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Il metodo Schumann.
Il criminologo.
Qualcosa di misterioso.
Il caso Giering.
Il commissario e l'albero delle mele.
Il Catalogo.

Dopo 14 anni e 109 puntate, nella primavera 2019 ZDF ha chiuso i battenti della produzione di «Der Kriminalist» in accordo con tutte le parti coinvolte.

L'attore protagonista Christian Berkel ha plasmato il personaggio del vittimologo Bruno Schumann sin dall'inizio. «È stato un grande dono essere in grado di dare vita al personaggio e plasmarlo per un periodo di tempo così lungo» ha dichiarato Berkel. «Mi è piaciuto molto interpretare il ruolo e ho amato il mio lavoro, ma ora voglio rivolgere la mia attenzione a nuovi progetti. Il mio obiettivo è sempre stato quello di fermarmi quando sono all'apice. Non volevo aspettare che Bruno Schumann morisse di vecchiaia. Non volevo perdere il momento giusto».

«Ho passato un periodo estremamente intenso. Stavo lavorando al libro "Der Apfelbaum" e allo stesso tempo stavo girando sul set; avevo una settimana in cui ero impegnato sette giorni su sette, cosa che mi ha portato un po' al limite. "Der Kriminalist" con i suoi 100 giorni di riprese all'anno mi ha occupato semplicemente troppo spazio, non sarei più in grado di interpretare nessun altro ruolo a lungo termine».

Nel susseguirsi delle storie non sono mancati i colpi di scena: uccisa la collega di lunga data di Schumann, Esther Rubens (Anna Blomeier), il commissario ha portato a compimento le sue indagini con il supporto della giovane, nuova collega Verena Kleinefeldt (Johanna Polley).

Il lavoro di preparazione delle puntate è stato sempre meticoloso e puntuale. Racconta Berkel: «Ho sempre ricevuto le sceneggiature con un certo anticipo. Questo mi ha permesso di sedermi al tavolo con il produttore spiegando cosa mi piaceva e cosa non mi piaceva. Con queste osservazioni si passava ad una successiva rielaborazione della sceneggiatura. E ad un certo punto arrivava il regista e guardavamo la sua versione discutendo ogni scena, ma i cambiamenti immediati nei dialoghi, per lo più li abbiamo sempre fatti spontaneamente sul set».

A proposito della sua scelta di abbandonare la serie, a 61 anni compiuti, Berkel ha detto: «Ci ho pensato a lungo. Non trovi mai il momento ideale per fermarti. Prima ancora che iniziassimo le riprese della scorsa stagione, avevo preso la decisione e l'ho detto al mio produttore e poi alla rete. Siamo stati davvero benissimo insieme e questa squadra mi ha fatto sentire come in famiglia. Ora mi prende più una sensazionedi tristezza. Accade quando mi muovo per la città di Berlino e rivedo le location. Non c'è un quartiere a Berlino in cui non abbiamo girato. Quando guido per la città questa nostalgia mi assale».

 

 

 

Christian Berkel e Frank Giering
(Foto ZDF/Claudius Pflug)
L'albero delle mele.

Per l'attore protagonista della serie il 2018 è stato anche l'anno che ha segnato il suo debutto come scrittore. Ha infatti pubblicato "Der Apfelbaum", l'albero delle mele, il suo primo romanzo in cui racconta della sua famiglia di origini ebraico-tedesche.

Il racconto intenso delle persecuzioni e dell'Olocausto negli anni della Seconda Guerra Mondiale è stato pubblicato anche in Italia per i tipi di Mondadori con il titolo "La vita ad un passo da noi".

 

 

La copertina italiana del libro di Berkel..