L'edizione di Costaltarte 2009 ha messo un'altra volta in luce il potere della scultura di evocare, magari soltanto da uno spunto plastico o da una peculiarità volumetrica, momenti della storia relativa alla famiglia o a uno dei componenti della stessa, che hanno vissuto nella casa per cui l'opera è stata pensata. Anche quest'anno il simposio ha offerto molti suggerimenti per una ricognizione retrospettiva o una riflessione sui motivi d'attualità nella vita a Costalta. Gli abbinamenti sono stati così congegnati: Erminio Carbogno, di Casamazzagno (Belluno) - Ceda d'cöi d Marco; Alberto Durante, di Roma - Ceda d Fofo; Giorgio Sperotto, di Sarcedo (Vicenza) - Ceda di Todoce.
I risultati testimoniano di una tensione figurativa, asservita di volta in volta a un'espressione simbolica (Durante), narrativa (Carbogno), lirica (Sperotto), dentro una logica compositiva che dà al legno, il cirmolo, la possibilità di evidenziare le proprie caratteristiche di colore, pastosità e consistenza.

(a cura del prof. Enzo Santese, direttore artistico della manifestazione costaltese)