La rivoluzione francese,
l'affermata borghesia, la prima rivoluzione industriale mettono in crisi l'ordinata gerarchia della società settecentesca. Il nascente patriottismo culturale spinge verso la ricerca di nuove forme d'arte autoctona.
Tramonta il mecenatismo e quindi cambia radicalmente il rapporto tra il musicista e il nobile. Il pubblico ora non è più solamente quello degli invitati del "padrone" ma potenzialmente
è tutti. È a tutti che il musicista si rivolge.
Per fare fronte alle nuove esigenze nascono in Europa nuovi teatri in grado di ospitare un pubblico pagante. Attorno ad essi crescono editori, negozianti, impresari e critici. Crescono le opportunità e il musicista riesce, quasi, a vivere della propria arte. Sono lontani i tempi dei litigi tra Mozart e l'arcivescovo Colloredo. Sembrano lontani ma sono passati appena ventanni!
L'artista del '700 era volto a mostrarci un'immagine ideale di un mondo ordinato e completamente dominato dalla ragione. L'artista dell'800 diventa il portavoce del mistero della natura cui l'uomo comune non può accedere.
La musica perde il carattere quadrato e sicuro acquisito attraverso la pratica rigidità della forma per liberarsi verso una composizione che sappia ascoltare la natura, il mondo, anche selvaggio, dei sentimenti.
Il tema musicale, la melodia, supera l'essere solo un aspetto tecnico del comporre per divenire l'idea intorno alla quale costruire il percorso musicale che in grado di evidenziare significati ed emozioni.
È la musica strumentale ad avere il primato su quella vocale perché l'unica in grado d'essere "linguaggio assoluto" poiché svincolata dal testo.
La sinfonia, inizialmente, sarà la forma musicale più frequentata dai compositori ma è una sinfonia che non segue i rigidi schemi formali classici perché si trasforma secondo i desideri e gli intenti dell'autore, si pensi a Beethoven e Berlioz, a Borodin e Mahler, tante volte sarà poema sinfonico.
Proprio per l'indirizzo preminentemente strumentale dell'800 si afferma, accanto alla musica per orchestra, il concerto solista e una serie di composizioni dal carattere virtuosistico. L'autore, che ne è anche l'interprete (Paganini, Liszt) spesso risulta essere l'unico in grado di eseguire il pezzo.
Infine la musica vocale si rinnova attraverso il melodramma dove predominano l'esposizione dei sentimenti e il richiamo a situazioni reali presentati in modo oggettivo. Le vecchie forme sono superate, si perde sempre più la distinzione tra aria e recitativo a favore di un canto continuo (Verdi), a volte, centrato sull'uso del leit motiv (Wagner).
L.van
Beethoven
G.Rossini
N. Paganini
F.Schubert
J.Brahms
B.Smetana
M.P.Moussorgsky
P.J.Ciaikowskij
G.Verdi
R.Wagner