HOUSE III
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HOUSE II

DIARIO DI BORDO, APPUNTI DELLE LEZIONI

LEZIONI

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TERZO CICLO

10 lezione (09/05/05)

Eisenman 1 parte ( >>PARTE 2 )

Negli anni 60 avviene il big bang in seguito alla morte di alcuni capisaldi dell'architettura (tra cui Gropius) , la disciplina non viene più approcciata univocamente.

Eisenman si forma a cavallo tra gli anni 50 e 60, la sua produzione si divide in tre fasi fondamentali:

- la 1 si conclude con la consacrazione del gruppo 5 architects fondato nel 1973.

- la 2 che si chiude con l'opera " Fin d'Ou-T HouS" dieci anni dopo.

- la 3 è l'attuale.

Il suo maestro Colin Rowe, insegna a Eisenman l'astrazione.
Egli inizia il suo lavoro di ricerca a partire da Giuseppe Terragni, di cui ne pubblica anche un libro dove analizza due opere, la casa del Fascio a Como e la casa Giuliani Frigerio, entrambe le studia attraverso numerosi diagrammi formativi la forma parallelepipeda nel gioco dei pieni e dei vuoti (scavati) e i proporzionamenti.

"L'oggetto è veicolo non il fine, e le celebrate assonometrie che formalizzano il processo formativo sono - in fondo - più importanti degli stessi edifici".
"Eisenman non è un architetto tradizionale, ma un artista concettuale".

Le case che realizza all’inizio della sua carriera sono delle riflessioni sui meccanismi generativi della forma.

 

"House II" del 1970.
Chiari ed inequivocabili sono i riferimenti con le opere di Terragni, La forma base e i proporzionamenti, gli spazi sono creati per implosione.

Negli stessi anni lavora insieme ai due amici e altri componenti dei Five, Graves e Meier, più fedeli a concezioni postmoderniste e neo lecorbuseriana.
In "House III" opera una vera e propria sperimentazione volumetrico spaziale ruotando due cubi tra loro, il risultato distributivo non è dei più felici.

Il progetto "House X" del 1976, si adatterà alle esigenze dei committenti.
La casa è sviluppata in quattro quadranti separati da percorsi a volte coperti altri scoperti Doveva adagiarsi sul crinale di una collina creando un vibrante rapporto visivo interno esterno. Purtroppo la casa non fu realizzata con grande dispiacere dello stesso Eisenman.


Un nuovo periodo inizia per l’architetto in concomitanza con gli studi per la "House XI" che è formata da una concatenazione spaziale di elementi tridimensionali.”L’elemento più piccolo è troppo piccolo per essere una casa (il suo scopo è proprio quello di provocare la domanda se si tratti di una casa o di un modello di una casa), l’elemento intermedio potrebbe essere una casa ma contiene al suo interno l’elemento più piccolo (potrebbe essere un museo di case), l’elemento più grande ha misura doppia di quello intermedio: come lo si potrebbe definire?” E’ chiaro che le sue ricerche sono del tutto teoriche ed hanno come scopo ultimo quello della realizzazione effettiva; non a caso egli in questa fase è interessato soprattutto alla sua attività didattica e non professionale.

L’architettura viene ideata all’interno di un’idea metafisica anche se contrastante con il contesto ne aumenta e accentra l’energia.
E’ ormai evidente che le relazioni delle forme architetture per Eisenman non devono più scaturire dal loro rapporto funzionale.

Il rapporto con il contesto sarà la chiave per capire un altro progetto, quello per l’edificio d’abitazione per L’Iba di Berlino ( 1981-85 ).


Non più una ricerca di mimetizzazione attuata dagli esponenti dell’architettura postmodernista ma la ricerca di un nuovo dialogo espressivo con il tessuto urbano.
Io schema del tessuto urbano viene considerato dall’architetto come un palinsesto (mappa medievale sulle quali , mantenendo dei tracciati di base si mutavano, sovrapponendo, eventuali cambiamenti di stato pur a volte conservando tracce delle preesistenze).

Un modo di operare per sovrapposizioni molto vicino a quanto si fa oggi con i layers e ieri con la carta lucida.

I segni, i tracciati base servivano ad ancorarsi al disegno dello strato inferiore nella sovrapposizione.
Nell’Iba Eisenman conserva gli edifici preesistenti sovrapponendogli una nuova griglia ed insieme danno vita a nuove forme.

 

3° ciclo

9 lezione (vettori)

10 lezione 1 (peter eisenman)

10 lezione 2 (peter eisenman)

11 lezione (la vostra it rev)