LA F A S – FIAT AUTO SERBIA.
Due anni fa,la Fiat, in seguito ad un accordo con il governo serbo, che da tempo cercava di disfarsi della fabbrica, acquisisce il 67% di essa; il rimanente 33% rimane in mano serba.
In sintesi, l’ accordo prevede, tra l’ altro, che la Fiat sarà esonerata dalle tasse locali e nazionali per dieci anni, riceverà gratuitamente il terreno di cui avrà bisogno per eventuali sviluppi (al momento ha già ricevuto 20 ettari).Inoltre per la Fiat la città di Kragujevac sarà zona franca.
Il governo ha inoltre promesso la realizzazione di una bretella autostradale per collegare Kragujevac all’autostrada Belgrado-niš (circa 30 kilometri di nuova strada) ed il potenziamento della ferrovia.
Il 20 novembre 2008 e’ cessata ogni produzione in Zastava Auto ad esclusione della Zastava 10 (la vecchia Fiat Punto) che continuerà ad essere assemblata in numero di circa 7000 unità all’anno.
L' accordo avviene in piena campagna elettorale politica in Serbia e viene presentato come la fine di tutti i mali. Tadić, della fazione filo europea, alle elezioni prende la maggioranza.
La Fiat disattende in questi due anni tutti i punti dell' accordo che prevedevano un ingresso graduale e l' inizio della installazione di una nuova linea di produzione per una nuova auto. Ancora nulla di tutto questo si e' visto. I primi soldi previsti dall' accordo ( totale circa 700 milioni di euro ) il governo serbo li vede solo a dicembre 2009 ( 98 milioni ). Così si concretizza legalmente la proprietà .
La situazione fino al 31 gennaio 2010.
Presso Zastava Auto, dopo i vari dimagrimenti di questi anni, erano rimasti circa 2700 occupati. da circa un anno parte di essi e' impegnata nelle attività di assemblaggio delle Fiat Punto ( i pezzi provengono da Torino ).
La Fiat, il 1° febbraio 2010, annuncia l' assunzione di circa mille dei 2700 lavoratori, che continueranno ad assemblare le Fiat punto, come prima. Il contratto prevede un periodo di prova di due mesi, alla fine del quale quelli che verranno confermati avranno un contratto a tempo indeterminato. I salari non potranno essere inferiori a quelli percepiti sotto Zastava Auto , attualmente una media di 300 € mensili comprensivi di indennità di trasporto ( circa 17 € ) , indennità di mensa ( circa 16 € ) e di 1/12 di tredicesima mensilità.
Per quanto riguarda la parte restante di lavoratori
( circa 1700 ) non si sa purtroppo nulla di preciso. Infatti le organizzazioni sindacali, fra le quali il Sindacato Zastava, che e' il maggioritario, e nostro referente per il progetto adozioni,non sono state ne'informate ne' minimamente coinvolte in alcuna trattativa. Anzi, tra coloro che sono rimasti senza lavoro ci sono proprio i sindacalisti.
Il destino dei lavoratori che non rientreranno nelle assunzioni Fiat non e’ per nulla chiaro.
Vi sono differenti voci non confermate, e due opzioni certe.
Una opzione e’ offerta ai lavoratori ai quali mancano al massimo 5 anni fino alla pensione.
Viene offerta una liquidazione di 3250 euro e poi il 60% del salario che avrebbero nei loro posti di lavoro fino alla pensione, ma dovranno pagarsi in proprio i contributi pensionistici che erano a carico dell’azienda.
Il contributo pensionistico minimo e’ di 100 euro al mese (per i livelli salariali più bassi).
Lo stato dichiara che questo é sufficiente perché il lavoratore prende 3250 euro, ma, per chi sta a 5 anni dalla pensione, non basta; può essere sufficiente solo per chi è molto vicino alla pensione.
Esiste poi l’autolicenziamento con una liquidazione pari a 300 euro per ogni anno di anzianità.
Altre notizie dicono che i salari saranno garantiti dal governo serbo per coloro che non sono stati assunti, fino ad aprile 2010. Ma é meglio non addentrarsi nella confusione di indiscrezioni che arrivano non si sa da dove, è preferibile aspettare maggiori e più attendibili notizie.
Sconcerta che questa grande azienda - ai tempi d'oro occupava 36000 lavoratori con una produzione di oltre 200 mila auto - sia ridotta così, certamente per decisione di governi che hanno applicato le dottrine iper liberiste che conosciamo bene anche in Italia, ma che, nelle condizioni di una nazione in ginocchio come la Serbia del dopo bombardamenti, hanno prodotto effetti catastrofici destinati a durare nel tempo.
Inoltre le multinazionali che stanno investendo in Serbia - improprio il termine investimento, forse e'certo meglio dire delocalizzazione della produzione - trovano una condizione economica e sociale che favorisce lo sfruttamento intensivo e senza rischio di una manodopera locale ridotta allo stremo,pagata con bassissimi salari nonostante l’ alta specializzazione, con organizzazioni sindacali che, oltre alle difficoltà incontrate dal repentino passaggio da una economia " socialista ", con ruoli e rapporti ben differenti, ad una capitalista ed iper liberista, hanno visto erodere velocemente la forza del consenso che prima era di migliaia di lavoratori.
Chi dovesse seguire certa stampa italiana, avrebbe un’ immagine distorta di quanto sta avvenendo in Serbia. Infatti già da tempo si fantastica di sviluppi di attività produttive che avrebbero portato migliaia di posti di lavoro, nei vari settori. Peccato che queste fantasie si siano dissolte il giorno dopo delle varie tornate elettorali serbe, lasciando nella disperazione e nel dimenticatoio decine di migliaia di famiglie non abbienti.
foto scattata da Bruno Maran,
autore della mostra fotografica Zastava Anno Zero
LA LETTERA DI RAJKA
Cari amici,
Vi scrivo a nome del Sindacato Zastava e dei lavoratori bisognosi, i cui figli sono stati aiutati da voi dal 1999, quando i nostri reparti furono rasi al suolo dalla Nato e quando partimmo con i progetti di solidarietà. Aderirono parecchie associazioni, RSU e adottanti singoli; noi del Sindacato siamo stati il punto di riferimento e il garante del progetto, ma le consegne sono state sempre organizzate in modo diretto, in pubblico e con la massima trasparenza. Siamo convinti che proprio grazie alle modalità di gestione del progetto siamo riusciti a mantenerlo attivo per tutti questi anni.
Sono trascorsi quasi undici anni, la situazione economica del nostro paese distrutta dai bombardamenti e dal precedente embargo, non si è ripresa ma anzi si è aggravata sempre più; i vostri rappresentanti che venivano a trovarci lo hanno constatato di persona.
Siamo ben consapevoli che sono passati più di 10 anni, che ci sono tanti altri disastri nel mondo, che pure da voi c’è la crisi ( non paragonabile con la situazione economica e sociale esistente da tanti anni in Serbia ).
A parecchi ragazzi adottati dalla vostra Associazione manca un anno o due per finire gli studi: non lasciateli soli ora, vi chiediamo in nome della solidarietà tra i lavoratori di voler continuare le adozioni per dare loro la possibilità di studiare.
Negli ultimi tempi, ha attratto molta attenzione la notizia dell’ accordo tra la Fiat e la Zastava. Vi invitiamo a riflettere sui dati reali che varie associazioni, tra le quali la Vostra, diffondono, riguardanti lo stato di bisogno in cui si trovano moltissime famiglie di lavoratori ed ex lavoratori della Zastava, condizione che purtroppo perdurerà anche dopo l’ ingresso della Fiat.
Vi ringraziamo per la solidarietà finora dimostrata, augurandoci che non cessi, e vi porgiamo i nostri saluti fraterni.
Rajka Veljović
Ufficio relazioni estere e adozioni a distanza
Febbraio 2010 presso il Sindacato Zastava
LA SOLIDARIETA' DI ZASTAVA BRESCIA
Il progetto delle adozioni a distanza
Sono state molte in questi anni le attività solidali messe in atto dai vari gruppi ed associazioni che fin dal giorno successivo dall’ inizio della cosiddetta "guerra umanitaria" sono accorse in aiuto alle tante famiglie piegate nel corpo e nell’ anima dai danni prodotti dai bombardieri Nato.
Tutte le attività di solidarietà sono degne del massimo rispetto, ma quella rivolta verso migliaia di famiglie di operai, impiegati, tecnici della Zastava ha un significato particolare: migliaia di famiglie di lavoratori italiani, molto simili a quelle verso cui sono andate in aiuto, hanno offerto per tutti questi anni un sostegno politico e psicologico, oltreché economico che ha dato loro la forza di non cedere alla disperazione; le molte organizzazioni di fabbrica, i sindacati di categoria che hanno contribuito in vario modo a sostenere i progetti, hanno fatto sentire l’ affetto e la comprensione alla pari, da lavoratore a lavoratore. E questo è sempre stato riconosciuto.
Certo, ci voleva ben altro per risolvere il "Problema" della ex-Jugoslavia, sbranata dai potenti del mondo. Ma se non ci fosse stata la mobilitazione internazionale, che in questi lunghi anni ha cercato di informare su quanto avveniva in questo paese, colpevolmente dimenticato, di sostenere i grandi bisogni di queste genti, di offrire una bella parola e un abbraccio nel lungo buio che li ha inghiottiti, cosa sarebbe successo ?
Certo è stata dura, per loro innanzitutto, ma anche per chi, come i lavoratori italiani, ha saputo resistere alla tentazione di rinchiudersi nel suo cantuccio, spinto dalla sempre più incalzante crisi dei salari, dei servizi, della politica brutta in cui abbiamo vissuto in particolare in questi ultimi 15 anni.
Oggi chiediamo, a chi può e a chi lo vuole, ancora uno sforzo per garantire quel contributo che è stato così prezioso in questi anni.
In Italia sono ancora attive circa 1500 adozioni a distanza, circa 100 sono sostenute da adottanti aderenti alla nostra Associazione.
Ognuno deve considerarsi libero di decidere, ma preghiamo tutti di farci conoscere per tempo le loro intenzioni, in modo da poter intervenire per tempo nei casi più gravi di bisogno.
I progetti in corso
Il centro di prima accoglienza per persone in stato estremo di bisogno.
Abbiamo creduto nell’ importanza di intervenire con realizzazioni di strutture in campo scolastico e sociale. La nostra fiducia è stata ricompensata dal pieno successo di tutti gli interventi. Molto importante è stato anche il metodo adottato, quello cioè di creare di volta in volta, un gruppo d’ intervento composto da varie associazioni che hanno contribuito in base alle proprie forze, ma che hanno garantito la possibilità di riuscita del progetto.
Attualmente abbiamo in corso, insieme con il Sindacato Pensionati della CGIL di Brescia, un progetto molto importante, quello di dare un primo sostegno a delle persone che le vicende della vita hanno portato ad uno stato estremo di abbandono e di bisogno. Grazie a questo intervento, la città di Kragujevac avrà la possibilità di dare a queste persone un aiuto materiale ed anche quel calore umano che forse è mancato in alcuni momenti della loro vita.
I locali igienici della scuola primaria "Popovic"
Credo che tutti ormai ricorderete questa scuola che è stata, nel lontano 2003, il luogo della prima esperienza di intervento in campo scolastico e sociale. In quel momento consegnammo ad ognuno dei suoi 200 alunni un completo di attrezzi scolastici.
Oggi, dopo aver realizzato in questi anni in questa scuola un’ aula di informatica, una palestra, un’ aula da adibire a scuola materna, inizieremo un progetto di rifacimento dei servizi igienici che si trovano in una condizione di assoluto degrado. E’ un progetto importante ed economicamente impegnativo, ma faremo di tutto per concentrare gli sforzi di altre associazioni per la sua realizzazione. Già ci sono le adesioni di Non Bombe Ma Solo Caramelle di Trieste, di Un Ponte Per…. di Roma, dell’ Associazione "Fabio Sormanni" di Milano e forse altre.
Altri interventi solidali
Abbiamo inviato contributi di solidarietà ad altre associazioni che avevano intrapreso progetti presso paesi e comunità in condizione di emergenza, e precisamente a: GAZZELLA onlus = 1.000 € per la popolazione di Gaza –
SOS Jugoslavia = 500 € per campagna di sostegno scolastico ai bambini figli di genitori scomparsi in Kosovo –
ABC onlus = 500 € per emergenza terremoto Haiti
LE PROSSIME INIZIATIVE
A giorni verrà lanciata la tradizionale sottoscrizione a premi che ormai da vari anni ci consente di raccogliere parte delle risorse che destiniamo alle attività di solidarietà.
Come consuetudine, l’estrazione dei biglietti vincenti avverrà nel corso della festa Zastava che si terrà alla fine di maggio in data e luogo da stabilire e che saranno comunicate appena possibile.
SONDAGGIO: CHE NE PENSATE SE LA FESTA ZASTAVA DI MAGGIO SI TENESSE – A PRANZO DI DOMENICA -PRESSO IL RISTORANTE DELLA COOP "LAVORATORI UNITI" DI URAGO D’ OGLIO ? CI SIAMO TROVATI MOLTO BENE IN VARIE OCCASIONI SIA PER LA QUALITA’DELLE PIETANZE, CHE PER L’AMBIENTE SIMPATICO ED ACCOGLIENTE !
UN VOSTRO PARERE CI SAREBBE DI GRANDE AIUTO! GRAZIE
Invitiamo chi ne fosse provvisto e non ce lo avesse mai comunicato, a farci pervenire il proprio indirizzo di posta elettronica via telefono
al nr. 347.3224436( anche sms ) oppure 030.2793551, o via mail.
Questo per facilitare le comunicazioni e per risparmiare tempo, fatica e soldi.