Ha chiuso la trilogia
di eventi culturali ispirati alla “ Strada”
– simbolo metaforico di una ricerca personale
da condividere – dedicati alla Bellezza dei
Popoli Nativi ed a chi ha impegnato la sua vita a
difenderla con talento e creatività ( Vivi
la Strada 2000 e My
Land, La Strada dei Sogni 2001 ).
Una società senza
poeti sarebbe strana. |
Il ruolo del poeta è da sempre: denunciare
il malessere, celebrare la bellezza e trasmettere
un sistema di valori.Il poeta non è dunque
solo colui che compone “rime e sonetti”,
ma soprattutto un testimone della sua epoca –
con le parole di Herman Hesse: “ un
tentativo di fuga da questo tempo della tecnica e
del denaro, della guerra e dell’avidita’,
da un tempo che pretende di avere splendore e grandezza,
ma che la parte migliore di me non puo’ nè
accettare nè amare, al massimo sopportare.
”
Poeti di Strada ha ripercorso le strade musicali del
rock di protesta degli anni 60, la ricerca mistica
dei movimenti di espressione giovanile degli anni
70, il cammino di rinascita culturale dei Nativi Americani,
i viaggi mentali degli artisti contemporanei fino
al lento e sofferto processo di guarigione da un disturbo
alimentare. Questo il filo conduttore della manifestazione:
un “ Viaggio”
condotto assieme comodamente seduti al tavolo di un
pub, sotto al cielo stellato di giugno, come sulla
terrazza di un cafè di notte, dentro a un quadro
di Van Gogh.
Venerdì
25 giugno
ha aperto la manifestazione la mostra
collettiva di giovani artisti riminesi indipendenti,
al piano superiore del locale, che si è protratta
durante le tre serate dell'evento, quindi, complice
il calare del sole, è stata la volta della
proiezione di un reportage filmato ontheroad, a cura
di Claudio Cardelli, girato in Afghanistan nel 1977
durante il quale sono intervenute alcune voci testimoni
dell’epoca dei figli dei fiori. Ha concluso
la serata “The
summer of love (’67)”
– concerto rock dei Rangzen.
Sabato
26 giugno
è stata la volta dell’incontro con Chiara
Ciavatta, operatrice sociale volontaria
ed autrice del libro “Chiara Sole
– Bulimia e Anoressia”.
Una storia di vita e di morte”.
L'invito a partecipare era aperto a tutti coloro che
volevano confrontarsi approfondendo insieme le tematiche
legate ai disturbi alimentari. Coordinava la serata
Gilberto Gattei, voce storica
delle emittenti radio emiliano-romagnole. A seguire,
“L’America
del Rock” :celebrazione
dei cinquant’anni del Rock’n’roll,
progetto musicale della band Miami &
The Groovers.
Domenica
27 giugno
ha concluso “Poeti di strada” la conferenza
“Indiani d’America:
miti, stereotipi e propagande dell’era globale”
condotta come sempre dall’autorevole Carla
Fornasari, ricercatrice etnologa
di Carpi (MO) che ha presentato il progetto di educazione
interculturale legato alla mostra di oggetti provenienti
dalla sua collezione privata di arte ed artigianato
che ha sede presso il centro studi “Red
Eagle Woman - American First Nations”
a Carpi. L'occasione informale, piuttosto insolita
per studiosi e accademici, ha sottolineato la coraggiosa
apertura verso il pubblico della signora carpigiana,
con l'augurio che l'invito al confronto sia stato
raccolto dagli addetti ai lavori del Servizio Cultura
di Comune e Provincia per gettare le fondamenta per
nuove idee e prospettive comuni a molti studenti,
appassionati e ricercatori del circondario. Ha coordinato
la serata Gilberto Gattei.
La serata e la manifestazione durata tre giorni, si
è poi conclusa con “Barche
nella notte” - musica folk
rock con Daniel Angelini & friends.
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