PER RASHID
Rashid è un giovane marocchino, come tantissimi altri del sud del mondo, in cerca di un luogo di questo pianeta dove poter vivere in maniera dignitosa.
È in Italia da vari anni. Anch’ egli, come tanti altri, ha tentato di rendersi visibile aderendo alla sanatoria del 2009, destinata a sanare la condizione di quanti si trovavano nella condizione di “ clandestini “.
Ha versato quanto previsto, cioe’ 500 € a titolo di contributi pregressi, ha versato anche quanto non previsto ma preteso da chi non ha scrupoli di sorta, ha continuato – e continua tutt’ora - a versare i contributi obbligatori all’ INPS.
Per fare tutto questo si è indebitato molto, con parenti ed amici che l’ hanno aiutato dandogli o prestandogli il necessario per vivere e aderire alla sanatoria.
Non ha ancora, fino ad oggi, ricevuto risposta alla sua domanda di sanatoria.
Non ha lavoro, sa fare di tutto, ma la crisi e la situazione economica e sociale italiana gli hanno impedito di rendersi indipendente, almeno economicamente.
Non avendo lavoro, non ha neppure una casa dove abitare e tutte le notti è costretto ad elemosinare un posto – letto presso qualche anima “ buona “, quasi sempre un connazionale.
L’ ho conosciuto, so che la sua condizione è comune a tanti migranti, ed è giusto che un’ associazione come la nostra si adoperi per risolvere, a monte, il problema di tutti.
E’ quello che vogliamo fare cooperando con le altre associazioni, laiche e religiose, che si danno da fare per aiutare concretamente queste persone, che hanno avuto la sfortuna di nascere in luoghi poveri del mondo.
Dopo 11 anni di attività solidaristica in Serbia, dove interveniamo con progetti in aiuto ai lavoratori di un complesso industriale molto importante, la ZASTAVA, bombardata e distrutta nel 1999, lasciando senza lavoro e senza prospettive 36 mila uomini e donne e relative famiglie, la gravità della condizione dei migranti nel nostro paese ci ha portati a prendere la decisione di aprire un fronte di attività anche a Brescia, in favore di persone, provenienti da altri paesi, che affrontano grandi difficoltà per sopravvivere.
Abbiamo avviato una discussione su come intervenire nelle emergenze – sfratti, famiglie numerose, disoccupazione, razzismo – perché non si può stare a guardare quando i diritti delle persone vengono calpestati, perché i diritti sono di tutti i viventi.
Ed allora Vi sottopongo questo caso di Rashid, con la speranza che ognuno di voi riesca, nel proprio ambito lavorativo, tra le proprie amicizie e parentele, a reperire un alloggio, anche modesto, possibilmente a Brescia o hinterland, con un costo moderato. A questa richiesta si aggiunge quella di trovare un lavoro che gli consenta di rendersi economicamente indipendente.
Chi avesse qualche idea o possibilità per soddisfare queste richieste è pregato di comunicarlo ai seguenti recapiti:
347.3224436 oppure via mail a : zastavabrescia@libero.it