INTERNET SOCIAL POINT

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ANMIC Viterbo

Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili     (ente morale per DPR 27/12/78)

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 L'Inserimento dicembre 2006 Rivedi presentazione iniziale

Notiziario semestrale di aggiornamento normativo e sociale riservato agli iscritti dell’Associazione

   In questo numero:    (clicca sul titolo dell'articolo per visualizzarlo)

        L'Editoriale  di Alessandra Tibaldi                                                         Presentazione del nuovo Direttore

         Il X° congresso Nazionale dell'ANMIC                                                    Il significato di un successo

         Assemblea regionale dei Quadri Dirigenti                                               L'  "Accademia Barbanera"

         50° anno di vita dell'ANMIC                                                                     Leggi sull' handicap

         Accertamenti sanitari a titolari di assegno sociale                                  Accertamento accelerato

         Ingresso gratuito agli istituti ed ai luoghi di cultura                              Attenti alle truffe !!!

        Adesione all'Associazione                                                                           I servizi per gli studenti con disabilità

        Rubrica universitaria                                                                                  Delegazioni ANMIC in Provincia

        La patente speciale di guida per auto  e motoveicoli                                 Consegna e ritiro nuove tessere 2007

        Prestazioni sanitarie pagate in ritardo dall'INPS e limiti di reddito                              Buone Feste

                                     SPECIALE LAVORO

Siamo onorati di pubblicare il pensiero dell’Assessore Regionale al Lavoro sulle prime esperienze nell’attività regionale

Editoriale di Alessandra Tibaldi*

 L'assessorato al Lavoro un osservatorio privilegiato

….vite che raccontano la nostra regione…. Storie che ci coinvolgono…..testimonianze che ci servono per agire e ci spingono e decidono

Da quando ho iniziato la mia esperienza nell'assessorato al Lavoro, gli incontri sono stati molteplici. Sindacati, lavoratori precari e non, reti di lotta e molti altri ancora.Ci si chiede di garantire uno spazio di democrazia, ma  spesso, diventiamo spazio di speranza. Coinvolti sempre più da persone le cui condizioni sono racconti di quotidiana difficoltà. Vite che raccontano la nostra Regione.Ci si chiede di prendere parola, di interagire, di rendere possibile qualcosa che trasformi l'esistente. Storie che parlano di un lavoro spesso sotto ricatto, sottopagato, senza futuro. L'assessorato, un luogo in cui prendere decisioni, costruire linee guida e strategie, e però anche un formidabile luogo di inchiesta, continua, un osservatorio privilegiato sulla nostra contemporaneità.

Le aspettative sono molte …chiediamo partecipazione e collaborazione per adottare misure positive.

In molti ci guardano come l'isola per i naufraghi, approdo in grado di sostenere ragioni e bisogni. L'assenza di dirittie oramai un tratto comune che colpisce un giovane laureato come un pensionato, un migrante come un lavoratore. Condizioni di disagio ancor più gravi se donne. La precarietà sta ponendo quindi la ridefinizione delle forme del lavoro, della sua organizzazione e dei diritti che parlano anche delle nuove esigenze, della necessità di conquistare e garantire nuovi diritti sociali. Sappiamo che le aspettative sono molte e di moltissime persone, per questo vogliamo essere a disposizione di tutti coloro che intendano agire sui temi del lavoro, siano essi sindacati, forze politiche e sociali, movimenti e terzo settore, partiti politici o istituzioni. L'idea di costruire una continua interazione deriva dalla necessità di sviscerare le trasformazioni, capirne le condizioni oggettive e soggettive, intervenire, insieme, sulle misure da adottare per contrastare le difficoltà che il mondo del lavoro contemporaneo presenta.

……. Ci rivolgiamo anche al mondo della impresa… nell’iniziare un percorso trasparente e partecipando contro la precarietà ed il disagio

Vorremmo su questo che anche il mondo delle imprese si esprimesse, perché crediamo necessario porre dei freni in grado di fermare una deriva pericolosa che rischia di far precipitare milioni di persone da uno stato di precarietà a uno stato di grave disagio che può divenire strutturale. L'assessorato dunque non solo come luogo della delega ma anche luogo di inchiesta, di lettura delle trasformazioni del lavoro, spazio aperto, in grado di coinvolgere ed essere coinvolto. Per affrontare le trasformazioni del mondo del lavoro necessitiamo di un percorso aperto, trasparente e partecipato per costruire una nuova stagione di diritti sociali, di garanzie, di nuovo sviluppo nel Lazio.

                                                                        Alessandra Tibaldi

                                      *Assessore al Lavoro  Pari opportunità e Politiche giovanili della Regione Lazio

 

 CONSIDERAZIONI

Siamo onorati per l’editoriale dell’ Assessore Regionale, e nel contempo stupiti al massimo per l’apertura mentale, la serena franchezza, la disponibilità al dialogo, Sua e dei propri collaboratori; pertanto la “ Diogene Onlus” ha dato la disponibilità all’ANMIC, per iniziare da Gennaio 2007 un nuovo proggetto dedicato ai giovani disabili iscritti nelle liste del collocamento obbligatorio, per l’autogestione della propria situazione riguardo al lavoro.

Di fronte alla disponibilità riscontrata ed in presenza del notiziario dell’Assessorato Regionale “IL MALEPPEGGIO” : storie di lavori, inviato dall’Assessorato Regionale al lavoro alla stessa Diogene Onlus, si apre questo nuovo scenario per l’ “Internet Social Point”, per un proggetto che partirà proprio collegandosi con

www.ilmaleppeggio.it e con www.portalavoro.regione.lazio.it,  a beneficio di tutti coloro che aspirano ad un lavoro mirato se  disoccupati ed alla difesa della propria dignità lavorativa per gli occupati.

Sono sicuro che sarà un proggetto di grande rilevanza sociale in provincia di Viterbo, non sterile certamente, non fine a sé stesso ma incisivo e visibile nella realtà che andrà ad affrontare.

Quanto entusiasmo ci ha dato questa pubblicazione regionale! Questo entusiasmo ci auguriamo di poterlo trasmettere ai giovani disoccupati della nostra provincia, senza false promesse, senza infingimenti, ma con l’unico scopo di affontare insieme la realtà, di renderli aggiornati e coscenti sulle difficoltà da superare, di cercare insieme tutti gli strumenti possibili per l’affrancamento dal bisogno e dallo scoramento.

                                                                                                              Italo Aquilani

 

 

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Mario Cipolloni

 

Giornalista iscritto all’Albo dal 1970 . E’ stato per otto anni corrispondente della “Nazione di Firenze”.

Per otto anni corrispondente della “ Nuova Sardegna”, responsabile del TG Sportivo e Direttore della televisione TVT .

Per molti anni Direttore di “ Telemaremma”, da 10 anni Responsabile della rubrica “Informa Viterbo” su Rete Oro, oltre che scrivere e commentare gli accadimenti di Viterbo e gli accadimenti sportivi  e molto altro ancora .

 

 

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Nei giorni 5, 6,  7 Ottobre 2006 del corrente anno a Fiuggi (FR) è stato celebrato il X° Congresso Nazionale della ANMIC che coincide con i cinquant’anni dell’esistenza dell’Associazione stessa.

Oltre a rappresentare una data storica della ANMIC, è servito a rievocare le conquiste associative ottenute nell’ultimo cinquantennio ed a gettare le basi per le nuove iniziative che la presenza attiva delle ANMIC in Italia porterà in porto in favore dei disabili.

Il dibattito si è svolto nei tre giorni di lavoro alla presenza di oltre 700 delegati provenienti da tutta Italia, centrando gli interventi sugli spunti che la relazione del Presidente Giovanni Pagano ha offerto ad ogni oratore; una relazione che ha dimostrato la dedizione con la quale il Presidente Nazionale ha lavorato in questi 5 anni di incarico, e nella quale più volte ha voluto trasmettere ai presenti la tranquillità della sua coscienza e la serenità con la quale si è presentato all’assemblea, sicuro di avere dato il massimo per l’elevazione morale, civile, ed economica degli invalidi civili .

   

L’entusiastica unanimità con la quale il Congresso ha rieletto il Presidente Pagano alla guida della ANMIC per i prossimi 5 anni, è stata la dimostrazione, non solo dell’affetto, ma anche della stima che il mondo dei disabili nutre nei suoi confronti.

Il  Presidente Provinciale di Viterbo Dr Aquilani, nel suo pubblico intervento  ha ribadito la fedeltà della ANMIC di Viterbo al Presidente Nazionale, Giovanni Pagano, ai Vice Presidenti Prof. Gilberto Pietrella, Dr Gianni D’Alfolso, Cav.    Agostino Bravaccini ed ai membri del Direttivo Nazionale Prof. Mariano  De Luca,  Avv. Luca  Pancalli, Rag. Alberto Mutti e fedeltà che significa camminare insieme secondo i principi ispirati dalla Presidenza Nazionale e nel rispetto delle autonomie locali.

Quale Presidente Regionale del Lazio ha enucleato i successi ottenuti dalla ANMIC Regionale in questo ultimo quinquennio e le leggi che l’Ente Regione ha  emanato tenendo presenti i suggerimenti e le proposte ANMIC, riconoscendone con la L.R.  n° 17 / 2003 il ruolo di Ente Ausiliario della Regione stessa.

Si è quindi soffermato sui problemi che riguardano il lavoro, l’assistenza dei più gravi, il “dopo di noi” e l’educazione e l’assistenza alle famiglie affinché possano tenere in casa i disabili gravi,  spingendo lo sguardo verso il futuro, che si propone difficile per la realizzazione dei temi accennati, e per i quali il Presidente Regionale Dr Aquilani ha chiesto l’impegno della Presidenza della Direzione Nazionale.

 

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L’avvocato Luca Pancalli è stato nominato recentemente commissario straordinario della Federazione Italiana Gioco Calcio

Il riconoscimento dei suoi meriti sportivi viene da lontano, quale atleta vincitore di 7 medaglie d’oro alle paraolimpiadi e Presidente del C I P  ( Comitato Italiano Paralimpico ) massima organizzazione di sport disabili d’Italia, Vice Presidente del CONI e Segretario Generale della ANMIC Nazionale.

Noi lo appreziamo come Presidente della ANMIC di Roma e Provincia, e siamo i fortunati ad avere lavorato con lui fianco a fianco in questi ultimi 10 anni, ed il sottoscritto si onora di avere presieduto all’EUR il Congresso che lo ha rieletto Presidente ANMIC di Roma per il prossimo quinquennio.

Sarò controcorrente, ma voglio sperare di poter ancora lavorare con lui, sottolinearne i suggerimenti, ascoltarne le esperienze: purtroppo so bene che le sue qualità e la sua intelligenza servono a scopi più vasti in questa Italia, dove lo sport deve continuare a rivolgersi ai giovani ed alle persone in difficoltà, dove l’esempio della legalità deve imperare in ogni azione popolare e solo uno come lui può garantire questa aspirazione.

Che bei tempi Luca! Quando organizzavamo le gare sportive per i disabili  a Roma e quando inauguravamo le mostre nelle quali gli artisti disabili potevano esporre le loro opere; rimane sempre il valore degli inviti che ci rivolgevi nelle riunioni dei Presidenti Provinciali del Lazio a trasmettere e disseminare tra di noi le esperienze i risultati delle iniziative, i successi contro l’emarginazione, affinché le esperienze positive non andassero perdute ma sempre migliorate.

Non c’è solo nostalgia in queste mie parole ma c’è anche consapevolezza  che stare al passo con te non sarà facile per noi operatori locali della ANMIC: ci conforta solo il fatto che i disabili, gli sportivi, i più deboli ci guadagneranno molto!

 

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Assemblea Regionale dei Quadri Dirigenti del Lazio dell’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti

Intervento del Dr. Aquilani  Presidente Regionale ANMIC

               In Via Rosa  Raimondi Garibaldi -sala Tirreno - in Roma, il giorno 11 Novembre 2006 si è svolta l’Assemblea dei quadri dirigenti dei Ciechi Civili e degli Ipovedenti del Lavoro per affrontare i problemi attuali della categoria di disabili. Trasporti – autonomia e disabilità; situazione del Centro Regionale S. Alessio; L.R. n° 36/2003 sulla consulta del volontariato; il Servizio Regionale; la vita associativa nelle Province;

                 I lavori sono stati introdotti dalla Prof.ssa Anita Ventura, Presidente Regionale dell’Unione Italiana Ciechi, che ha approvato i Responsabili Provinciali sulle attività regionali ed ha introdotto i punti salienti degli argomenti all’ordine del giorno. Non ha mancato, quindi, di incoraggiare i delegati a perseverare nell’impegno finora profuso, al fine di superare le difficoltà che si frappongono, tra i disabili per una opportuna fruizione dei servizi.

Durante i lavori il Dr. Aquilani Italo, Presidente Regionale della ANMIC, accogliendo l’invito della Prof.ssa Ventura ha preso la parola portando il saluto dei propri associati ANMIC, ai colleghi della UIC che fanno parte della FAND Regionale che raggruppa tutte le associazioni storiche di disabili: UIC- ENS – UMS – ANMIL;

Come per i Ciechi, ha sottolineato Aquilani, anche per gli Invalidi Civili i problemi più scottanti sono quelli del lavoro, dell’emarginazione, delle barriere architettoniche, così come è emerso in questi ultimi anni nelle riunioni congiunte che si sono tenute a Roma, in Via Collalto Sabina, alla Regione, alla Sede della UIDL e nei Convegni della FAND; ha ricordato, quindi le battaglie sostenute insieme all’ex Presidente Regionale UIC  Dr Sartorelli ed ha valorizzato la collaborazione che c’è nelle Province tra la UIC e la ANMIC.

Citando la persona del Prof. Tommaso Daniele, ha concluso dicendo: il movimento dei disabili ha compiuto grandi passi lungo la strada della visibilità dei bisogni dei ciechi e dei disabili e dei diritti in genere, il diritto alle pari opportunità, il diritto alla pari dignità, il diritto a vivere una vita di piena cittadinanza. Noi, insieme agli altri disabili, abbiamo la grande missione di cambiare questa società, di frenarne gli impulsi verso certi valori che non ci appartengono: il denaro, la ricchezza, il profitto ed il successo ad ogni costo. Noi abbiamo la missione di riportare la vita ai valori di un tempo, alla dignità dell’uomo, alla centralità dell’uomo con la propria sensibilità, con la propria dimensione, la propria finitudine. Proprio noi, i più deboli, abbiamo questa possibilità, questa opportunità, perché noi più degli altri avvertiamo la difficoltà del passo quando si fa troppo lungo, e allora abbiamo la missione di batterci per una visione dell’Europa che sia diversa da quella di altri continenti.

Noi dobbiamo batterci per un modello sociale europeo che riesca a coniugare lo sviluppo economico con i bisogni dell’uomo, con la giustizia sociale; dobbiamo batterci per una Costituzione europea che ponga come centrali i diritti fondamentali dell’uomo, la non discriminazione dei diritti umani, i diritti economici, i diritti sociali, i diritti culturali. Ecco è in questo contesto che noi dobbiamo combattere la nostra battaglia per l’autonomia e per l’indipendenza.

Al termine dei lavori il Dr. Aquilani a nome della ANMIC ha approvato l’ordine del giorno elaborato dalla D.ssa Simona Fanini sugli argomenti trattati che è stato trasmesso alla Giunta Regionale del Lazio.

Dalla Sede regionale ANMIC si ringrazia la D.ssa Simona Fanini Segretaria UIC Regionale, per la professionale assistenza prestata nelle attività della FAND.

Ci è gradito pertanto ricordare con affetto le immagini del suo recente matrimonio che si è svolto a Roma in Campidoglio, officiato dalla D.ssa Alessandra Tibaldi.

 

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 di Castiglione In Teverina ci ha gentilmente autorizzato a pubblicare alcune poesie presenti nei vari volumi editi dalla stessa.

Ringraziamo il Presidente Nevino Barbanera augurandoci della continuità di collaborazione

                             

              ATTESA

   Nelle notti serene di gennaio

   la tramontana lucida le stelle

   racconta al buio risapute fole

   sempre inventando l'argomento amore.

 

   Ho messo rami secchi di ginepro

   sul focolare di consunta pietra:

   odora il vino, sfrigola la fiamma

   rintocca l'ora e ci fa compagnia:

   vieni avanti

   amico

                                                  (Autore Vito Ceccani)

                                                  Dalla raccolta “Le voci della poesia”

 

 

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Casella di testo: ...è la disposizione della vela, non la forza della tempesta, a decidere la nostra direzione.
 
   Ella W. Wilcox

INVERNO IN PAESE

 

Piacevol brezza estiva, ti rimpiango!

Sotto un cielo cristallino

ostinatamente freddo e monotono,

imperversa la tramontana

contro il lago di Bolsena.

Prepotente essa scuote:

i platani rivieraschi,

inveisce sui pioppi secolari

del grazioso viale;

poi qual fiera che insegue la preda,

assalta la penisola

di recente innevata,

sibila tra i vicoli

e investe col gelido soffio

i rari passanti.

Ma i comignoli dé tetti

esalano sbuffi di grigio fumo,

lontane emozioni suscitando:

vecchietti appisolati

presso i ceppi scoppiettanti,

vivande gustose e vino nuovo,

addobbi natalizi

e nenie di zampogne.

                                                 ( Autore Elio Prosperini )

                                                 Dalla raccolta “La voce della poesia”

   

                                        

LA NEVE

C’e gioia nell'aria

fata neve stamane

ogni cosa ha ammantato

 

svegliarsi trepidanti al torpore

incollati al vetro appannato

cader lieve, la neve

                  

         nella pianura

         nei colli

         nei tetti

 

         nel borgo, muto d’incanto

         c’è un paesaggio imbiancato

         c’è un presepe nei cuori, fanciulli.

 

                                                                      (Autore Nevino Barbanera)

                                                                     Dalla raccolta “Poeti Castiglionesi”

 

Testo pulsante

 

 

50 anni

L’ A.N.M.I.C.  (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi civili), fondata nel 1956, eletta in ente Morale il 23/12/1978 con Decreto del Presidente della Repubblica, è la più importante organizzazione sociale d’Italia e rappresenta e tutela l’intera categoria degli Invalidi Civili: ha il merito, riconosciuto ad elaborare ed a far approvare tutta la legislazione italiana vigente in materia di invalidità.

In questo anno 2006 vengono celebrati i 50 anni di attività assistenziale con varie manifestazioni che si sono svolte nel corso dei mesi in diversi ambiti e che si concluderanno il 13 Dicembre a Piazza Montecitorio in Roma alla presenza dei labari e delle insegne delle 103 Sedi Provinciali, delle 39 Sedi Regionali e delle 350 delegazioni e sezioni locali presenti in Italia.

 

La signora Alberti di Blera

 

In tale ricorrenza il Presidente Nazionale Giovanni Pagano ha voluto dedicare una targa personalizzata alla Sig.ra Livia Alberti di Blera per l’opera di solidarietà associativa svolta nel comune di residenza, in favore degli Invalidi Civili, soprattutto quelli maggiormente impediti: tale attività di raccordo e rappresentanza volontaria, la Sig.ra Alberti dall’aspetto ancora giovanile ed insostituibile per il carisma che emana, pur nel suo solare sorriso, l’ha svolta fin dalla nascita della ANMIC, iniziando la collaborazione con l’allora Presidente provinciale Prof. Gilberto Pietrella.

 

L’incontro

Ci siamo ritrovati a Blera nella sala parrocchiale, nella favorevole e voluta circostanza di rinverdire i rapporti amichevoli e familiari che sempre improntano le iniziative della nostra Associazione, con i più fedeli collaboratori e simpatizzanti. Dopo tanti anni di comune militanza, l’occasione ci ha portati a consolidare un rapporto di fiducia che pur discontinuo per gli inevitabili problemi di salute, si perpetua nella quotidiana interazione tra la Sede provinciale, gli iscritti, i delegati ed i collaboratoriperiferici. Con sincero trasporto la Sig.ra Alberti ha voluto ricordare i primi tempi di attività, l’attaccamento che ha sempre avuto verso l’Associazione e le persone che la conducono, rinnovando l’impegno a continuare, nei limiti delle sue possibilità, anche per il futuro. Il Presidente Provinciale Aquilani, l’ha ringraziata pubblicamente e si è compiaciuto della folta partecipazione, notando soprattutto la presenza di giovani, a dimostrazione di un ottimo ricambio generazionale delle persone che si avvicinano all’ANMIC e che, con l’esempio degli anziani, si adoperano a proseguire e perfezionare il cammino intrapreso. Ai giovani soprattutto viene affidato il compito di far fiorire il volontariato e di mantenere il collegamento con quelli associati, da sempre amici e conosciuti, i cui nomi ed i volti ci scorrono davanti mentre parliamo, che per grave infermità sono costretti a rimanere nelle loro abitazioni e che comunque hanno inviato i loro saluti telefonicamente. Don Santino Giulianelli, Parroco di Blera, ha benedetto l’immagine Sacra offerta alla Sig.ra Alberti dalla sede provinciale ANMIC di Viterbo e la targa della Presidenza Nazionale, aggiungendo una valenza religiosa all’amore per il prossimo ed alla solidarietà che sono i valori fondamentali cui si ispira l’operato della ANMIC.

Alla preparazione del rinfresco ed al servizio hanno provveduto i volontari di Blera, guidati dal Vice Presidente Lorenzo Ciarlanti e Sig.ra e dalla Sig.na Antonella de Silvestris, Capo revisore dei conti. Il servizio fotografico e l’organizzazione sono stati curati dai volontari coniugi Cecchini Laura e Maurizio di Viterbo. Un ringraziamento particolare va alla famiglia De Silvestris per essersi prodigata alla riuscita della manifestazione, al Geometra Piccini ed al Sig. Sabini Giulio di Civitella Cesi un sentito “grazie”.

 

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Nella legislazione italiana, le norme recenti che si riferiscono direttamente ai problemi dei portatori di handicap sono (clicca sui titoli per vedere il testo) :

 

     Legge 05/02/92 n°104    
Legge quadro per l’ assistenza, l’ integrazione sociale e i diritti delle persone disabili 

 

     Legge 21/05/98 n°162
Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, concernenti misure di sostegno in favore di persone con handicap grave 

 

     Legge 28/01/99 n°17
Integrazione e modifica della legge-quadro 5 febbraio 1992, n. 104. per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. 

 

     Legge 12/03/99 n°68
Norme per il diritto al lavoro dei disabili. 

 

 

Testo pulsante

 

-         se ultrasessantacinquenni non hanno più effetti –

 Nel caso in cui dalle revisioni sanitarie effettuate dalle ASL e dalle commissioni di verifica dei Ministero dell'Economia e delle Finanze nei confronti di soggetti ultra sessantacinquenni titolari dì prestazioni sostitutive di Invalidità Civile (pensione sociale e assegno sociale), risulti una riduzione dei grado di invalidità, da totale a parziale o, comunque, la mancata conferma del requisiti sanitari che hanno dato luogo alla prestazione di invalidità, i pensionati conservano comunque il diritto a tali prestazioni sostitutive, infatti, il compimento del 65° anno da parte dell’assistito segna una linea di “confine”. Il raggiungimento dell’età cristallizza la situazione in essere a quel momento: cessa la titolarità della prestazione di invalidità civile e si fruisce dell'assegno sociale senza che da parte dell'INPS si possa rimettere in discussione la permanenza del requisito sanitario anche per il futuro.

Gli accertamenti sanitari, invece, sono rilevanti in caso di verifica del diritto all'indennità di accompagnamento e alle prestazioni dì carattere socio sanitario non economiche.

 

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per malati oncologici

L'ultimo comma dell'art. 6 della Legge 80/2006, (che prevede una notevole semplificazione degli adempimenti amministrativi per le persone con disabilità) recentemente approvata dal Senato, contiene notizie per i malati oncologici per i quali viene previsto un iter di accertamento accelerato.

Esso deve essere effettuato dalle Commissioni delle Aziende ASL entro 15 giorni dalla domanda dell'interessato.

La norma afferma altresì che gli "esiti dell'accertamento hanno efficacia immediata per il godimento dei benefici da essi derivanti".

Se ne evince che il rilascio del verbale è immediato e utile ai fini di benefici lavorativi, esenzione dal ticket, erogazioni delle eventuali previdenze economiche.

 

Testo pulsante

 

 

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26 luglio 2006, il Decreto del Ministero Ministero per i beni e le attività culturali n. 239 del 20 aprile.
Il Decreto, modifica un precedente regolamento disciplinando in modo diverso il libero ingresso e l'ingresso gratuito negli istituti ed ai luoghi della cultura.
È bene precisare che sono tali i monumenti, musei, gallerie, scavi di antichità, parchi e giardini monumentali dello Stato. Sono quindi esclusi i parchi e i musei gestiti direttamente da privati e non di proprietà dello Stato.

Il nuovo Decreto, elencando gli aventi diritto all'ingresso gratuito, ha introdotto una novità anche a favore delle persone con disabilità.
Sarà infatti riservato l'ingresso gratuito ai cittadini dell'Unione europea "portatori di handicap e ad un loro familiare o ad altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria".

Il decreto non fornisce alcuna indicazione circa la documentazione da esibire per poter godere di questo nuovo diritto. Non è precisato quale documentazione sia necessaria per dimostrare la propria invalidità, né - soprattutto - come si accerti l'appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria. Si tratta di una lacuna che potrebbe generare degli equivoci, ma che verosimilmente verrà definita con successiva circolare applicativa.

 

Testo pulsante

 

 

Nessuno è autorizzato dall'ANMIC

a sollecitare telefonicamente

contributi ed a richiedere e

ricevere i pagamenti a domicilio

Tratto dal Notiziario Anmic di Parma

 

Abbiamo più volte scritto: non date danaro a chi ve lo chiede per telefono e manda un ragazzo all’ora di pranzo a riscuotere, ma ancora ci arrivano telefonate, settimana per settimana paese per paese, da ogni parte della provincia di Viterbo che ci domandano se siamo noi  gli autori della telefonata ed i gestori dell’incasso: potremmo ormai stampare un calendario dei tempi e dei luoghi, programmati, ogni anno da questa associazione il cui nome, da chi telefona viene associato alla ANMIC, traendo talvolta in inganno i nostri associati.

"Tutto il mondo è paese"

 

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HAI rinnovato LA TUA TESSERA?

 

è iniziato il tesseramento per l’anno nuovo e sta ottenendo risultati molto positivi.

ADERIRE ALL’ASSOCIAZIONE E’ UN DOVERE MORALE DI OGNI INVALIDO SE VUOLE ESSERE DIFESO E PROTETTO ANCHE IN FUTURO.

Non dobbiamo infatti dimenticare che soltanto grazie alla ANMIC gli invalidi civili hanno realizzato negli ultimi 50 anni importanti conquiste.

 

LA TESSERA INOLTRE TI DA’ DIRITTO A:

·      L’invio di due numeri annui de”L’Inserimento” direttamente a casa tua;

·      L’invio di dodici numeri della rivista “Tempi nuovi” direttamente a casa tua;

·      A partecipare alle iniziative formative attivate dalla ANMIC;

·      A partecipare a tutte le manifestazioni e a tutte le gite sociali organizzate dalla sede provinciale;

·      A partecipare ai concorsi a premi culturali e artistici che verranno banditi nel 2007;

·      Ad usufruire della consulenza di un medico legale;

·      Ad usufruire della consulenza gratuita di un avvocato;

·      La concessione alla tessera Aci con lo sconto di Euro 15.00

·      Ad usufruire dell’assistenza per lo svolgimento delle tue pratiche

 

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·        Un servizio di accompagnamento interno alle facoltà;

·        La fornitura di attrezzature informatiche;

·        Il servizio di consulenza e supporto psicologico

·        Un servizio d'orientamento e altri servizi vari

 

a) L'accompagnamento interno alle facoltà

L' Università degli Studi della Tuscia offre un Servizio di accompagnamento di cui possono usufruire tutti gli studenti con disabilità.
Questo servizio può consistere sia nell' accompagnamento dello studente disabile (dal cancello d' ingresso della Facoltà all' interno della struttura universitaria), sia nell' assistenza dello studente disabile per quanto riguarda la partecipazione alle lezioni universitarie, colloqui con i docenti e lo svolgimento della tesi di laurea.
Per usufruire del Servizio di accompagnamento lo studente interessato deve inoltrarne richiesta al proprio referente di Facoltà e successivamente  prendere contatto con la Cooperativa ufficialmente designata, di seguito indicata:

Cooperativa Universo 3000
Strada Poggino, 76
01100 Viterbo
rif.  Roberta Cavalloro
tel. 348 7619844


Al fine di consentire l' organizzazione del servizio, è opportuno che le richieste vengano fatte una settimana per quella successiva, indicando il giorno, il luogo e l'orario per il quale si richiede il servizio. 
 

b) La fornitura di attrezzature informatiche

Gli studenti disabili che ne facciano richiesta possono ricevere in comodato dall'Universita' della Tuscia sia apparecchiature informatiche a loro domicilio per seguire le i iniziative dell' Università e per i contatti con i docenti (computer da tavolo, computer portatili), sia apparecchiature specializzate per la migliore fruizione delle attività universitarie .
Questo servizio previsto dall' Università della Tuscia si propone lo scopo di rendere più agevole allo studente disabile l' inserimento nelle attività di studio e nelle altre attività che caratterizzano la sua vita universitaria. 
Possono usufruire di questo servizio gli studenti disabili che ne facciano richiesta scritta al "Servizio per gli studenti disabili", inviando un fax al n. 0761 357158 o una e- mail, al Delegato del Rettore (senni@unitus.it) o una lettera intestata al "Servizio per gli studenti con disabilità" , c/o Dipartimento di Economia Agroforestale e dell'Ambiente Rurale, Via San Camillo De Lellis, s.n.c., 01100 Viterbo.
 

c) Il servizio di consulenza e supporto psicologico

Responsabile: dott.ssa Chiara Scalesse.

La dott.ssa Scalesse è a disposizione di tutti gli studenti dell'Università della Tuscia che richiedano di usufruire del servizio di supporto e consulenza psicologica e riceve su appuntamento nell'intera giornata del martedì nei locali della Facoltà di Economia di Via Emilio Bianchi, stanza n.41.
Per prendere appuntamento con la dott. Scalesse telefonare al n. 347 8175862 

 

d) Altre attività del servizio per gli studenti con disabilità

·         Realizzazione dello Sportello LaureAbili che fornisce orientamento agli studenti con disabilità.

·         Rapporti con le scuole pubbliche superiori della Regione Lazio per lo scambio di informazioni riguardo alla situazione degli studenti con disabilità;

·         Azione di sensibilizzazione del corpo docente sul tema dell' integrazione dele persone con disabilità nell' ambito dello studio e del lavoro; 

·         Organizzazione di incontri studio e convegni sul tema della disabilità in ambito universitario e post-universitario.

·         Campagna di informazione sulle agevolazioni fiscali e sui contributi economici previsti dalle Segreterie studenti di facoltà e dall'Azienda per il Diritto allo Studio (ADISU).

 

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In questa rubrica sono indicate alcune questioni che più spesso interessano gli studenti portatori di handicap nella nostra università:

 

1. Quali agevolazioni economiche sono previste dall’Università della Tuscia  per gli studenti portatori di handicap con invalidità riconosciuta superiore o uguale al 66%?

 Tutti gli studenti  che presentino al momento dell’ iscrizione alla Segreteria studenti  il certificato rilasciato dalla ASL che attesta una invalidità superiore o uguale al  66% hanno diritto all’ esonero totale dal pagamento delle tasse e dei contributi  universitari.

2. Sono uno studente con invalidità riconosciuta superiore al 40 %:  ho diritto ad una riduzione sulla quota di iscrizione alla Facoltà della Tuscia?

 Tutti gli studenti  che presentino al momento dell’ iscrizione alla Segreteria studenti  il certificato rilasciato dalla ASL che attesta una invalidità compresa tra il 40%  incluso e il 66% escluso hanno diritto ad un esonero del pagamento del 50%  dei contributi universitari dovuti.

3. Quali sono i requisiti di merito richiesti da Laziodisu di Viterbo agli studenti con invalidità riconosciuta  superiore o uguale al 66%?

Per gli studenti con invalidità riconosciuta  superiore o uguale al 66% i requisiti di merito risultano ridotti rispetto ai requisiti richiesti agli altri studenti:

- del 45% per gli iscritti agli anni successivi,

-  del 35% per gli iscritti al terzo anno fuori corso,

-  del 25 % per gli iscritti al quarto anno fuori corso.

4. Oltre ai benefici a concorso sono previste dall’ ente Laziodisu di Viterbo altri interventi in favore degli studenti disabili che abbiano un'invalidità riconosciuta superiore o uguale al 66%?

Laziodisu di Viterbo prevede in favore delle fasce di utenza disagiata  con invalidità riconosciuta  superiore o uguale al 66% interventi economici per attrezzature specialistiche, per materiale didattico differenziato, per strumentazione idonea a superare particolari difficoltà individuali, la cui misura massima, in relazione al reddito personale dello studente, complessivamente non può superare i 1.500 Euro.

 

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                   DELEGAZIONI ANMIC IN PROVINCIA

 

 

Vi ricordiamo che potete trovare assistenza e consulenza anche presso le nostre due delegazioni provinciali di:

 

                                                      

                                             Tarquinia

Presso la barriera di San Giusto-Ufficio Agricoltura del Comune, Piano Terra

Davanti all’Ufficio Turistico, nei locali gentilmente concessi dal Comune.

OGNI GIOVEDI’ DALLE ORE 16.30 ALLE ORE 18.00 TEL. 338/1467246

 

 

Civita Castellana

Nei locali gentilmente concessi dall’Amministrazione Comunale in P.zza Matteotti

OGNI SABATO DALLE ORE 16.30 ALLE ORE 18.00 - TEL. 338/1467246

 

 

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AVVISO IMPORTANTE

Tutti i soci titolari di delega, aventi diritto a ricevere la tessera, ed i soci che hanno effettuato il versamento su c/c della Sede Nazionale, o sul c/c della Sede Provinciale, tengano presente che l’ufficio compilerà le nuove tessere e le terrà a disposizione dei titolari presso la sede provinciale, ove potranno essere ritirate, personalmente o attraverso un incaricato di fiducia.

Nei casi eccezionali si provvederà ad inviare la tessera per posta.

 

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La patente speciale viene rilasciata a persone affette da particolari difetti fisici: abilita alla guida delle stesse categorie di veicoli di cui alle patenti A, B e C, con particolari prescrizioni o adattamenti (indicati sulla patente) in relazione alla patologia da cui si è affetti.

Non è assolutamente possibile guidare veicoli con massa a pieno carico superiore a 11,5 tonnellate e con numero di posti a sedere superiore a 16, escluso il conducente.

 

LA VISITA MEDICA

Per ottenere il rilascio di una delle patenti speciali, il disabile dovrà sottoporsi ad una visita di idoneità presso la Commissione Medica Locale preposta a tale accertamento. Tale Commissione è, di norma, presieduta dal responsabile della medicina legale dell'ASL in cui è ubicata ed è composta da altri due medici e integrata (nel caso di patenti speciali) da un medico dei servizi territoriali della riabilitazione e da un ingegnere della carriera direttiva del Dipartimento dei Trasporti Terrestri; a sua volta la Commissione Medica Locale può avvalersi di esperti (art. 330 del Regolamento del Codice della Strada). La visita di idoneità si richiede presentando un certificato medico redatto su un apposito modulo unitamente ad un documento di riconoscimento. Nel caso in cui il disabile sia già titolare di una patente normale (che verrà trasformata in patente speciale), questa andrà esibita in luogo del documento di riconoscimento.

La visita può essere richiesta anche presso una Commissione diversa da quella di residenza; in tal caso è discrezione della stessa accettare o meno l'istanza di accertamento. Nel corso della visita potrà essere esibita l'ulteriore documentazione clinica in possesso del disabile (rilasciata o da un servizio di riabilitazione o da uno specialista della malattia invalidante in questione); il disabile può, inoltre, farsi assistere, a sue spese, da un medico di fiducia.

Se nel corso della visita e dell'analisi dei certificati anamnetici, la Commissione nutra dubbi sull'idoneità, si deve procedere ad una prova pratica alla guida di un veicolo "adattato in relazione alle particolari esigenze". Tutto ciò significa che l'idoneità non può essere rifiutata solo sulla base di valutazioni cliniche o documentali. II certificato di idoneità rilasciato dalla Commissione Medica Locale è valido 90 giorni.

 

IL RICORSO

Accade, a volte, che le Commissioni Mediche Locali considerino il candidato non idoneo; in tal caso che se il disabile ritiene l'accertamento dell'idoneità insufficiente o se ritiene che l'accertamento sia stato condotto in modo superficiale può rifiutarsi di sottoscrivere il verbale di visita.

La prassi più comune è, tuttavia, quella del ricorso; in tal caso il disabile può richiedere di essere sottoposto ad una nuova visita di accertamento. Tale ricorso va inviato, entro 30 giorni dal diniego e a mezzo raccomandata A/R, al seguente indirizzo:

 

Ministero delle Infrastrutture e Trasporti

Dipartimento per i Trasporti Terrestri e per i Sistemi Informatici e Statistici

Direzione Generale della Motorizzazione e della Sicurezza del Trasporto Terrestre ex "Mot. 5"

Via G. Caraci, 36

 00156 ROMA

Alla richiesta di nuovo accertamento è indispensabile allegare il documento di diniego rilasciato dalla Commissione Medica Locale.

La Direzione Generale del Dipartimento Trasporti Terrestri (ex M.C.T.C.) segnalerà al richiedente la data e la Commissione Superiore alla quale rivolgersi per il nuovo accertamento; anche in questo caso il disabile potrà farsi assistere, a sua spese, da un medico di fiducia.

 

L'ESAME DI GUIDA

Nel certificato di idoneità la Commissione Medica indica quelli che sono i dispositivi di guida che il disabile dovrà utilizzare; queste modifiche dovranno essere riportate sul cosiddetto "foglio rosa" (e successivamente sulla patente di guida).

Dopo il riconoscimento di idoneità ed il rilascio del foglio rosa, il disabile potrà esercitarsi alla guida e sostenere gli esami teorici e pratici per il conseguimento della patente, utilizzando veicoli con gli adattamenti prescritti. In fase di esame pratico, è facoltà dell'ingegnere della Motorizzazione Civile confermare gli adattamenti ipotizzati dalla Commissione Medica o prevederne di diversi. Lo stesso disabile può richiedere adattamenti diversi da quelli prescritti dalla Commissione Medica. Non è obbligatorio utilizzare, per l'esercitazione alla guida, un veicolo dotato di doppi comandi o la propria autovettura o quella della scuola guida; l'importante è che la vettura sia adattata con i sistemi prescritti dalla Commissione Medica Locale.

Nella patente di guida saranno riportati gli adattamenti definitivi: il disabile potrà condurre solo i mezzi provvisti di tali dispositivi.

E' stata abolita la norma che obbligava a trascrivere anche sulla patente la targa dell'auto solitamente utilizzata.

Nel caso in cui il disabile sia già titolare di una patente normale, l'esame di guida non deve essere sostenuto e potrà condurre i veicoli provvisti degli adattamenti indicati nel certificato. di idoneità rilasciato dalla Commissione.

I collaudi dei mezzi adattati sono effettuati dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri (ex M.C.T.C.) e di solito le pratiche vengono svolte dalle stesse officine che hanno modificato il mezzo.

 

IL RINNOVO DELLA PATENTE

Per le patenti speciali è prevista una durata della validità di 5 anni, anche se spesso a causa di specifiche situazioni o patologie invalidanti, può essere di validità inferiore. Per il rinnovo della patente speciale è necessario presentare alla Commissione Medica Provinciale un certificato medico, redatto su apposito modulo, consistente in una autocertificazione sull'esistenza di stati patologici (modello prestampato rilasciato dall'ufficio patenti della ASL) e copia della patente in possesso, richiedendo un appuntamento per la visita di idoneità. Visti i tempi di convocazione è consigliabile presentare la richiesta di visita per il rinnovo almeno 90 giorni prima della scadenza della patente.

 

LE MALATTIE INVALIDANTI

Si elencano di seguito le malattie ed affezioni che escludono la possibilità di rilascio del certificato di idoneità alla guida.

 

Affezioni cardiovascolari

La patente di guida non deve essere rilasciata né confermata ai candidati o conducenti colpiti da un'affezione cardiovascolare ritenuta incompatibile con la sicurezza alla guida. Nei casi dubbi, ovvero quando trattasi di affezioni cardiovascolari corrette da apposite protesi, il giudizio di idoneità verrà espresso dalla Commissione Medica Locale che può avvalersi della consulenza di uno specialista appartenente alle strutture pubbliche. La Commissione Medica Locale terra nel debito conto i rischi o pericoli addizionali connessi con la guida di veicoli conducibili con le patenti delle categorie C, D, E.

Diabete

La patente di guida può essere rilasciata o rinnovata al candidato o conducente colpito da diabete mellito, con parere di un medico autorizzato e regolare controllo medico specifico per ogni caso. La patente di guida non deve essere rilasciata né rinnovata al candidato o conducente di questo gruppo colpito da diabete mellito che necessiti di un trattamento con insulina, salvo casi eccezionali debitamente giustificati dal parere di un medico autorizzato e con controllo medico regolare.

Malattie endocrine

In caso di disturbi endocrini gravi, diversi dal diabete, in forme di entità tale da compromettere la sicurezza della guida, la patente di guida non potrà essere rilasciata o confermata salvo il caso in cui la possibilità di rilascio o di conferma sia espressamente certificata da parte della Commissione Medica Locale.

Malattie del sistema nervoso

La patente di guida non deve essere né rilasciata né confermata a candidati o conducenti colpiti da:

a) encefalite, sclerosi multipla, miastenia grave o malattie del sistema nervoso, associate ad atrofia muscolare progressiva e/o a disturbi miotonici;

b) malattie del sistema nervoso periferico;

c) postumi invalidanti di traumatismi del sistema nervoso centrale o periferico.

A giudizio della Commissione Medica Locale e con sua espressa certificazione, nei casi a), b) e c) sopraccitati, a seguito dell'esito della visita specialistica presso strutture pubbliche, ove ritenuta necessaria, può essere rilasciata o confermata la patente di guida a condizione che dette malattie non siano in stato avanzato e che la funzione degli arti sia buona, per cui non venga pregiudicata la sicurezza della guida. In tali casi gli interessati devono mostrare di essere capaci di usare i comandi del veicolo appartenente alla categoria per la quale si richiede il rilascio della patente, in condizioni di sicurezza. La validità della patente non può essere superiore a due anni. Per la conferma e la revisione valgono le stesse modalità.

 

Epilessia

La concessione di patente delle sole categorie A e B agli epilettici è consentita a soggetti che non presentino crisi comiziali da almeno due anni, indipendentemente dall'effettuazione di terapie anti epilettiche di mantenimento e controllo. Tale condizione dovrà essere verificata dalla Commissione Medica Locale sulla base di certificazione, di data non anteriore a trenta giorni, redatta dal medico di fiducia o da uno specialista appartenente alle strutture pubbliche. La validità della patente non può essere superiore a due anni. Per la conferma e la revisione valgono le stesse modalità. La patente di guida delle categorie C, D, E non deve essere rilasciata, né confermata, ai candidati o conducenti che siano attualmente affetti da epilessia o che ne abbiano sofferto in passato.

 

Malattie psichiche

La patente di guida non deve essere rilasciata né confermata a candidati o conducenti che siano affetti da turbe psichiche in atto dovute a malattie, traumatismi, postumi di interventi chirurgici sul sistema nervoso centrale o periferico o colpiti da ritardo mentale grave o che soffrono di psicosi o di turbe della personalità, quando tali condizioni non siano compatibili con la sicurezza della guida, salvo i casi che la Commissione Medica Locale potrà valutare in modo diverso avvalendosi, qualora ne ricorra l’esigenza, della consulenza specialistica presso strutture pubbliche. La Commissione Medica Locale terrà, in quest'ultimo caso, in debito conto i rischi o i pericoli addizionali connessi con la guida dei veicoli delle categorie C, D, E. La validità della patente non può essere superiore a due anni. Per la conferma e la revisione valgono le stesse modalità.

 

Sostanze psicoattive

La patente di guida non deve essere rilasciata né confermata ai candidati o conducenti che si trovino in stato di dipendenza attuale da alcool, stupefacenti o sostanze psicotrope né a persone che comunque consumino abitualmente sostanze capaci di compromettere la loro idoneità a guidare senza pericoli. Nel caso in cui tale dipendenza sia definitivamente superata, la Commissione Medica Locale, dopo aver valutato con estrema cautela il rischio di recidiva del singolo candidato o conducente, sulla base di idonei accertamenti clinici e di laboratorio, e dopo essersi eventualmente avvalsa della consulenza di uno specialista appartenente a una struttura pubblic può esprimere parere favorevole al rilascio o alla conferma. La Commissione Medica Locale tiene in debito conto e valuta con estrema severità i rischi addizionali connessi con la guida di veicoli delle categorie C, D, E. La validità della patente non può essere superiore a due anni. Per la conferma e la revisione valgono le stesse modalità.

 

Malattie del sangue

La patente di guida non deve essere rilasciata né confermata ai candidati o conducenti colpiti da gravi malattie del sangue, salvo il caso in cui la possibilità di rilascio o di conferma sia espressamente certificata da parte della Commissione Medica Locale, la quale potrà avvalersi del parere di medici specialisti appartenenti a strutture pubbliche.

Malattie dell'apparato urogenitale

La patente di guida non deve essere rilasciata né confermata ai candidati o conducenti che soffrono di insufficienza renale grave. Limitatamente ai candidati o conducenti per patenti delle categorie A, B, la patente di guida può essere rilasciata o confermata quando l'insufficienza renale risulti positivamente corretta a seguito di trattamento dialitico o di trapianto. La certificazione relativa deve essere rilasciata dalla Commissione Medica Locale. La validità della patente non può essere superiore a due anni. Per la conferma e la revisione valgono le stesse modalità.

 

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Non basta essere invalidi civili con percentuale superiore al 74% per avere diritto all’assegno mensile di assistenza; né basta essere invalidi civili totali con percentuale pari al 100% per avere diritto alla pensione di inabilità.

In entrambi i casi, infatti, è richiesto che il reddito dell’invalido sia inferiore ad una determinata soglia che, nel caso dell’assegno mensile, è pari (nell’anno 2006) ad € 4.089,54 ed, in quello della pensione di inabilità, è pari ad € 13.973,26.

Questi tetti di reddito vengono leggermente corretti, di anno in anno, per adeguarli all’aumento del costo della vita.

Può capitare che l’invalido, cui ogni anno venga regolarmente liquidato l’assegno mensile o la pensione di inabilità, poiché titolare di un reddito inferiore al limite di legge, si trovi a percepire in un determinato anno e, solo in quell’anno, un reddito superiore a quello usuale.

Sono molte le ipotesi in cui ciò può verificarsi: come, ad esempio, l’arrivo del Tfr, o il pagamento di uno stipendio per una collaborazione occasionale ed a tempo determinato, o la liquidazione, dopo anni di attesa, di tutti gli  arretrati di una pensione di inabilità al lavoro.

Ebbene che succede in questi casi?

ll titolare della prestazione di invalidità civile deve, entro 30 giorni, informare l’Inps dell’improvviso aumento del suo reddito, affinché l’istituto sospenda il versamento della prestazione: in caso contrario, al primo accertamento reddituale, egli sarà chiamato a restituire quanto percepito, oltre a subire il blocco dei versamenti.

L’Inps, con il Messaggio n. 18703 del 14.6.2004, ha precisato che, se la variazione del reddito ha carattere temporaneo (come nel citato caso della riscossione del Tfr o di arretrati di pensione), i pagamenti sono solo sospesi, fino al ridimensionamento del reddito entro i limiti: in questo caso, su semplice richiesta dell’interessato, detti pagamenti devono essere riattivati non appena il reddito torna sotto il limite di legge.
Se l’aumento del reddito ha, invece, carattere permanente, alla sospensione dei versamenti segue il provvedimento amministrativo di revoca: ciò vuol dire che l’invalido, qualora dovesse, in seguito, rientrare nel requisito reddituale, dovrà presentare alla Asl una nuova domanda per il riconoscimento della invalidità civile, e sottoporsi da capo al lungo iter di concessione (visite mediche della commissione di prima istanza, eventuale visita davanti alla commissione medica di verifica, certificazione del reddito ecc.)

In tale quadro, già penalizzante per l’invalido, interviene talora la burocrazia, con risultati davvero grotteschi.

Un caso esemplare è stato segnalato nel numero 25/2006 del settimanale “Il Salvagente”: a Milano, il Sig. Paolo, già titolare di un’officina meccanica, necessariamente abbandonata 5 anni fa per aver subito ben due trapianti di fegato,  si è visto quest’anno bloccare la pensione di inabilità, per aver superato, nel 2005, i limiti di reddito.

Nessuna svolta purtroppo nella sua situazione economica: l’unico suo introito fisso è la pensione di € 935,00 mensili che l’inps gli eroga per la sua impossibilità a proseguire il lavoro e che in un anno integra un reddito complessivo chiaramente inferiore al limite di legge di € 13.973,26 previsto per la pensione di inabilità quale invalido civile.

Cosa è successo allora?

E’ successo che al normale reddito annuo sopra indicato, l’Inps ha conteggiato anche tre anni di arretrato della suddetta pensione (pari a € 14.000,00).

Il Sig. Paolo, quindi, ha prima atteso per tre anni che gli fosse versata la pensione Inps: e gli si può certo credere se, a suo dire, in questo periodo, in cui non aveva più un lavoro, egli “ha fatto la fame, ed è stato costretto a chidere prestiti”.

Poi, dopo il danno, la beffa:  con il pagamento in unica soluzione di tre anni di arretrati, e il conseguente superamento del limite di reddito, gli è stato sospeso per un anno, il beneficio di € 238,07 al mese quale invalido civile totale.

Ma tutto ciò è regolare ?

In realtà no: possiamo sicuramente affermare che l’Inps non aveva alcun diritto di sospendere il pagamento della prestazione di invalidità civile.

Infatti, le mensilità arretrate che il Sig. Paolo ha incassato, tutte insieme, nell’anno 2005, non andavano considerate quale effettivo incremento del reddito di quell’anno, ma andavano invece riferite allo specifico anno in cui ciascuna di esse è maturata, indipendentemente dalla data di effettiva erogazione.

Sono proprio le Sezioni Unite della Cassazione a sancire chiaramente questo principio.

Stabilisce infatti la sentenza n. 12796 del 2005 che, in ogni caso in cui l'erogazione dei benefici previdenziali o assistenziali sia rapportata ad un limite di reddito, per la determinazione di tale limite devono essere considerati anche gli arretrati di una prestazione previdenziale liquidata con ritardo, ma non nel loro importo complessivo, bensì nelle quote maturate per ciascun anno di competenza.

Se il Sig. Paolo dell’esempio sopra menzionato - di fronte alla sospensione per un anno (per i motivi anzidetti) della prestazione dell’invalidità civile - si fosse rivolto alla Anmic del suo luogo di residenza, avrebbe sicuramente ottenuto giustizia: poiché proprio la Anmic grazie al suo ufficio legislativo ed ai legali che, come il sottoscritto, con essa collaborano, si sta fattivamente adoperando affinché questa importante sentenza venga conosciuta dai diretti interessati e, indipendentemente dai diversi e ingiustificati orientamenti delle Sedi Inps,  venga applicata uniformemente in tutto il territorio nazionale.

        

                                                                                                          Avv. Marco Aquilani

 

Tabella a corredo dell’articolo:

 

Importo della pensione inabilità e dell’assegno mensile di assistenza

Limite di reddito per la pensione di inabilità

Limite di reddito per l’assegno mensile

2002

€ 218,65

€ 12.796,09

€ 3.755,83

2003

€ 223,90

€ 13.103,20

€ 3.846,05

2004

€ 229,50

€ 13.430,78

€ 3.942,25

2005

€ 234,09

€ 13.739,69

€ 4.021,16

2006

€ 238,07

€ 13.973,26

€ 4.089,54

 

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Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 09:00 alle 13:00 - Martedì e Giovedi anche dalle 16:00 alle 18:30

 

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Editore: ANMIC Viterbo

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                                               Ultimo aggiornamento: 25-01-09