Innanzitutto il radiocomando è un dispositivo che permette di pilotare un modello
a distanza con l'auslio di una cloche portatile.
La pirma distinzione consiste nel tipo di modulazione utilizata per il colloquio tra
trasmittente e ricevente: modulazione di ampiezza o modulazione di frequenza.
I primi sono meno affidabili e precisi dei secondi, ma hanno un prezzo notevolmente
inferiore. La seconda differenza è sul numero dei canali del radiocomando.
Per uno scafo (come per una macchinetta) ne bastano due, uno per l'accelerazione
del motore e uno per il timone.
Comunque oltre che a 2 canali, ne esistono a 4 per aerei, o a 8 per elicotteri.
La terza differenza è nella frequenza del quarzo, ne esistono infatti di varie:
ad esempio per la modulazione di ampiezza , 27 e 41MHZ.
Le prime sono usate per lo più per mezzi terrestri, mentre le seconde per aerei
a causa della loro maggior portata, che si abbassa notevolmente a terra.
Il radiocomando è costiutito da, una trasmittente, una ricevente, un pacco batterie
formato da 4 stilo e tanti servi comando quanti sono i canali, nel caso dei motori
elettrici un servo può essere sostituito dal variatore, usato per fornire
un ' accelerazione progressiva, funzione svolta normalmente da un reostato mosso
da un servo come per un motore a scoppio.
Nel nostro caso i due servi saranno impiegati, come già detto, uno per
l'accelerazione e uno per il timone agendo tramite dei tiranti.
Per il montaggio, consiglio di porre la ricevente all' interno di un palloncino
serrandolo con un elastico in modo da renderlo stagno, inoltre sarebbe opporutno
metterlo tra due spugnette, per ammortizzare eventuali urti, accortezza da usare
anche per il pacco batterie.
"Radiocomando"
|