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China

Un'antichissima civiltà


Luoghi visitati:

Dalian (39 Nord, 122 Est), Hong Kong (22.5 Nord, 114 Est), Chang Zhou (32 Nord, 120 Est), Shanghai (31 Nord, 122 Est), Beijing (40 Nord, 116 Est)

Viaggio effettuato dal 26-10-2001 al 08-12-2001 e dal 12-02-2002 al 26-02-2002


Le tre città visitate, Hong Kong ,Dalian, Changzhou, la prima nel sud della Cina e la seconda nel Nord-est, pur essendo entrambe in Cina, sono alquanto differenti, allorchè essendo ambedue città estremamente moderne. Hong Kong, recentemente facente parte della repubblica popolare cinese, possiede una moneta differente, ossia il dollaro di Hong Kong, che però ha quasi lo stesso valore dello Yuan cinese. A parte la moneta, balza subito all'occhio la circolazione stradale, che ad Hong Kong è a sinistra della carreggiata, mentre nel resto della Cina è a destra. Inoltre Hong Kong è una città a sviluppo esclusivamente verticale, ossia il palazzo più basso ha almeno 30 piani. Non esistono case più basse di 10 piani, anche nella zona più antica. Quelle esistenti, in qualche area del porto, sono in corso di abbattimento per far posto a grattacieli sempre più alti. Dalian, dal canto suo, è anch'essa una città moderna, con tendenze simili a quelle di Hong Kong, ossia sviluppo verticale. Il dominio dei costruttori giapponesi a Dalian è netto e si sviluppano molto le usanze del paese del sol levante in questa città, coadiuvate dal fatto che il costo della vita, che ad Hong Kong è paragonabile al nostro, a Dalian è decisamente più terzomondista, ossia si spende circa un terzo di quello che si può spendere in Italia, e in certi casi anche molto meno. Chiaramente i giapponesi ci vanno a nozze, e quindi spendono e spandono a più non posso con costi che per loro sono molto convenienti.

La terza, ChangZhou, tra Nanjing e Shanghai, è caratterizzata da una moltitudine di biciclette e motorini di tutti i tipi, inoltre è più a buon mercato di Dalian. Da segnalare l'Hotel Mingdu, 4 stelle ma di ottimo livello.


La gente: Qui ci sarebbe da fare parecchi "distinguo", in quanto non è giusto catalogare le abitudini "primitive" come se fossero comuni a tutti, però non esagero se comunque li considero schifosi, anche se posso capire la differenza di cultura specialmente per ciò che riguarda il galateo. Ad esempio, se uno di noi si soffia il naso col fazzoletto, scandalizza tutti, i quali si mettono a ridere a crepapelle. Il comportamento corretto sarebbe, in cinese, tirare su col naso fino in gola, quindi raschiare i bronchi con rumori estremi, ed alla fine eseguire un triplo sputazzo carpiato dove capita, moquette compresa. Se ciò non basta, ci si può turare una narice ed espellere violentemente dall'altra direttamente per terra se si è fortunati, oppure sulle scarpe se tira vento. Non importa. A tavola poi si scatena il massimo. Ho diviso le diverse categorie, dando alcuni nomi ai rumori vari: il Chupa-Chups, ossia la masticazione a bocca più o meno aperta, il Tiramisù, ossia il modo di mangiare ad esempio gli spaghetti col risucchio, lo Scarcaglio, presente anche a tavola, naturalmente, ed il Beirut, molto usato specialmente dalle donne, dopo aver bevuto. Molto diffuso anche il Peterson, di solito silenzioso ma estremamente puzzolente.


Le abitudini alimentari. ovviamente si pensa di conoscere tutto della cucina cinese, basandosi sui vari ristoranti cinesi presenti in tutto il mondo. Bene, non è affatto vero, in quanto suddetti ristoranti cinesi preparano piatti presenti solo nel sud della Cina, quali ad esempio il riso alla Cantonese, il pollo alle mandorle eccetera. A Dalian, nel nord-est, la cucina tipica è ben diversa. Principalmente si tratta di pane, abbastanza buono, e di pizza, ossia una sorta di focaccia con cipolla, discreta. Quindi è molto diffuso il cibo a base di pesce, dei quali esistono diverse specie, quindi si trovano le cappesante, i cannolicchi, altri frutti di mare quali vongole anche veraci ed altri frutti a noi non noti, ma comunque buoni, quindi gamberi, scampi, aragoste, granchi rossi grandi, cicale di mare e cetrioli di mare, che da vedere fanno schifo ma da mangiare sono buoni. Esistono anche i vermi marini, dall'aspetto inquietante, e dal sapore anche. Il problema è che la cottura avviene o a vapore o fritta. Se a vapore, vi sono sempre e comunque salse che alterano profondamente il sapore, mentre se fritta il sapore lo altera l'olio, rigorosamente di soja e rigorosamente usato infinite volte. Altri piatti tipici sono la pelle dell'anatra, la carne di maiale che viene servita in diverse forme, dalla semplice cotoletta a forme sempre più complesse di agro-dolce accompagnato da mille verdure e frutta secca, quindi la carne di pollo normalmente fritta, e quella di vitello o manzo generalmente in forma di spezzatino, con patate e verdure varie, il tutto comunque sempre accompagnato da abbondantissimo aglio e cipolla, per cui l'alito normalmente è a dir poco impossibile e si avverte la presenza di una persona al buio anche a 20 metri di distanza, basta che respiri. Vi sono anche ottimi piatti a base di verdure varie saltate in padella, e i tipici ravioli, che possono essere o fritti o al vapore, ripieni di carne o di verdure.

Altri piatti tipici, ma poco comuni, sono la carne di cane, le formiche ed i serpenti, che però ho ben pensato di non tentare l'assaggio.

Altri piatti sono gli spaghetti di soja, quelli di riso, gli spaghetti fritti, il formaggio di soja che sembra un creme caramel, il riso fritto o saltato in padella che dir si voglia (vedi risotto). Tutto sommato la cucina cinese non si può dire che sia schifosa, ma il problema è che i cinesi non ammettono la possibilità di variazioni sul tema, per cui se ad esempio ordini una frittura di calamari, stai sicuro che sarà senza sale nè limone, e è inutile chiederlo, non è previsto e quindi non otterrai mai il condimento che vuoi tu, ma sempre e comunque il condimento cinese.Questo vale per qualsiasi cosa. Pensavo che i Sardi fossero testardi, addirittura imbattibili, ma non conoscevo i Cinesi. Sicuramente se un Sardo andasse in Cina, si potrebbe udire dall'Italia il rumore delle testate reciproche.


Ovviamente dopo una buona mangiata di vermi, vi sono due possibilità:

Eccole, nell'ordine.


Comunque sia la Cina merita di essere visitata, in quanto è molto caratteristica, ed anche molto varia.

Raccomandazioni da tener presente: Bere acqua bollita e rifiutare il ghiaccio nelle bevande, quindi cercare di stare puliti il più possibile a costo di sembrare maniacali, in quanto le infezioni sono all'ordine del giorno. Munirsi di salviettine, magari quelle imbevute di disinfettanti o alcool e non aver paura ad usarle. L'Inglese è parlato poco, ad eccezione di Hong Kong, dove tra l'altro è lingua ufficiale, ma è parlato nei grandi alberghi ed è in aumento, come diffusione, tra i bambini. Per gli acquisti, contrattare sempre, magari uscire dal negozio e farsi vedere dal negoziante entrare in altri negozi di articoli simili, quindi continuare così. Dopo un poco saranno loro stessi a rincorrerti facendo a gara anche tra di loro al ribasso, pur di venderti quello che vuoi. Non avere mai fretta, dunque. A volte occorre un pomeriggio intero, ma alla fine la si spunta sempre. Attualmente il valore della moneta cinese, lo Yuan, detto anche R.M.B. (il rimbambito) è di circa 820 R.M.B. per 100 $ U.S.A. Occhio alle spese impreviste: le tasse aeroportuali, ad esempio, che variano a seconda degli aeroporti da 30 a 90 R.M.B. Per i taxi, fatevi sempre dare la ricevuta, e diffidate di chi vi propone il prezzo fisso, potrebe essere un abusivo. Se possibile evitate gli autobus pubblici, sono delle vere e proprie trappole, dette scatole di sardine, e spesso si guastano. Inoltre sono focolai di infezioni da cui gli occidentali difficilmente si libereranno. D'altronde, l'influenza di norma viene dalla Cina, no?