INTERFACCIAMENTO

 

Le unità di elaborazione inserite in un sistema di acquisizione e trattamento dati possono presentare strutture molto varie che si differenziano per numerosi aspetti: complessità del sistema e delle funzioni da svolgere, grado di integrazione dei componenti, architettura dell'unità centrale e dell'intero sistema. Prescindendo dalle caratteristiche dell'unità di elaborazione, il primo elemento da valutare riguarda la scelta del formato, seriale o parallelo, da utilizzare per il trasferimento dei dati digitali convertiti. Normalmente quando il sistema di acquisizione è posto ad una certa distanza dall'elaboratore e la velocità di trasferimento non è un parametro critico, si sceglie una trasmissione di tipo seriale; il circuito di interfaccia comprende in tal caso dispositivi di trasmissione e ricezione opportuni. Quando invece sono richieste elevate velocità di conversione e trasferimento, generalmente i sistemi di acquisizione ed elaborazione devono essere vicini e si sceglie una trasmissione di tipo parallelo.

I circuiti d'interfaccia possono essere di vario tipo e presentare livelli di complessità molto diversi a seconda dell'applicazione specifica. Si è detto che per la trasmissione conviene generalmente disporre di dati in formato seriale; poiché le linee di ingresso uscita dati dei sistemi digitali sono disposte, nella maggior parte dei casi. in parallelo. le interfacce a monte e a valle del canale di trasmissione dovranno eseguire le conversioni rispettivamente, parallelo serie e serie parallelo. Con l'aumentare della distanza dei dispositivi collegati si incontrano difficoltà a causa di problemi elettrici (loop di terra attenuazioni interferenze e rumore) e difficoltà di temporizzazione dovute ai ritardi di propagazione; le interfacce potranno essere provviste di opportuni line - driver e line - receiver che minimizzino alcuni di questi inconvenienti. In sistemi di trasmissione a media e lunga distanza, sia su canali pubblici che privati. è quasi sempre necessario trattare il segnale digitale con qualche forma di modulazione. Gli organi d'interfaccia agli estremi del canale dovranno quindi comprendere anche gli elementi modulatori demodulatori opportuni. Infine i circuiti di interfaccia devono generalmente svolgere funzioni di controllo e di temporizzazione oltre a provvedere all'adattamento meccanico elettrico e funzionale fra canale di trasmissione e dispositivi terminali.

 

PAGINA PRECEDENTE       PAGINA SUCCESSIVA