Il Corriere del Viterbese "Grande successo della personale di G.Zirino alla sala dell' Ammin.Provinc. di Viterbo.... Zirino si presenta con la semplicità della sua tavolozza apparentemente monocromatica, in cui i colori si differenziano e si evidenziano attraverso mille sfumature che traducono il soggetto come mezzo di conoscenza ideale senza strumentalizzarne la forma ai fini del gusto. ..."
Il Corriere del Viterbese "... l'impronta quasi evanescente del colore come nelle trame dei sogni di Zirino"
Il Tempo " ...Tuscia d'una volta...scorci caratteristici che l'artista è andato pazientemente a riscoprire e che sono stati 'rivestiti' con personaggi dell'epoca proprio per dare il senso della rievocazione culturale oltre che artistica. ... un artista nuovo nel colore seppur fedele ai toni delicati e soffusi che lo hanno sempre caratterizzato. Colori fatti di ricordi, storia, tradizioni,cultura."
. Il Bullicame "...Le immagini che vivono nei suoi quadri, creano quello stato di ricordi e di suggestioni, rappresentano una realtà romantica carica di antica poesia, in cui i soggetti appaiono, sfumati in una pittura dove l'ocra, il marrone, il giallo, vanno alla ricerca, senza mistificazioni, del vero linguaggio pittorico; ... immagini vive, di una realtà che è nel contempo triste e dolce; sono una carica di tenerezza che sommessamente si stanno allontanando per poi, forse, scomparire per sempre..."
Il Tempo "...dall' informatica alla ricerca della bellezza femminile, alla scoperta degli scorci più suggestivi di Viterbo antica, il passaggio non è certo facile eppure, il nostro, dimostra di poterlo fare con una padronanza degna dei migliori artisti. ...Attraverso le sue pietre, i suoi "scorci", le immagini in grado di rievocare immagini mai perse. ...Nella semplicità del linguaggio e nella completezza del messaggio che intende trasfondere nel Visitatore. Un messaggio fatto di poesia e di toccante umanità." M. B.
Alto lazio "...Si è svelata una capacità di dipingere e di riprodurre la realtà estremamente semplice ed espressiva, caratterizzata da un tratto lineare che dà vita a frammenti di quotidianità: scorci, case, bambini, anziani, figure femminili. E' un'arte che non si allontana dai canoni pittorici tradizionali, ma che non scaturisce da ricerche accademiche od esistenziali: è una pittura spontanea, profondamente autonoma, che lascia trasparire un equilibrio sereno. Massimo Boccia ha usato questa espressione per sintetizzare i valori della pittura di Zirino: '... calma e dolcezza, è proprio questo l'elemento ricorrente; quasi il trasognato annotare di situazioni: il soggetto o il gesto non contano, trascendono dal significato reale diventando momento poetico. ' Così i ritratti dei bambini o degli anziani, sembrano essere lì per rendere eterna l'usualità di un gesto qualsiasi, ma fondamentale, come il saltare la corda o lavare i panni negli ormai dimenticati lavatoi di paese. Il gioco cromatico è delicato, leggero, fatto di sfumature e trasparenze; specialmente negli splendidi ritratti di donna, Zirino sa creare effetti di grande luce ed evanescenza.
LA MOSTRA DEI VOLTI….. Ricoprono i muri, / ti guardano attenti, / i visi, i colori, / le facce, i sapori, / che danno a chi vede / e ognuno ci crede / di farli parlare. /Entrato, sorpreso, / mi misi a guardare. / Dai volti, dai visi, / da facce anche dure, / da molti, sorrisi, / da alcuni, paure, / sembravano dare. /Sentivo qualcosa, / sentivo il sapore / del pezzo di cuore, / che certo l’autore, / aveva diviso / coi volti e il sorriso / dei visi dipinti. /Di facce e colori / di visi e di volti /ed erano còlti / gli aspetti diversi / e s’ erano persi / il tempo e l’ età./Si. Ognun nascondeva / il tempo ch’ aveva./ Di certo l’artista, / apriva alla vista / di chi li guardava, / un proprio pensiero./ E quello, era il vero /motivo sincero, / di dire alla gente / che il viso serioso, / oppur sorridente, / o dolce o prezioso / o duro o avvilente, /teneva presente / un fatto importante. / Le genti son tante / e quanto è distante / tra loro il pensiero, / tra lor l’ armonia. /Ma lì, lì dipinti, / l’aveva convinti, / ad essere insieme, / insieme e vicino / Giuseppe Zirino.– omaggio di Elio Ferri poeta
Attraverso i volti di donna viene esaltata la bellezza della spiritualità. Anche i nudi più audaci rispecchiano questo innato rispetto del corpo: i volti seminascosti infondono al tutto uno spiccato senso del pudore. Pudore e rispetto anche nel rappresentare le persone anziane: i volti non vengono ritratti con i segni devastanti dell’ età, ma solamente abbozzati ed in questi si esalta il colore, il movimento, l’ambientazione.La ricerca dello stile e del materiale di lavoro rispecchia una ricerca interiore dell’ artista mirata alla scoperta di sé attraverso il suo operato. Lo spirito e la materia si fondono in un tutt’uno poetico. Simonetta Sciarra
Così, quasi per gioco, con i colori in mano e tanti sogni nella testa provi a ritrar del mondo quel che resta a me più caro ... senza illusioni ti mostro il mio io nascosto ... sta a te sognar con me, o non cercarmi affatto. - omaggio di Massimo Boccia poeta e pittore -
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