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Titoli

I TITOLI NOBILIARI DEL CASATO GALLELLI IN ORDINE CRONOLOGICO.

antica Casata dei baroni Gallelli di Badolato, nel corso di quasi otto secoli di nobilta’ ha avuto diversi titoli nobiliari, e quindi feudi.
Si prende qui in esame i loro titoli nobiliari, e quelli cavallereschi.

Prof. Antonio Gesualdo.


PATRIZI DI ZARA:

l primo titolo del Casato del quale si ha traccia, e’ quello di patrizi di Zara.
Tale titolo e’ usato dalla famiglia, poiche’ risulta nel censimento delle 100 famiglie nobili a Zara nel 1283.


CONTI DI PAGO E NONA.

nobili Gallelli, sono stati investiti di questo titolo, quando l’antenato Kolan, nel 1321 venne nominato dal Re di Polonia, conte di Pago e Nona.


PATRIZI DI STILO.

uesto titolo e’ usato dalla stirpe, quando alla fine del sedicesimo secolo, inseguito al trasferimento in Calabria da Zara, con un Franciscus, i nobili Gallelli si stabilirono da prima a Stilo, entrandone cosi a far parte del patriziato, come testimonia un testamento del 1611 e contemporaneamente ebbero interessi a Badolato, come testimoniano atti pubblici e privati.


BARONI DI BADOLATO.

uesto titolo e’ il piu’ recente della famiglia, e fu loro concesso da don Daniele Domenico Ravaschieri, il 1658, dietro Regio assenso, sotto il regno di Filippo IV di Spagna, e il vicereame di Garcia de Avellaneda Jharo.
Con questa investitura i rapporti tra i nobili Gallelli e il principe Ravaschieri divennero percio’ politici, poiche’ feudali.(sub infeudazione)
Con tale nomina i Gallelli avevano cosi l’amministrazione politica, fiscale e giuridica di Badolato, per conto dei principi Ravaschieri.
Potevano infatti indire i mercati, riscuotere le tasse, amministrare la giustizia, adunare il popolo, e se necessario muovere guerra.
Il Casato nobile di Zara, fu cosi l’ultimo ad amministrare il feudo di Badolato, e dei territori ad essa annessi, (Isca, S.Caterina, S.Andrea.) Casali, fino all’ eversione della feudalita’, che avvenne il 1806.


TITOLI DEGLI ORDINI CAVALLERESCHI.

li ordini cavallereschi sono sorti in origine nella Francia meridionale alla fine del X secolo.
Come istituzione politica e sociale.importante, all’interno del feudalesimo.
Il titolo e’ ad persona, quindi non trasmissibile.
La cavalleria ebbe la sua massima espressione dal XI al VI secolo, legata a due realtà storiche, le crociate e i comuni.
Inizialmente la cavalleria fu prettamente guerriera, legata all’espansione di Carlo Magno, successivamente fu religiosa, imprimendo particolare slancio alla prima crociata.
con l’avvento delle crociate.
Sotto la guida di Goffredo di Buglione e Raimondo di Tolosa, la cavalleria diede un contributo decisivo alla conquista del santo sepolcro da parte degli eserciti cristiani. (1099)
Per mantenerne il possesso e ospitare quindi i pellegrini fu istituita una gendarmeria fissa, costituita da cavalieri, nacquero cosi gli ordini cavallereschi, e tutto cio’ che ruota intorno alla legenda mistica del santo Graal.


CAVALIERATO DELLA CORONA D’ ITALIA:

uest’ordine venne istituito da Vittorio Emanuele II figlio di Carlo Alberto di Carignano, con Regio Decreto emanato il 20 febbraio 1868
L’onoreficienza aveva lo scopo di premiare i cittadini Italiani e stranieri che si fossero distinti particolarmente per atti verso l’Italia.
Di tale titolo fu investito il barone avv. don Giuseppe Lorenzo Gallelli, nato il 5.01.1830 a Badolato, latifondista e sindaco dei nobili di Badolato per diciassette anni consecutivi.
Dello stesso titolo fu investito anche il figlio, il barone, don Pasquale Gallelli, nato il 17.01.1866 a Badolato.
Latifondista, sindaco dei nobili, e pioniere nel campo dell’energia elettrica, creando a sue spese il 1923 la centrale idroelettrica del Romito, in grado di fornire luce a diversi comuni della provincia di Catanzaro, prima della nazionalazione avvenuta per opera dell’ ENEL negli anni sessanta.


CAVALIERATO DEL S.M.O. COSTANTINIANO DI S. GIORGIO SPAGNA.

l cavalierato dinastico del S.M.O.Costantiniano di S. Giorgio spetta alla Casata di Borbone Spagna, il cui gran maestro e’ il duca don Carlos di Borbone.
L’ordine e’ uno dei piu’ prestigiosi, ed e’ il piu’ antico del mondo, nacque quando Costantino il grande, primo imperatore cristiano, alla vigilia della battaglia e della vittoria su Massenzio a ponte Milvio nel 313, vide in cielo la croce, con le scritte, in hoc signo vines, ( con questo segno vincerai)
Chiamato infine di S. Giorgio, in onore del santo protettore della cavalleria cristiana.
L’ordine e’ uno dei pochi che ancora conta al suo interno una classe nobiliare, denominata de jure sanguinis.
Fecero parte di questo prestigioso ordine equestre, re e imperatori.


l 23- 08- 2003 il barone don Ettore Gallelli Benso, nato a Trieste il 13- 08- 73 imprenditore immobiliare e agrario a titolo principale, e’ nominato cav. jure sanguinis del S.M.O. Costantiniano di S. Giorgio.

l 25- 09- 2005 il barone avv. Vittorio Gallelli, nato a Catanzaro il 29- 03- 39 imprenditore agrario, e’ nominato cav. jure sanguinis del S.M.O. Costantiniano di S. Giorgio.


CAVALIERATO DELLA REALE ARCICONFRATERNITA DEI CAV. DI MALTA; DI S. GIOVANNI IN CATANZARO.

l cavalierato fu istituito il 1230 e successivamente riconosciuto con bolla Papale.
Percio’ i membri di tale arciconfraternita portano il titolo di cav. di Malta.
(vedi “Gli ordini cavallereschi, uso legittimo in Italia.” 1998 )

l barone Ettore Gallelli Benso, e’ stato investito di tale cavalierato il 29 .5. 2006


GUARDIA D’ONORE ALLE REALI TOMBE DEL PANTHEON.

istituto alle Reali tombe dei Savoia, sepolte al Pantheon e’ un ente morale sotto il controllo del ministero della difesa.
Fondato praticamente da Umberto I il 18 gennaio 1878 inseguito a richieste di veterani delle guerre di indipendenza, l’associazione vive coi soli contributi annuali dei soci, e si prefigge la guardia continua alle tombe dei reali sepolti nel Pantheon.
Giacciono infatti nel sonno eterno, vegliati da monarchici filo-sabaudi,Vittorio Emanuele II padre della patria.
Umbertro I il re buono, assassinato a Monza il 1900
L’istituto auspica il rientro in Italia dei re defunti, ancora all’estero.

l barone Ettore Gallelli Benso, e’ stato nominato guardia d’onore, il 20 gennaio 2005


LE FONTI:

Annuario della nobilta’ Italiana, S.A.G.I. edizioni 2006
Rivista araldica del collegio araldico Colonnello Bertini Frassoni. “libro d’oro della nobilta’ Italiana”.
Grande armoriale Italiano, del Consiglio Araldico Italiano. Marchese Spreti. Edizione 2007
Libro d’oro del Consiglio Araldico Genealogico Italiano conte Guelfi Camaiani .edizioni 2007
Catasto onciario di Badolato.
Elenco ufficiale dei sindaci dei nobili di Badolato.
Elenco nobiliare Regionale.
Elenco ufficiale dei cav. jure sanguinis del S.M.O. Costantiniano di S. Giorgio, Spagna.
Elenco ufficiale dei cav. di Malta della Reale arciconfraternita dei cav.di S. Giovanni di Catanzaro.
Elenco ufficiale delle Reali guardie d’onore dei Savoia.
Storia medioevale di Badolato, dello storico Antonio Gesualdo.Edizioni Frama Sud 1986
Storia medioevale e moderna di Badolato, dello storico Antonio Gesualdo, edizioni Frama Sud 1987
Storia di Badolato dal 1799 al 1999, dello storico Antonio Gesualdo. Edizioni frama Sud 1999
Storia di Zara del prof. Dokozan.
Archivio Araldico Vailardi.
Storia di Zara dal 1409 al 1797, Milano 1944.di Angelo de Benvenuti.
Armonial de la nobles Polonaise, di Paproki.
Cronotassi dei principali magistrati che ressero e amministrarono il comune di Savona.
Di Vittorio Poggi.
Memorie della nobilissima citta’ di Stilo, di Vincenzo Mosca.
Notizie delle famiglie nobili della citta’ di Stilo, di Vincenzo Mosca.


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