli alunni in rigide categorie;

 

Nella valutazione è necessaria la massima chiarezza e trasparenza, perché essa serve:

  •     agli alunni, affinché riconoscano i propri limiti, le proprie difficoltà e trovino le strategie adeguate per superarli;
  •     ai genitori, per aiutare i ragazzi a trovare le proprie strategie, in un rapporto di serena collaborazione con gli insegnanti;
  •     ai docenti per cogliere elementi positivi, valori, situazioni capaci di ri-orientare il processo di insegnamento/apprendimento.

 

Gli insegnanti s’impegneranno inoltre a tener conto in tema di valutazione degli alunni, dei seguenti aspetti principali:

  •     analisi della situazione di partenza di un alunno e/o gruppi di alunni, delle risorse/potenzialità di ciascuno;
  •     analisi dei processi e dei prodotti di apprendimento per calibrare la programmazione;
  •     coinvolgimento di genitori ed alunni attraverso la comunicazione degli esiti della valutazione, per ottenere la piena collaborazione nella co-gestione del processo formativo;
  •     registrazione delle diverse tappe del processo e dell’intervento formativo per la certificazione degli esiti.

Sulla base della definizione delle competenze in ciascuna materia, si procederà, con il coordinamento delle FF.SS. dell’Area 3 A, per la Scuola Secondaria di I grado e 3 B, per l’Istituto d’Arte, all’individuazione dei livelli in uscita che si devono raggiungere in ciascuna materia e in tutte le classi.

Si ritiene anche necessario individuare indicatori comuni, in uscita, anche per i comportamenti relazionali e gli atteggiamenti nei confronti di valori, quali l’accoglienza, la solidarietà, la tolleranza, il rispetto di sé e degli altri, la diversità, ecc…, in modo tale che ogni classe, sulla base dei propri bisogni e della propria organizzazione, predisponga strumenti di osservazione e verifica.

Si auspica che alcuni gruppi si cimentino in nuovi modi di programmare, non più basati sull’individuazione di obiettivi, ma fondate su altri paradigmi (es.: programmazione personalizzata).

Particolare attenzione sarà posta, da parte di ogni gruppo di programmazione, alla ricerca  degli obiettivi trasversali che potranno essere unificati successivamente.

 

 

3.8 Come Aiutare gli Allievi a Recuperare le loro Lacune e a Potenziare le loro Conoscenze

 

3.8.1 Le Strategie di Intervento per il Recupero degli Alunni della Scuola secondaria di I grado

I docenti della Scuola secondaria di I grado hanno programmato per l’a.s. 2008-2009 le seguenti linee generali per prevenire e sanare situazioni di difficoltà di apprendimento degli allievi:

- Interventi personalizzati;

- lavori di gruppo e/o di coppia;

- classi aperte, gruppi omogenei/eterogenei per livelli di apprendimento, ecc….

- affidamento di compiti di responsabilità;

- approccio operativo;

- tutoring;

- uso di schede appositamente predisposte;

- apprendimento cooperativo.

3.8.2 Le Strategie di intervento per il Recupero e il Potenziamento dell’Istituto d’Arte

Premesso che la valutazione come sopra definita favorirà il successo formativo della totalità degli alunni (come previsto dal Regolamento sull’Autonomia DPR 275/99), tuttavia potrebbero presentarsi lo stesso delle situazioni “debitorie” in seguito alle quali devono essere programmate iniziative idonee a favorire il loro totale recupero. A tal proposito la Scuola s’impegna ad  attuare iniziative di recupero sia del debito formativo sia di eventuali lacune formatesi nell’anno scolastico in corso attraverso le seguenti modalità:

1)       le attività di recupero del debito formativo vengono attuate mediante una verifica, da effettuarsi primo dell’'inizio dell'anno scolastico, che serva a valutare se gli allievi hanno colmato le lacune evidenziate alla conclusione dell’anno scolastico passato; a tale scopo la Scuola, con comunicazione scritta, informa le famiglie e gli allievi sulle materie in cui hanno ricevuto il debito formativo, con un elenco dettagliato dei contenuti disciplinari che devono ancora essere acquisiti, invitandoli ad un impegno di studio ‘estivo’ che sarà, come abbiamo detto, verificato nel corso dell’anno scolastico successivo secondo tempi e modalità scelte da ogni insegnante e concordato con ciascun consiglio di classe;

2)     tutti gli insegnanti hanno la possibilità di ricorrere

a)       alla "pausa didattica" come modalità per favorire il recupero ed il consolidamento delle conoscenze: essa è perseguibile in ogni momento dell'anno scolastico, integrando la programmazione didattica predisposta;

b)       nella libertà di adottare le strategie più efficaci, alla programmazione di percorsi personalizzati di recupero basati su un impegno di studio da svolgersi autonomamente a casa;

3)     la scuola predisporrà fin dall’inizio dell’anno scolastico un programma di attività di recupero  pomeridiano in ore extracurricolari, nel rispetto dei seguenti criteri :

a)       si darà priorità, per evitare che gli alunni siano appesantiti da troppi recuperi pomeridiani, alle seguenti discipline: Italiano, Matematica, Geometria Descrittiva; e, in ogni caso, a non più di tre discipline;

b)       la frequenza del corso di recupero sarà definita da ciascun consiglio di classe o dal coordinatore di classe nei casi di semplice gestione, tenendo conto delle condizioni del singolo alunno

c)       il periodo di svolgimento previsto per i corsi di recupero è quello determinato a livello gestionale;

d)       possono parteciparvi gruppi di una stessa classe o di classi parallele il cui numero complessivo può variare secondo le condizioni specifiche;

e)       le lezioni avranno luogo tra le 15,00 e le 18,00;

f)         possono essere previste altre modalità di recupero, quali gli sportelli didattici la cui gestione, nell’ottica del miglioramento dell’efficacia del servizio, è affidata al Dirigente della Scuola.

Tra le attività integrative, verrà curato anche il potenziamento delle abilità di base, nonché delle competenze e delle conoscenze, previste dalle diverse discipline, o, meglio, dalle diverse aree disciplinari, convinti come siamo che l’insegnamento deve mirare non solo a recuperare lo svantaggio ma anche a stimolare gli allievi più bravi, secondo una proposta didattica la più varia ed articolata possibile.

 

 

3.9 Rapporti con le famiglie

3.9.1 Rapporti con le famiglie : L’Istituto Superiore

Il nostro Istituto ha un costante e positivo rapporto con le famiglie. Al riguardo in particolare si effettuano:

- Incontri pomeridiani di 2/3 ore ciascuno tra docenti e famiglie almeno due volte l’anno.   

- Incontri con i singoli docenti, di mattina, secondo gli orari stabiliti e comunicati dai docenti stessi.

Si hanno, inoltre, le seguenti modalità di informazione e relazione con le famiglie (comma 4 art.42 e O.M. del 27/05/97 n°329 art.2):

1.       Sollecitando, con invito telefonico o scritto, incontri, in caso di situazioni particolari o nei casi di alunni con notevoli difficoltà;

2.       Fissando, quando necessario, appuntamenti con le famiglie per discutere sull’andamento didattico o su qualunque altro problema connesso al processo formativo;

3.       Accettando, previo appuntamento, richieste per chiarimenti o informazioni da parte dei genitori.

Il Coordinatore di ogni Consiglio di Classe cura inoltre d’informare le famiglie su assenze e/o ritardi frequenti e/o non giustificabili e su comportamenti non corretti degli studenti. A tal proposito si potrà coinvolgere anche il Servizio Psicopedagogico d’Area gestito dall’Osservatorio Provinciale contro la Dispersione e per il Successo Formativo di Tutti gli Alunni.

Nel caso di assenze prolungate, permanendo l’obbligo scolastico e formativo, dopo aver coinvolto il Servizio Psicopedagogico d’Area si chiederà l’intervento del Servizio Sociale competente e degli Organismi preposti a questo specifico controllo.

 

3.9.2 Rapporti Con Le Famiglie: La Scuola Secondaria di I grado

 

Per le classi prime della Scuola Secondaria di I grado, su proposta degli stessi insegnanti, il Collegio dei Docenti ha assegnato la funzione tutoriale a ciascun docente componente il consiglio di classe.

Sarà pertanto compito di ciascun docente:

dare assistenza tutoriale a ciascun alunno;

  • tenere rapporti con le famiglie;
  • concorrere all’orientamento per la scelta delle attività opzionali;
  • coordinare le attività didattiche-educative;
  • avere cura della documentazione del percorso formativo.

I docenti della Scuola Secondaria di I grado assolveranno alla funzione tutoriale non appena la stessa sarà definita in sede contrattuale.

 

CAP.IV LE RISORSE UMANE E MATERIALI: QUALI QUANTE E COME VENGONO ORGANIZZATE

 

4.1 Le risorse Umane

 

Per l’a.sc. 2008/09 gli alunni iscritti sono:

 

 

 

 

N. ALUNNI

MASCHI

FEMMINE

ISTITUTO ARTE

361

150

211

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

110

58

52

 

 

I CORSI ATTIVATI SONO:

 

 

 

INDIRIZZO

CORSI

CLASSI

 

ISTITUTO ARTE

ORDINARIO

3CORSI: A, B, C (LA QUINTA CLASSE)

11

 

 

SPERIMENTALE

2 CORSI: AS E BS

10

 

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

 

3 CORSI: A, B, C

7

 

Il personale in servizio è formato da:

 

Dirigente Scolastico

Prof. Antonio Gancitano

I.T.I.

Direttore dei SS.GG.AA.

Margherita Curcio

I.T.I.

Assistenti Tecnici

N° 1

N° 2

I.T.I.

I.T.D.

Assistenti Amministrativi

N° 5

I.T.I.

Collaboratori Scolastici

N° 9

N° 2

I.T.I.

I.T.D

 

 

4.2 Organizzazione delle Risorse Umane

 

4.2.1 Il Consiglio di Istituto

 Il Consiglio di Istituto, secondo le disposizioni contenute nel D.P.R. n°275/99, rappresenta l’organo di indirizzo dell’Istituzione Scolastica, con il compito precipuo di deliberare gli atti fondamentali della programmazione generale delle attività didattiche ed organizzative della scuola, in particolare il bilancio della stessa, ora chiamato Programma Annuale.

A partire dall’1-01-03, al posto del Consiglio di Istituto opera il Commissario Straordinario, che esercita sia i poteri della Giunta che del Consiglio, perché si è in attesa di una legislazione relativa all’elezione del Consiglio di Istituto  negli Istituti d’arte con Scuola Secondaria di I grado annessa.

 

4.2.2 Il Collegio dei Docenti

Il lavoro del Collegio viene preparato e svolto prevalentemente da Commissioni in modo tale da consentire l’effettiva partecipazione all’attività didattica e in modo tale da condividere le responsabilità. Le commissioni svolgono attività di progettazione e compiti organizzativi, mirano ad accrescere l’azione formativa, a sviluppare le potenzialità  e le risorse della scuola. Sono gruppi aperti alla collaborazione di qualunque componente dello stesso Collegio.

Il Collegio dei Docenti ha deliberato, nei vari incontri preliminari alla definizione del presente Piano, l’istituzione di seguenti commissioni/gruppi al fine di garantire la complessiva attuazione dell’offerta formativa:

 

 4.2.2.1 Gruppo Dei Docenti Incaricati Delle Funzioni-Strumentali.

 

Le Funzioni Strumentali sono individuate ai sensi dell’art. 28 CCNL 1998-2000, dall’art. 37 CCNI 99 e dall’art. 30 CCNL 2002-2005.

Sono   individuate attraverso l’analisi delle domande presentate dagli interessati nel rispetto dei seguenti criteri e condizioni stabilite in modo permanente  dal C.D.:

-         congruità tra il curricolo professionale del doc. aspirante e le conoscenze, le abilità e le competenze, fissate in via preventiva dal C.D.;

-         deontologia professionale anche in relazione ai corsi di aggiornamento e di formazione frequentati ed alle collaborazioni garantite per il buon funzionamento della scuola;

-         la capacità organizzativa spendibile nel contesto scuola ed acclarata per l’attività svolta;

-         le abilità connesse alla conduzione del lavoro di gruppo;

-         gli anni di servizio prestati nella scuola;

-         la presentazione di un progetto riconosciuto adeguato dal C.d.D.;

 

È formato da tutti i docenti ai quali il Collegio ha assegnato specifico incarico.

Area 1 – Coordinatore delle attività funzionali alla realizzazione del pianodell‘offerta formativa

-          deve assicurare

o        il coordinamento delle attività del p.o.f.,

o        la relazione sulle attività del p.o.f.

o        al collegio dei docenti gli elementi per la valutazione del p.o.f.

o        il coordinamento della progettazione curriculare e extracurriculare

o        l’analisi e la valutazione dei processi scolastici in relazione all’efficienza e all’efficacia del servizio.

o        la definizione e la stesura del regolamento di qualità d’Istituto, utilizzando collaboratori esterni.

o        la relazione sulle attività di monitoraggio e autovalutazione d’istituto.

 

Area 2- Responsabile dell‘aggiornamento, formazione e dei servizi alla docenza

;

-          deve assicurare

o       l’analisi dei bisogni formativi, nonché la definizione e la gestione del piano di formazione e di aggiornamento

  • l’accoglienza dei nuovi docenti
  • la produzione di materiali didattici
  • la produzione di materiale cartaceo adeguato alla progettualità d’istituto, per favorire il periodico monitoraggio di ciascuna attività.
  • l’organizzazione dei servizi connessi all’utilizzazione della biblioteca

 

 

Area 3 A– Responsabile dei servizi all‘utenza della Scuola Secondaria di I grado

- deve assicurare

o        coordinamento delle attività extracurriculari e sportive.

o        coordinamento e gestione delle attività di continuità, orientamento e tutoraggio.

o        coordinamento delle attività di compensazione, integrazione e recupero.

o        coordinamento dei rapporti tra la scuola e le famiglie.

o        coordinamento fra docenti per favorire l’integrazione degli allievi nel contesto scuola

o        l’analisi delle situazioni di rischio di dispersione attraverso degli adeguati screening

o        il suggerimento ai docenti di interventi in relazione al possibile recupero

o        il coordinamento con le altre specifiche agenzie del territorio

o        il coordinamento con l’Osservatorio Locale contro l a Dispersione e per il Successo Formativo di Tutti gli Alunni

Area 3 B– Responsabile dei servizi all‘utenza dell’Istituto d’Arte

- deve assicurare

o        coordinamento delle attività extracurriculari e sportive.

o        coordinamento e gestione delle attivita’ di continuita’, orientamento e tutoraggio.

o        coordinamento delle attività di compensazione, integrazione e recupero.

o        coordinamento dei rapporti tra la scuola e le famiglie.

o        coordinamento fra docenti per favorire l’integrazione degli allievi nel contesto scuola

o        l’analisi delle situazioni di rischio di dispersione attraverso degli adeguati screening

o        il suggerimento ai docenti di interventi in relazione al possibile recupero

o        il coordinamento con le altre specifiche agenzie del territorio

o        il coordinamento con l’Osservatorio Locale contro la Dispersione e per il Successo Formativo di Tutti gli Alunni

 

Area 4 – responsabile delle relazioni con Enti ed Istituzioni esterni

- deve assicurare

  • coordinamento dei rapporti con enti pubblici e privati e con le aziende anche per la realizzazione di eventuali stage formativi.
  • coordinamento delle attività della scuola in ambito territoriale.
  • coordinamento delle attività di scuola-lavoro in relazione all’obbligo formativo.
  • coordinamento delle attività con la formazione professionale.
  • al C.d.D. gli elementi per la valutazione del servizio offerto al territorio.
  • curare le relazioni per stabilire accordi di rete, gemellaggi, ecc… con altre scuole del territorio locale, regionale, nazionale ed internazionale.

 

Area 5 – Responsabile dell‘innovazione tecnologica e dell‘informatizzazione delle aule, dei laboratori e degli uffici.

 - deve assicurare

  • il coordinamento della progettazione di interventi che migliorino il livello tecnologico nei plessi.
  • La progettazione, la realizzazione e la gestione del sito web della scuola
  • il coordinamento della progettazione degli interventi che migliorino l’informatizzazione delle aule, dei laboratori e degli uffici.

4.2.3 Gruppo Dei Docenti Collaboratori Del Dirigente Scolastico per l0organizzazione e la realizzazione del POF

 

E' formato da tutti i docenti ai quali il Dirigente Scolastico  assegna incarico fiduciario nel rispetto dei criteri stabiliti dal collegio dei docenti:

 

primo collaboratore vicario con compiti di:

·        sostituzione del D. S. in caso di brevi assenze;

·         coordinamento, organizzazione e gestione di tutte le attività che non sono proprie della qualifica dirigenziale;

·         coordinamento della formazione  delle classi;

·         delega alla firma per gli atti riguardante la didattica e la gestione del personale.

 

Secondo collaboratore con compiti di:

·         relazione con il personale docente e ATA;

·         coordinamento delle problematiche relative;

 

n. 2  coordinatori didattici per l'istituto superiore  con compiti, in stretta relazione con i coordinatori delle classi, con le FF.SS, con i responsabili dei dipartimenti, con i collaboratori nominati dal D.S. e con il D.S. di:

·         gestione delle relazioni didattiche con  docenti,  gli alunni e con le famiglie;

 

n. 2 coordinatori didattici  per la Scuola Secondaria di 1° grado  con compiti, in stretta relazione con i coordinatori delle classi, con le FF.SS, con i responsabili dei dipartimenti, con i collaboratori nominati dal D.S. e con il D.S. di:

·        gestione delle relazioni didattiche  con i docenti, gli alunni e con le famiglie;

 

 

4.2.4 Staff Di Direzione

Ne fanno parte i componenti dei due team precedenti; di volta in volta - in relazione agli argomenti posti all'ordine del giorno - vi possono partecipare altri docenti (responsabili di commissioni e/o di gruppi di lavoro, di specifici progetti didattici, ecc…) e il DSGA.

 

 

           

4.2.5 Aree per le quali il Dirigente Scolastico designa i propri collaboratori secondo i criteri stabiliti dal Collegio dei docenti al fine di realizzare l'attuazione del POF.

 

Per alcune aree di intervento di particolare complessità il dirigente scolastico si avvale di propri collaboratori ai quali è conferita delega per:

4.2.5.1 Educazione alla salute, all’ambiente, ai beni culturali, intercultura, attività sportive

 4.2.5.2 Edilizia scolastica (sicurezza, manutenzione, ecc..)

 

l        Il Responsabile del Servizio di prevenzione e Protezione

l        Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

 

l        Addetti al servizio di prevenzione incendi, lotta antincendio,    gestione dell’emergenze e chiamata di raccolta presso

      L’Istituto d’Arte

      La Scuola Secondaria di I grado – Sede Centrale –

 

l       Coordinatore del servizio prevenzione e protezione e delle emergenze

 

l       Responsabile della manutenzione

l       primo soccorso

 

 

4.2.5.3 Responsabili sostituzione dei colleghi assenti

4.2.5.4 Coordinatori e Segretari di classe per l’Istituto d’Arte e per la Scuola Secondaria di I grado

4.2.5.5 Commissione formazione classi

4.2.5.6 Referente gestione IVA e altro, Azienda Speciale

4.2.5.7 Commissione orario

4.2.5.8 Gruppo di supporto contro la dispersione, abuso e maltrattamento

4.2.5.9 Commissione progetti d'istituto

4.2.5.10 Commissione continuità/orientamento

4.2.5.11 Commissione elettorale

4.2.5.12 Comitato di Valutazione

4.2.5.13 Tutor studenti ISA

4.2.5.14 Tutor studenti Scuola secondaria di I grado

4.2.5.15 Tutor docenti

4.2.5.16 Referenti alunni diversamente abili

4.2.5.17 Responsabile aula di informatica

4.2.5.18 Commissione qualità

4.2.5.19  Referente dipartimento Lettere, Filosofia

4.2.5.20  Referente dipartimento Scientifico-Tecnologico

4.2.5.21  Referente dipartimento artistico

4.2.5.22  Gruppi operativi FF.SS. (commissione biblioteca, supporti vari,...)

4.2.5.23  Organizzazione e partecipazione a progetti esterni (PON, FERS, IFTS, Cittadinanza attiva, Istruzione domiciliare, ecc....)

 

Le prestazioni del personale della scuola coinvolto nelle attività sopra descritte sono retribuite mediante il Fondo dell’Istituzione secondo la contrattazione di istituto.

 

 

4.2.6 Ufficio di Segreteria e Personale ATA

4.2.6.1 I Servizi di Segreteria

-         Gestione alunni

-         Gestione personale

-         Gestione patrimonio

-         Gestione archivio e protocollo

-         Gestione finanziaria e Contabile

-         Ufficio tecnico

4.2.6.2 Servizi Generali e loro ripartizione

I servizi e i compiti essenziali svolti dai collaboratori scolastici sono i seguenti:

a)       rapporti con gli alunni;

b)       sorveglianza dei locali;

c)       pulizia di carattere materiale; particolari interventi non specialistici; collaborazione agli uffici e alla didattica; servizi esterni.

 

 

 

 

 

Distribuzione delle unità in servizio c/o Istituto Arte:

Piano terreno:                         n° 5 unità

Primo Piano:                          n° 3 unità

Centralino:                 n° 1 unità

 

Distribuzione delle unità in servizio c/o Scuola Secondaria di I grado

Piano Terra                                 1 unità

Piano seminterrato                    n° 2 unità

 

4.3 Gli Spazi e la loro Destinazione

L’incremento degli alunni ha reso più evidente la carenza di spazi e di strutture indispensabili. Le aule e i laboratori non sono del tutto adeguati alle esigenze della scuola. La scuola non è dotata di palestra; si è in attesa di utilizzare delle aule site in via Salita san Gaetano. È ovvio che per dare alla scuola  un aspetto più decoroso è necessario  un intervento di manutenzione straordinaria da parte  degli Enti Locali (Provincia e Comune) i quali hanno già manifestato l’intenzione ad intervenire in tempi brevi.

All’interno della scuola sono ubicati:

-          Ventitré  aule di cui nove per la Scuola Secondaria di I grado;

-          Cinque laboratori per il mosaico;

-          Due laboratori per le discipline plastiche;

-          aula magna/Biblioteca;

-          Sala Professori;

-          Ufficio del Dirigente;

-          Auletta funzioni strumentali, con annesso computer, dotato di stampante

-          Aula collaboratori del Dirigente scolastico

-          Segreteria;

-          Ufficio assistente tecnico;

-          Archivio;

-          Magazzini;

-          un  laboratorio di informatica/multimediale per l’istituto d’Arte attualmente dotato di n. 12 PC, 4 MAC, 7 stampanti, 5 gruppi di continuità, 1 scanner più Dia, 1 plotter, 1 video proiettore, 1 schermo, 1 videoregistratore, 3 televisori

-           un laboratorio di informatica /multimediale per la scuola media dotato di n. 10 PC, 1 server, 2 stampanti, 1 videoproiettore, 1 schermo e 10 tavoli ergonomici porta PC.   

 

 

4.3.1 Sussidi didattici

La scuola dispone dei seguenti sussidi didattici:

-         Televisore con collegamento satellitare

-         Videoregistratore (n. 2)

-         Lavagna luminosa (n. 1)

-         Fotocopiatrici (n.  4)

-         Impianto audio ad uso teatrale

-         Videoproiettore (2) e videolettore

-         Videocamera digitale

-         Televisore normale(4)

 

 

CAP. V RELAZIONI CON IL TERRITORIO

 

L’Istituto Statale d'Arte “Mario D'Aleo” ha una buona tradizione di relazioni con il territorio, in senso lato, anche a livello nazionale e internazionale, inteso come luogo di vita nel quale realizzare interazioni e come risorsa per migliorare la visibilità e per ottenere il riconoscimento della società, dal quale ripartire per aumentare il livello di motivazione degli alunni e per arricchire l’offerta formativa della scuola.

Concretamente sono state stabiliti e si è disponibili a nuovi rapporti di stretta collaborazione, convenzioni e accordi, con l’Osservatorio Provinciale contro la Dispersione Scolastica e per il Successo Formativo di Tutti gli Alunni, con Associazioni di Volontariato (CESVOP) e non, con il Servizio Civile, con Imprese, con Centri di Formazione, con Enti ed Istituzioni, sfruttando ogni opportunità di espansione e presenza attiva in ogni contesto in cui la scuola può operare per migliorare la sua visibilità e manifestare le potenzialità artistiche di cui è portatrice. 

CAP. VI L’ATTIVITA’ PROGETTUALE

6.1  Il Quadro Complessivo dei Progetti d’Istituto Ammissibili

Per quanto riguarda l’attività progettuale programmata con finanziamenti interni, il cui fine ultimo è quello di favorire il successo formativo di tutti gli alunni, possiamo raggruppare le diverse proposte progettuali in rapporto alle diverse finalità didattico-educative che stanno alla base del progetto; possiamo pertanto individuare delle vere e proprie aree di riferimento in ordine di priorità, considerando che all’interno di ciascuna area la precedenza è data a quei progetti che hanno un minor costo per alunno.

6.1.1 Per l’Istituto d’Arte

1)L’area dei progetti :

-         a)  che realizzano attività di orientamento e di continuità,

-         b)  che tendono al recupero della dispersione scolastica (evasioni, abbandoni, frequenze irregolari, non ammissioni, disabilità,…)

-         c)  di obbligo istituzionale (rilevazione apprendimenti INVALSI, patentino, mostra didattica di fine anno, passerelle, istruzione domiciliare, corsi di recupero, ecc...);

-         d) che mirano alla formazione del cittadino responsabile nella promozione del rispetto della cultura della legalità.

2) L’area dei progetti

a)     che contribuiscono ad arricchire, potenziare ed integrare l’insegnamento disciplinare;

b)      che contribuiscono a valorizzare la finalità specifica del nostro indirizzo di studi, quella artistico-professionale, relativa all’arte e al restauro del mosaico;

3)l’area dei progetti

a)   che mirano all’educazione alla salute e dell'ambiente comprendente una serie di attività di educazione ambientale rivolte essenzialmente a promuovere “il benessere” degli allievi

b)     che servono ad estendere e ad approfondire la conoscenza delle nuove tecnologie informatiche;

4) l’area dei progetti

a)    che servono a migliorare il funzionamento delle strutture scolastiche

b)    che ampliano l’offerta formativa;

 

6.1.2 Per la Scuola Secondaria di I grado

 

                     i.            l’area dei progetti che favoriscono la continuità e l’orientamento;

                     ii.            l’area dei progetti che potenziano le conoscenze e le competenze curricolari

                   iii.            l’area dei progetti che favoriscono un arricchimento culturale ed una migliore conoscenza dell’ambiente di appartenenza in particolare che mirano all’educazione alla salute e dell'ambiente;

                   iv.            l’area dei progetti che ampliano l’offerta formativa attraverso l’arricchimento del curricolo;

6.2 Progetti con Rilievo Istituzionale

I progetti con rilievo istituzione e interistituzionale (PON, POR, CIPE, IFTS, ECAP ,Osservatorio Provinciale contro la Dispersione, a seguito di accordi, convenzioni, accordi scuola regione ecc…) i cui finanziamenti sono esterni al Fondo dell’Istituzione o gratuiti, risultano ammissibili se rientranti in un’area di cui al cap.6.1.

Nell’ambito degli accordi scuola – regione, l’Istituto d’Arte ha firmato un protocollo di intesa con l’Ente di Formazione Ecap che prevede un percorso triennale di istruzione e formazione professionale  denominato Progetto “Opertatore grafica CAD” Tipologia A. Il percorso progettuale si attiverà con una copertura del 20% delle ore curriculari e sarà rivolto agli alunni di una prima classe che usufruiranno di una “indennità allievi” e di “una borsa formativa”.

Un rilievo particolare è rivolta a percorsi progettuali che mirano a valorizzare l’istruzione domiciliare al fine di contenere gravi situazioni di svantaggio socio – culturale presenti nel nostro ambito territoriale.

CAP. VII NOTA CONCLUSIVA

IL POF così redatto ed articolato è stato approvato dal Collegio dei Docenti il 13/06/2008 e modificato l’11/12/08     

La sua validità è considerata permanente salvo integrazioni e modifiche predisposte dal C.D..

È trasmesso al Commissario Straordinario nelle funzioni di Consiglio d’Istituto per la sua adozione.

 

CAP. VIII SOMMARIO


PREMESSA................................................................................................................................ 3

P1. Significato Del Documento........................................................................................... 3

P2. Indirizzi Generali Per Le Attività Della Scuola E Delle Scelte Generali Di Gestione E Di Amministrazione Definiti Dal Consiglio D’Istituto.......................................................................................... 3

CAP.I L’ISTITUTO STATALE D’ARTE PER IL MOSAICO IERI ED OGGI........................................ 6

1.1 La Storia........................................................................................................................ 6

1.2 Territorio ed Utenza Attuale........................................................................................ 7

CAP.II SCELTE EDUCATIVE........................................................................................................ 8

2.1 Finalità Didattico-Educative della Scuola Secondaria di I grado Annessa................ 8

2.1.1 Mappa dei bisogni....................................................................................................... 8

2.1.2.Scelte educative della scuola: il profilo della persona educata, istruita, formata................ 8

2.2 Finalità Didattico-Educative dell’Istituto d’Arte ‘Mario D’Aleo’.............................. 10

2.3 Indirizzi Formativi......................................................................................................... 11

2.3.1 Il primo indirizzo formativo......................................................................................... 11

2.3.2 Il secondo indirizzo................................................................................................... 11

2.4 Obiettivi istituzionali della scuola............................................................................. 12

CAP.III L’ATTIVITA’ CURRICOLARE: COME SI RAGGIUNGONO LE FINALITA’ DIDATTICO-EDUCATIVE PERCORRENDO STRADE DAI CONFINI BEN DELIMITATI ED ORGANICAMENTE COSTRUITE: I CURRICOLI DISCIPLINARI      13

3.1 I Corsi Esistenti............................................................................................................ 13

3.2 Orari e Materie della Scuola Secondaria di I grado.................................................. 13

3.2.1 Orario, discipline e laboratori per le classi prime, seconde e terze sezz. A,B, C, D......... 14

3.2.1.1 Distribuzione oraria delle discipline e dei laboratori:.............................................. 14

3.3 Il Corso Tradizionale dell’Istituto D’Arte................................................................. 18

3.4 Materie ed Orari del Corso Tradizionale Indirizzo ‘Arte del Mosaico’..................... 18

Materie.......................................................................................................... 18

3.5 Il Corso Sperimentale Chiamato Progetto “Michelangelo 2”.................................. 20

3.6 Orari e Materie del Corso Sperimentale ‘Michelangelo’.......................................... 21

3.7.1 LA PROGRAMMAZIONE NELL’AMBITO DEL CONSIGLIO DI CLASSE.............................. 23

3.8 Come Aiutare gli Allievi a Recuperare le loro Lacune e a Potenziare le loro Conoscenze        28

3.8.1 Le Strategie di Intervento per il Recupero degli Alunni della Scuola secondaria di I grado 28

3.8.2 Le Strategie di intervento per il Recupero e il Potenziamento dell’Istituto d’Arte............... 28

3.9 Rapporti con le famiglie.............................................................................................. 30

3.9.1 Rapporti con le famiglie : L’Istituto Superiore............................................................... 30

3.9.2 Rapporti Con Le Famiglie: La Scuola Secondaria di I grado.......................................... 31

CAP.IV LE RISORSE UMANE E MATERIALI: QUALI QUANTE E COME VENGONO ORGANIZZATE 32

4.1 Le risorse Umane.......................................................................................................... 32

4.2 Organizzazione delle Risorse Umane.......................................................................... 33

4.2.1 Il Consiglio di Istituto................................................................................................. 33

4.2.2 Il Collegio dei Docenti................................................................................................ 34

4.2.2.1 Gruppo Dei Docenti Incaricati Delle Funzioni-Strumentali...................................... 34

4.2.3 Gruppo Dei Docenti Collaboratori Del Dirigente Scolastico per l0organizzazione e la realizzazione del POF      38

4.2.4 Staff Di Direzione...................................................................................................... 38

4.2.5 Aree per le quali il Dirigente Scolastico designa i propri collaboratori secondo i criteri stabiliti dal Collegio dei docenti al fine di realizzare l'attuazione del POF.............................................................................. 39

4.2.5.1 Educazione alla salute, all’ambiente, ai beni culturali, intercultura, attività sportive... 39

4.2.5.2 Edilizia scolastica (sicurezza, manutenzione, ecc..)............................................. 39

4.2.5.3 Responsabili sostituzione dei colleghi assenti...................................................... 40

4.2.5.4 Coordinatori e Segretari di classe per l’Istituto d’Arte e per la Scuola Secondaria di I grado          40

4.2.5.5 Commissione formazione classi.......................................................................... 40

4.2.5.6 Referente gestione IVA e altro, Azienda Speciale................................................. 40

4.2.5.7 Commissione orario........................................................................................... 40

4.2.5.8 Gruppo di supporto contro la dispersione, abuso e maltrattamento......................... 40

4.2.5.9 Commissione progetti d'istituto........................................................................... 40

4.2.5.10 Commissione continuità/orientamento............................................................... 40

4.2.5.11 Commissione elettorale.................................................................................... 40

4.2.5.12 Comitato di Valutazione................................................................................... 40

4.2.5.13 Tutor studenti ISA............................................................................................ 40

4.2.5.14 Tutor studenti Scuola secondaria di I grado........................................................ 40

4.2.5.15 Tutor docenti................................................................................................... 40

4.2.5.16 Referenti alunni diversamente abili..................................................................... 40

4.2.5.17 Responsabile aula di informatica....................................................................... 40

4.2.5.18 Commissione qualità........................................................................................ 40

4.2.5.19  Referente dipartimento Lettere, Filosofia........................................................... 40

4.2.5.20  Referente dipartimento Scientifico-Tecnologico.................................................. 40

4.2.5.21  Referente dipartimento artistico........................................................................ 40

4.2.5.22  Gruppi operativi FF.SS. (commissione biblioteca, supporti vari,...)....................... 40

4.2.5.23  Organizzazione e partecipazione a progetti esterni (PON, FERS, IFTS, Cittadinanza attiva, Istruzione domiciliare, ecc....)....................................................................................................... 40

4.2.6 Ufficio di Segreteria e Personale ATA......................................................................... 41

4.2.6.1 I Servizi di Segreteria......................................................................................... 41

4.2.6.2 Servizi Generali e loro ripartizione....................................................................... 41

4.3 Gli Spazi e la loro Destinazione..................................................................................... 43

4.3.1 Sussidi didattici........................................................................................................ 44

CAP. V RELAZIONI CON IL TERRITORIO................................................................................... 45

CAP. VI L’ATTIVITA’ PROGETTUALE........................................................................................ 45

6.1  Il Quadro Complessivo dei Progetti d’Istituto Ammissibili............................................ 45

6.1.1 Per l’Istituto d’Arte..................................................................................................... 45

6.1.2 Per la Scuola Secondaria di I grado............................................................................ 46

6.2 Progetti con Rilievo Istituzionale................................................................................. 47

CAP. VII NOTA CONCLUSIVA................................................................................................... 47

CAP. VIII SOMMARIO............................................................................................................... 48

 

   

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