Per rendere più semplice la consultazione del testo, abbiamo inserito sommari rinvii bibliografici al suo interno (cfr. infra). Aggiunte e precisazioni di maggior consistenza, le raccogliamo in calce in queste «Note».
Circa il dominio congiunto dei Malatesti dopo il 14 settembre 1429 sulle tre città di Cesena, Fano e Rimini, si vedano i docc. prodotti da Anna Falcioni in Galeotto, pp. 128-130. Il primo (28.09.1430) cita l'intervento al consiglio di Fano di Bartolomeo Tomasini «ex parte magnificorum dominorum nostrorum de Malatestis». Il secondo, sempre relativo a Fano e datato Rimini 17 ottobre 1430, ricorda i «magnifici e potentes domini Galeoctus Rubertus, Sigismundus Pandulfus et Dominicus de Malatestis Arimini».
Sui fatti del maggio 1431, cfr. Falcioni, Politica, p. 142. Cfr. pure Tonini, V, 1, pp. 84-88. Ramberto vive dal 1384 al 1391, suo figlio Giovanni nasce nel 1389 e muore nel 1431. Su Gianciotto, cfr. Tonini, V, 1, pp. 80-81; IV, 1, p. 294. Cfr. tavola II, p. 280 (IV, 1).
Per le notizie su Sallustio detto anche Malatesta, che non era figlio di Isotta (come sostiene Tonini, V, 1, p. 472), ma di Gentile de Ramexinis, cfr. Donne, 2, p. 593 e 701. Talora, come scrive A. Campana (Donne, 2, p. 476) si trova questo Sallustio detto Malatesta confuso con il Malatesta figlio di Isotta morto nel 1458 a nove anni circa.
Sulla questione ebraica in età medievale: «Il IV Concilio Lateranense (1215), convocato da papa Innocenzo III, ordina che gli Ebrei viventi nei paesi cristiani portino come contrassegno una rotella di stoffa gialla cucita sulla parte sinistra del petto. Già nel 600 il Califfo Omar aveva ordinato che tutti i non mussulmani (ossia ebrei ed anche cristiani) viventi nei paesi arabi portassero una pezza di stoffa gialla cucita sul petto o sulla schiena. Ed ora papa Innocenzo III, dopo aver tentato ripetutamente e sempre inutilmente di convertire gli Ebrei, pensò di isolarli imponendo questo contrassegno (che per le donne era un velo giallo, il contrassegno delle meretrici). Il primo paese cristiano che impose agli Ebrei il "segno giudaico", fu l'Inghilterra (1218). In Italia tale disposizione fu adottata in epoche diverse secondo gli Stati; prima ad adottarla fu Venezia: una rotella gialla sostituita in seguito da un cappello giallo». (Cfr. http://www.morasha.it/ebrei_italia/ebrei_italia02.html.)
Sui rapporti fra i Malatesti ed il mondo dei finanzieri ebraici, cfr. i testi Falcioni in Sigismondo I, pp. 158-161, e in Galeotto Roberto, pp. 127-129. Qui a p. 129 è molto importante il doc. presentato sugli Ebrei che a Fano (1430) «non vogliono prestare» non fidandosi dei Malatesti.
Su Polissena Sforza, si veda il mio testo Il mito di Sigismondo ed Isotta nel 1700. Rivisitazioni letterarie e polemiche sui sepolcri «violati», «La Signoria di Sigismondo Pandolfo Malatesti, II. 2, La politica e le imprese militari», Ghigi, Rimini 2006, pp. 573-593. Qui è presente pure un altro mio lavoro da cui derivo le notizie circa i rapporti fra papato e Sigismondo Pandolfo Malatesti, Sigismondo, filosofo umanista, pp. 319-339. Sulla figura e la vicenda di Cleofe, rimando al mio testo Cleofe Malatesti, 1421. Tragiche nozze bizantine, «Civiltà del Mediterraneo», VIII (XIII), 15, Giugno 2009, Roma, pp. 19-45.
Per le notizie dal versante cesenate sulla morte di Novello cfr P. G. Fabbri, Gli aspetti politici, militari, economici ed istituzionali della signoria di Malatesta Novello, ne «La signoria di Malatesta Novello Malatesti (1433-1465)», Rimini 2003 (pp. 29-197), pp. 82-108, 153-154, e docc. pp. 445-446.
Fiera di san Gaudenzio. Sino al 1538 si tiene fuori dalla porta di San Bartolo (cfr. C. TONINI, Storia di Rimini 1500-1800, VI, 1, cit., p. 251). Tale porta sorgeva verso la attuale Flaminia uscendo dall'arco d'Augusto, il quale apparteneva al quartiere di Sant'Andrea ed anticamente aveva fatto «l'ufficio di porta, e perciò fu detto porta di San Genesio, e di San Bartolo»: cfr. L. TONINI, Rimini dopo il mille, Rimini, 1975, pp. 128-130. Dopo il 1538 la fiera è spostata alla piazza maggiore, ossia nell'antico foro romano, «propter ruinam» dello stesso borgo di San Gaudenzio, provocata dalle ultime guerre con i Malatesti (C. TONINI, ivi). Cfr. C. TONINI, Storia di Rimini 1500-1800, VI, 2, cit., p. 865. Sulle tre fiere, va detto che in C. TONINI, Storia di Rimini 1500-1800, VI, 1, cit., p. 455, talora date e nomi sono riportati erroneamente, rispetto a quanto si trova in due documenti di AP 626, Informationi sopra le giurisdizioni della Fiera, e del Capitano del Porto della Città di Rimino (post 1625 ed ante 1668), ASRn: il primo è Fiere, e Mercati (1768); il secondo, le già citt. Informationi sopra le giurisdizioni della Fiera. Sulla riscoperta della fiera di sant'Antonio sul porto, cfr. M. Moroni, Il porto e la fiera di Rimini in età moderna, «Tra San Marino e Rimini: secoli XIII-XX», San Marino, Centro Sammarinese di Studi Storici, Università degli Studi, 2001, pp- 43-93, p. 75; A. SERPIERI, Il porto di Rimini dalle origini ad oggi tra storia e cronaca, Rimini, Luisè, 2004, p. 71 Circa il documento del 19 giugno 1492, cfr. in Masetti, Pandolfo IV, n. 9, p. 232. L'autore del saggio non ne ricava però nessuna conseguenza per valutare la causa dell'omicidio che Luigi Tonini, V, 1, pp. 413, 494, fa consistere nel disgusto di Raimondo con uno dei nipoti. La tesi di Tonini era accettabile in base agli atti che produce. Ma essa è oggi superata dal testo del 19 giugno 1492, nel quale appunto si vede Galeotto ritornato al prisco incarico di «gubernator».
BIBLIOGRAFIA
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, ne I Malatesti, a cura di A. Falcioni e R. Iotti, Rimini, 2002. Masetti, Pandolfo IV = La Signoria di Pandolfo IV Malatesti (1482-1528), a cura di G. L. Masetti Zannini e A. Falcioni, Rimini, 2003. Masetti, Roberto, G. L. Ma setti Zannini, Roberto Malatesti detto il Magnifico, ne I Malatesti, a cura di A. Falcioni e R. Iotti, Rimini, 2002. Soranzo, Morea = Soranzo, Una missione di Sigismondo Pandolfo Malatesta a Maometto II nel 1461, ne «La Romagna», VI, 1909. Tonini = L. Tonini, Storia di Rimini di cui si citano i singoli volumi e relativi tomi dopo il nome dell'autore:Rimini nel secolo XIII, III vol. della Storia civile e sacra riminese, Malvolti ed Ercolani, Rimini 1862; Rimini nella signoria de' Malatesti, Albertini, Rimini 1880, IV, 1; Rimini nella signoria de' Malatesti, Albertini, Rimini 1880, IV, 2; Rimini nella signoria de' Malatesti, Albertini, Rimini 1880, V, 1; Rimini nella signoria de' Malatesti, Albertini, Rimini 1882, V, 2. Tonini, Mille = L. Tonini, Rimini dopo il Mille, Rimini 1975.
Alle origini di Rimini moderna. 1. Storie malatestiane del XV secolo 1. 5. Note e bibliografia 1. 4. Crisi, dalla dinastia alla città 1. 3. Plebe partigiana e delitti politici 1. 2. Profilo di una città, 1429-1469 1. 1. Premessa. Malatesti, Europa e Chiesa © by Antonio Montanari 2010 |