MODULAZIONE

 

In ogni caso attraversando il mezzo di trasmissione i segnali subiscono distorsioni e attenuazioni e vengono alterati dal rumore e da interferenze: il ricevitore deve essere in grado di ricostruire e interpretare correttamente l’informazione trasmessa.

La scelta della tecnica di trasmissione è condizionata principalmente dalla distanza a cui deve essere trasferita l’informazione, dalla velocità di trasmissione richiesta e dalle caratteristiche del mezzo trasmissivo. A ciò si aggiunge il fatto che quasi sempre si ha l'esigenza di effettuare più comunicazioni contemporanee utilizzando un unico mezzo trasmissivo. Mentre, per distanze molto limitate, spesso basta condizionare i segnali in modo da garantire una sufficiente immunità al rumore, ricorrendo ad esempio alla conversione tensione corrente oppure alla conversione analogico digitale con livelli elettrici adeguati, per distanze di una certa entità si rende quasi sempre necessario l'uso di tecniche di modulazione e di multiplazione.

Nel campo della trasmissione di segnali, hanno assunto grande rilevanza i sistemi di trasmissione dati, sia su aree estese sia in ambito locale. Fra le numerose problematiche ad essi inerenti, sono fondamentali quelle relative all'interfacciamento fra apparati di elaborazione e apparati di trasmissione. In particolare risulta sempre più evidente la necessità di implementare le interfacce secondo criteri standardizzati e riconosciuti in ambito internazionale.

Tecniche di modulazione

Il processo di modulazione consiste essenzialmente nell'impiego di un segnale, detto portante (carrier), per trasferire il contenuto informativo di un altro segnale, detto modulante, al fine di adattare le caratteristiche del segnale da trasmettere ai mezzi trasmissivi a disposizione. La forma d'onda modulante può ad esempio essere un segnale audio (20 Hz 20 kHz) mentre la portante può essere un segnale sinusoidale ad alta frequenza, adatto quindi ad essere irradiato, se si usa lo spazio come mezzo trasmissivo (canale hertziano).

La modulante modifica uno o più parametri (ampiezza, frequenza, fase) della portante con una legge precisa e definita; il segnale che si ottiene, ovvero il segnale modulato. è ovviamente correlato con il segnale modulante e ne contiene quindi l'informazione; questa può essere estratta, dopo la trasmissione, con un processo di demodulazione effettuato nel ricevitore. In fig. 1 è illustrato lo schema base di un generico sistema di comunicazione che comprende un processo di modulazione.

Figura 1

Fig. 1 Sistema di trasmissione

Fra le varie tecniche di modulazione si possono distinguere la modulazione analogica e quella digitale, intendendo con ciò che la forma d'onda modulante è in un caso analogica e nell'altro digitale. In entrambi i casi poi, la portante può essere un segnale armonico, ovvero di tipo sinusoidale. o un segnale impulsivo.

 

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