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Anche
ricette di cucina certamente come pure
tanti vulcani dietro l'angolo |
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Foto del Natale 2015 a Cantalice:
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Ulivo
Can d'Alice
Foglie
Nespolo
Galline
Galline
Galline
Ulivo
Rotone
Siepe di bacche |
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Eruzione del
22.11.2015 Vulcano di Porzia
Porzia 24.11.2015 Porzia 25.11.2015
26.11.2015 |
Porziano 27.11.2015 Porzia
28.11.2015
Porzia
Cantalice. 29.11.2015 Porzia
30.11.2015 |
Porzia 1.12.2015
2 Dicembre 2015
3 dicembre 2015
04.12.2015
5.12.2015
6 12.2015
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La mia scuola
elementare a
Rotone di Cantalice. Sotto
la bottega alimentare di Ciani Biagio -
Freccia arancione. CSF Rieti ---- A
raccontare 5 anni di scuola a Rotone ne
verrebbe fuori un libro. Andavo a piedi
a scuola, vento neve o gelo che vi
fosse. Quando ci portavano la legna per
la stufetta eravamo noi alunni a salirla
nello stanzino dell'aula. |
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Nella strada
superiore una volta venne un autobus laboratorio
analisi ed i medici ci visitarono e ci
sottoposero anche a radiografie a scopo
profilattico per la tubercolosi. Era un autobus
meraviglioso e all'esterno e all'interno coi
suoi numerosi macchinari. Ho dovuto scattare
questa foto perchè da qualche anno a questa
parte la crescita di barriere di querce non
permette più la visione del caro luogo e nemmeno
della chiesa di San Liberato. La bottega di
Biagio ed Edvige, sua pojana moglie, era comoda
e fornita e si trovava un piano sotto la mia
aula. Quando a casa mancava il companatico per
la colazione passavo da Biagio e compravo una o
due fette di buona mortadella d'allora. Ogni
fetta costava la bellezza di dieci lire. Da
Biagio compravamo formaggini di cioccolato
Ferrero e Martesano. Palline per giocare.... a
palline in buca. Un ragazzo che abitava a
Rotone, Enzo di Alisandro, ne aveva un paio di
secchi da 5 litri cadauno. Era un campione. Io
mi difendevo alle figurine che composte sopra un
pezzo di cemento dovevano essere rovesciate con
un colpo d'aria che la mano emetteva battendola
sul cemento a fianco delle figurine. Che tempi
quelli. Avevo dei risparmi ma mi mancavano
giocattoli non essendoci venditori di quelli
qui. Siccome la Mira Lanza metteva dei
giocattoli dentro ogni confezione di sapone da
bucato decisi di comprarne una scatola per a
vere un sospirato giocattolo. Vi trovai un
cucchiaino da caffè che seppur bello fu per me
una grande delusione. Mi rifeci alla Befana
mettendomi d'accordo col povero Biagio su quanto
avrebbe dovuto riportarmi. E me la riportò una
bellissima rivoltella a tamburo. Addirittura a
sei colpi. Eppoi con quella Biagio s'era fatto
carico di riportare ogni tanto delle munizioni.
Biagio era amico per la pelle del mio futuro
suocero e giocavano spesso a carte insieme ed
insieme bevevano qualche grappino tra una mano e
l'altra. Bei tempi. Se assistevo ai gioco delle
carte ci scagliavo qualche cioccolata o
caramelle. Biagio, oltre che essere un
professionista della vendita alimentare era un
perfetto cuoco. Cucinava porchette proprio sotto
la finestra della mia aula stando lì il suo
forno. Non capitava tutti i giorni ma quando
capitava saliva su un odore che distraeva dalle
lezioni della maestra Castri. Nel ricordo mi
sembra che Biagio passasse l'intera mattinata
armeggiando dentro al forno a legna. Aveva dei
contenitori con oli ed essenze, forse anche
pennelli. Così Rotone era uno dei centri più
importanti di Cantalice. Fabbri di tradizioni
centenarie. Il sindaco di Cantalice (Amulio
Temperanza) una ventina d'anni. Bottega. Scuole.
Una ventina di parenti del prete (Don Dante
Marinelli), una fontana dall'acqua prelibata e
chi vuol più ne metta. Che tempi quelli.. |
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Ho raccontato molto di Rotone e
dell'affetto che ancora sento nei
suoi confronti. Non ho detto però
che la mia prima classe delle
elementari si trovava all'estremità
ovest del caseggiato. Bisognava
traversarlo tutto e sulla destra
c'era una casetta a 2 piani e poi
oltre un sentiero che traversava il
percorso del sottostante Rio con un
ponte. Potrei qui mal ricordare ma
così mi sembra che fosse. |
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Rio che
scendeva giù da san Liberato di gran
fretta e giù sotto il vecchio mulino. Ai
miei occhi di bambino m'appariva quello
scenario d'acqua, d'erba e di fiori come
un paradiso. Immagini che per un anno ho
avuto sempre sott'occhio. Dal punto dove
ho scattata la foto, sulla provinciale,
si vedeva il vecchio possente mulino ad
acqua dismesso forse da pochissimi anni.
Comunque sia, quello, secondo me, doveva
essere il più grande mulino fra quelli
che si trovavano lungo il corso di Rio.
Mi sembra che ci fosse una cascata che
ovviamente andava dentro il mulino. Più
sicura è la presenza di un'altra cascata
nelle immediate vicinanze della strada.
Bella, veramente bella questa. Una
discreta quantità d'acqua piombava giù a
cascata. Come ogni cascata che si
rispetti aveva alla base un vascone
ottenuto per erosione. Fu quel vascone a
salvare la pelle del mio amico Mauro
Petrangeli che un giorno di primavera
osò arrampicarsi per i viscidi costoni a
cogliere mazzi di primule che li si
trovavano in abbondanza. Mauro scivolò
dalla sommità fino al vaschetto cadendo
eretto. Fu sicuramente il vaschetto ad
attenuare l'impatto (l'acqua) e a
miracolarlo. Comunque ci prendemmo
grande paura. Bei luoghi, angoli da
fiaba che oggi non ci sono più rendendo
il paese più povero. |
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Come
mangiano gli italiani e i Cantaliciani |
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Italian Food
Expo 2015. Recuperi di rigatoni Barilla al ragù.
CSF Rieti |
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Italian Food.
Spezzatino e polpette in umido. CSF Rieti |
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Raccontiamo la
scoperta di questo vulcano rimasto nascosto per
migliaia d'anni. |
TORNA SU |
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Il
vulcano di Porzia a Cantalice esce tutte le
sere alle 16. L' orario èra un rompicapo.
VULCANO DEL SOLE E DELLE MAREE |
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La storia è questa.
Un mare di polemiche, di
violenze e di maldicenze. Questo è l'argomento che
verrà sviluppato al racconto prossimamente. La
scoperta più dolorosa non è quella del vulcano ma
quella dell'ostilità nei miei confronti da parte di
tutti, familiari compresi. Più la gente è ignorante
e più pretende di capire e di comandare. Ne
riparleremo. Ora mi scopro anch'io a loro. Sono
stato sempre buono e caro ma nessuno sa quanto possa
essere io TESTA DI CAZZO se dico d'esserlo. Nessuno
conosce le mie potenzialità distruttrici se portato
all'esasperazione. Comunque sia la giustificazione e
la spiegazione del mio vulcano è questa. Sta qui
perchè qui fu destinato dalla natura come altri si
trovano in altri posti. La sua caratteristica
principale non è quella del trovarsi ma quella del
suo funzionamento ad orari quasi stabili nel corso
dell'anno e degli anni. I suoi orari sono regolati
dal sole e dalla luna. Provato e
riprovato da tempo da parte del sottoscritto.
Potrebbe essere definito figlio delle maree.
Detto così solamente, figlio delle maree
risulterebbe non comprensibile in quanto le stesse
maree sono figlie dei movimenti astrali. Allora ne
va che esso è mosso dalle maree che a loro
volta sono mosse dal sole e dalla luna andando a
modificare la forza gravitazionale ed attrattiva
della terra. Perchè ciò possa succedere ancora mi è
oscuro e suppongo la presenza in qualche località
marina (sommersa)di fori vulcanici, attivi o
quiescenti o spenti dove maree possenti comprimono
enormi volumi d'acqua. Si pensi ad una siringa che
parte da un largo foro e finisce con un forellino.
Questa è solo una spiegazione a grandi linee e
all'atto pratico la situazione è molto più
complessa. Però il concetto di base rimane questo.
Forse la pietra del sole che si trova a casa mia
racconta di un posto di studio o di guardia in
prossimità del vulcano del sole e del mare.
Ricordarsi che le eruzioni principali avvengono al
sorgere del sole ed al tramonto. Non ci vuole grande
scienza a capire tutto ciò. |
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Imbattibili formaggi del centro Italia. |
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Di
questo formaggio ne avevo mangiato una
fetta a cena insieme a dei fagioli
borlotti. Mi stava prendendo la fantasia
di cuocerne un'altra, questa. Ho capito
che non era fame ma tentazione. Ho
detto un'ave maria per castigarmi. La
madonna sembra che mi abbia ispirato a
ritagliare un piccolo triangolo dalla
fetta. E così ho fatto. Ho mangiato il
triangolino ed ho riposto tutto in frigo
dicendo: "a domani". Che formaggio
ragazzi!!!! |
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Formaggio di Casari di Poggio Bustone. Di
collina. |
Sotto: minestra coi ceci da me oggi
realizzata |
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Stando
mia moglie al lavoro oggi è toccato
a me pensare al pranzo ed ho
cucinato minestra coi ceci. Per
secondo due cosce di pollo a testa,
ovvero ho cucinato 10 cosce in
padella. Stasera della cena se n'è
occupata mia moglie che ha preparato
fagioli con spuntature e salsiccia.
(Lei ama i grassi quali panna,
pancetta etc). A me i grassi non
piacendo ho lavato i fagioli sotto
il rubinetto e li ho rinforzati con
del pepe. Per secondo ho optato per
una fettarella di questo formaggio
fresco di Poggio Bustone. Un pochino
salato ma buonissimo. |
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Oggi ha cucinato
mia mogie e si vede. Ci tengo a
precisare tutto per via dell' EXPO
ITALIA FOOD. Anche nelle altre
famiglie, a Cantalice però si mangia
più o meno in questo modo. Credo che
la differenza fra la mia tavola e le
altre del paese consista nelle
braciole alla brace, salsicce,
trecce alla brace. Noi bracioliamo
poco alla brace. (Siamo poveracci,
manca lo spirito, abbiamo poco
tempo.) |
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Rimane
sempre un gran primo piatto
se riempito di spaghetti. |
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Spaghetti al ragù con frammenti di
spezzatino |
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Secondo
povero. Non occorrono
nemmeno perdite di tempo in
parole per spiegare di cosa
si tratta e come si
realizza. |
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Insalata con
pomodori e salsiccia in umido. |
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Per cena oggi patate
in umido e baccalà.
Un piatto ricco di
gusto e di
sapore. Bello anche
da vedere.
Patate in umido con
baccala. Una
specialità che
spesso ricorre sulle
tavole di Cantalice |
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Gnocchi alla San
Liberatese
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Fegato di vitellone
in padella con
cipolla |
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Melanzane e Baccala.
Patè su pane riscaldato |
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Essendo avanzato del
patè stamane l'ho
mangiato a
colazione, al posto
del latte con fette
biscottate. |
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Linguine al
tonno con aglio, olio e
peperoncino. Un tempo era un
piatto in voga ad Antrodoco.
Chissà se lo è ancora? |
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Buon petto
di tacchino e insalata. |
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Cena con
porchetta e fagioli borlotti
conditi con olio, sale, pepe,
cipolla, (poca) due gocce
d'aceto. |
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DOLCI NATALIZI A CANTALICE |
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IO QUI DO' LA RICETTA ORIGINALE
DEI TERZETTI DI CANTALICE
sapendo che
in giro ci sono tante versioni
confusionarie e confuse. Poi se qualcuno
si vuole cimentare nella realizzazione
di questo dolcetto scelga dove più si
fida.
500
grammi di miele (Non va scaldato)
500 grammi di noci
Bucce grattugiate di 2 Arance e di 2
Limoni
1 Pizzico di Lievito Bertolini
(metodi più antichi lasciamoli
perdere)
FARINA quanta se ne raccoglie.
PEPE. Chi li desidera pepati
aggiunga pepe a suo piacimento.
Impastare con cura e pazienza e
quando il pane sarà pronto stenderlo
con un matterello con altezza
omogenea di 1 centimetro. Poi
tagliare a rombi che andranno cotti
in forno a 180 gradi per 15 / 20
minuti. NON E' PREVISTO L'USO DELLE
FOGLIE DI ALLORO CHE VANNO
ESCLUSIVAMENTE SU UN ALTRO DOLCE
REATINO CHIAMATO
"Copeta".
La ricetta
dei torroncini alle nocciole è la
seguente.
INGREDIENTI: 3 UOVA, 3 ETTI DI
ZUCCHERO, 3 ETTI DI FARINA, 3 ETTI
DI NOCCIOLE, 1/2 BUSTA DI BERTOLINI.
Impastare il tutto REALIZZANDO POI
DEI TUBETTI O SERPENTELLI (Come da
Video) che quando messi in forno
debbono stare un pò distanti fra di
loro perchè ricrescendo potrebbero
attaccarsi l'un l'altro. Cuocere a
180 gradi. Quando sono cotti vanno
tagliati a pezzetti e rimessi così
nel forno per 5 minuti circa per una
migliore cottura e per colorirli
come si conviene.
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