Esistono una vasta gamma di motori per modelli, innanzitutto faremo alcune distinzioni.
La prima grande differenza tra i propulsori consiste nella loro alimentazione:
i motori infatti possono essere elettrici o a scoppio.
I primi sono meno potenti dei secondi a parità di peso e dimensioni, necessitano di
batterie ad elevata capacità, a causa del forte assorbimento (anche più di 10A),
per questo la loro durata è molto breve (circa 10 minuti di autonomia).
I motori a scoppio invece necessitano di una miscela particolare ad alta
concentrazione di nitrometano. Tali motori possono essere a 2 e a 4 tempi, i primi
sono più brillanti e veloci, mentre gli altri sono più potenti e affidabili per il fatto che
si spengono meno facilmente, utili ad esempio su un aereo in una manovra
di avvitamento dove è molto facile che un motore a 2 tempi si spenga.
Come per quelli veri, anche per i motori da modellismo esistono varie cilindrate
ovviamente: vanno dai 0.785cm (COX) ai 20- 25cm, scelti a seconda del peso
e della grandezza del modello.
Inoltre esistono motori: Terrestri, marini entrobordo, marini fuoribordo e aerei
(Per aerei o elicotteri).
Per un motoscafo ovviamente, userete un motoremarino o aereo se vorrete cimentarvi
nella realizzazione di un' idroscivolante.
Il motore aereo lavora a trazione diretta, con l'elica avvitata direttanemte sull'asse
motore, mentre il marino necessita di un albero di trasmissione, un volano e una ghiera
di accensione, questo tipo di motore a differenza degli altri, è munito di raffredamento
a liquido, esso infatti è dotato di testa cava dove si trova una spirale all'interno della
quale viene fatta scorrere acqua, prelevata e rigettata tramite una cannuccia posta sulla
chiglia dello scafo, cosi' che l'acqua vi fluisca dalla prua alla poppa, raffreddando cosi'
la testa del cilindro. Ricordate che il vano motore su uno scafo deve essere restistente,
munito quindi di legno duro, meglio se multistrato, incollato con della resina
epossidica bicomponente (UHU PLUS).
"Motorizzazione scafo" |