Cinquantunesima Sessione

giorni 97 e 98

NOTE: riprende il conteggio dei giorni; Raistlin va via prima

- Mentre il gruppo riposa Waldo si sente toccare, ma finge di continuare a dormire. Notando che qualcosa di invisibile sta cercando di fregargli l’ala di Boadth si gira e cerca di colpire all’improvviso ciò che ha al fianco, ma non riesce. Gli altri si svegliano e, avvertiti del pericolo, si chiudono intorno all’hobbit. Dall’oscurità giungono alcuni coltelli da lancio, e nemmeno l’infravisione degli elfi o i sensi di Raistlin sembrano avere effetto sulla creatura che li attacca: nessuno la vede. Ylian dà del codardo all’avversario invisibile, che a quel punto si rivela comparendo dal nulla e lasciando cadere a terra un mantello (forse ciò che lo rendeva impossibile da scorgere). Si tratta di Yalmara Nil Rae, l’elfa oscura che Waldo e Sigmund avevano già visto. È vestita con pantaloni comodi tenuti fermi da legacci, e indossa una tunica corta e un’armatura di cuoio scura. Il suo viso è uguale a quello di Shaniya, l’elfa che ha curato la cecità di faerlin, ma pare più vecchio. I capelli sono corti legati in tante trecce.

- la ragazza sorride sicura di se e afferma di essere li per l’ala di Boadth, poi lancia due spade corte in aria, le prende al volo e si mette in guardia. I membri del gruppo caricano ma ogni volta l’elfa para agilmente i colpi e contrattacca. Il gruppo fatica a colpire l’agile drow, ma continua ad incalzarla finché Raistlin non se la trova appoggiata al suo scudo. Con un colpo violento il mezz’elfo la spinge via, mentre Ylian le arriva alle spalle facendola inciampare nello slancio. Gli altri la chiudono ma lei si rialza, schiva Ylian e Vint, passa a fianco di Raistlin piantandogli un pugnale nella spalla e prosegue lanciandosi verso Waldo. Faerlin tuttavia si frappone incassando il colpo. Eline e Sigmund allora la colpiscono violentemente. Yalmara, con la corazza distrutta e una grossa ferita, cerca di rialzarsi ma pare sfinita.

- Ovviamente Yalmara non vuole collaborare, e quando Faerlin le parla di Shaniya (che pare sia sua sorella minore) si infuria, convinta che il gruppo le abbia fatto del male. Riguardo all’aggressione sembra che la ragazza abbia deciso di seguire il gruppo per recuperare l’ala di Boadth. Doronech sembra tenere molto all’antica reliquia, sia per l’effetto rassicurante che può avere sulle truppe sia perché lui stesso crede nel potere dell’arma. Yalmara invece è scettica; è convinta che l’ala sia un oggetto capace solo di portare scompiglio e privo di vero potere; in ogni caso ha deciso di propria iniziativa di recuperarlo perchè Doronech lo ritiene importante, ed è molto legato ad esso. Chi maggiormente crede nel potere dell’arma è Naslin, il sacerdote, che vorrebbe usarla per ricattare la dea. Yalmara però non si fida del chierico, e crede che il suo piano sia follia. Faerlin propone a Sigmund di prendere la ragazza come ostaggio. Il gruppo riprende il cammino e dopo molte ore raggiunge l’imboccatura della caverna lungo il fiume sotterraneo, e l’uscita che conduce alla superficie.

- Ylian è la prima ad uscire. Durante tutto il tragitto si è sentita pulsare il sangue nelle vene; concentrandosi è riuscita a resistere, e la luce del sole, anche se difficile da sopportare dopo tutto il tempo passato sottoterra, le porta un po’ di conforto. Gli altri stanno tutti più o meno bene, compreso Waldo, che non sembra turbato dallo strano morso della vampira. Yalmara invece si sente mancare e cade a terra. Gli altri la raccolgono e vanno a riposare in un luogo riparato attendendo la sera. Ylian nel frattempo richiama la sua cavalla e il suo gufetto, che svolazza un po’. Faerlin promette a Yalmara  che viaggeranno solo di notte.

- all’imbrunire il gruppo riparte. Yalmara sembra molto affascinata dal cielo e Faerlin le parla della sorella e di Elistraee, ma pare che la ragazza non riesca a fidarsi dell’elfo. Il viaggio dura tutta la notte e parte della mattinata. Con il sole alto l’elfa oscura fatica a camminare e suda  molto, ma le sue condizioni sono migliori rispetto al giorno precedente. La gente di Findias acclama il ritorno del principe e dei suoi compagni, e schernisce Yalmara, che viene poi posta sotto chiave nelle prigioni del palazzo. Il gruppo riceve numerose gemme di grande valore come ricompensa per l’aiuto fornito, e Sigmund annuncia che presto parlerà al consiglio per quel che concerne l’aiuto di cui il gruppo ha bisogno per riappacificare l’isola e aprire le porte dell’antica capitale

 

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