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ULTIME NOTIZIE DALLA ZASTAVA DI KRAGUJEVAC

Cari adottanti e simpatizzanti della Solidarietà Zastava.

Le notizie che ci giungono dalla Zastava di Kragujevac, riguardanti gli sviluppi dell' annosa vicenda dei cassaintegrati, 4500 lavoratori ca, sono molto gravi non solo per i diretti interessati che si trovano ormai senza lavoro e senza prospettive future, dopo anni dolorosi di sacrifici e di umane speranze, ma per l' intera classe lavoratrice serba che riceve un colpo tremendo che potrà avere ripercussioni su tutte le analoghe situazioni che esistono in quel paese.

I fatti.

Il 31 agosto sarebbe scaduto il termine previsto per la cassa integrazione. Questo termine si è presentato per anni, e per anni le lotte dei lavoratori e del sindacato erano riuscite a prorogarlo di anno in anno.
Quest' anno purtroppo no. Il governo iperliberista in carica, l' ennesimo della serie di governi che hanno quasi smantellato l' apparato industriale serbo, senza alcuna considerazione per la condizione di chi vi lavorava, ha detto basta alle proroghe e ha concesso 200 euro di bonus per anno lavorato a tutti i lavoratori che si trovavano in cassa integrazione. 300 di questi hanno subito accettato, i rimanenti, sotto la guida dei sindacati hanno iniziato una serie di proteste , con sciopero generale a Kragujevac, una grande manifestazione a Kragujevac ed un' altra altrettanto grande a Belgrado, chiedendo la proroga per un anno ancora della cassa integrazione e l' aumento del bonus a 300 euro per anno.
Il governo, irremovibile nella sostanza , ha concesso 250 euro per anno e la fine immediata della cassa integrazione. Gli interessati, spaventati dalla prospettiva di non riuscire a prendere neanche il bonus, visto che la proposta del governo aveva il carattere di ultimatum, hanno accettato in massa. Solo un manipolo di un centinaio di lavoratori ha deciso di resistere ad oltranza , iniziando la forma di protesta più estrema, vale a dire lo sciopero della fame, che coinvolge per il momento una quindicina di aderenti.
E' ancora presto per dire cosa abbia fatto precipitare la situazione, ma certamente la condizione di disperato bisogno in cui da anni si trovava la stragrande maggioranza di loro, con debiti accumulatisi e con l' aumento vertiginoso dei prezzi dei generi di prima necessità, ha fatto si che venisse da loro presa la decisione di non continuare la lotta.

La nostra Associazione che già da otto anni è attiva con progetti di aiuto concreto alle famiglie dei lavoratori Zastava e forme di solidarietà varia, cercando di tener viva l’ attenzione sulla loro realtà e condizione di vita, continuerà il proprio sostegno a quanti si trovano in estreme condizioni di necessità. Certo, siamo ben consapevoli delle dimensioni del problema, ma tutto quello che fino ad oggi è stato fatto da noi come da altri gruppi e Associazioni è sicuramente servito a far stare un po’ meglio tanti ragazzi e a farli sentire meno soli nelle lotta quotidiana per la sopravvivenza che hanno dovuto affrontare non per colpa loro.
Pertanto, i progetti che sono in corso rimangono operativi, mi riferisco alle adozioni a distanza; sarà possibile qualche aggiustamento nel senso di indirizzare le quote verso famiglie che hanno si trovano in condizioni estreme. Inoltre colgo l’ occasione per informarvi che il centro culturale di aggregazione di Zdralica sarà inaugurato a settembre mentre sta per iniziare un altro progetto, indirizzato come gli altri a mettere in condizioni migliori chi studia, alla Scuola Tecnica, consistente nella ristrutturazione ed adattamento a Centro polivalente di un grande locale seminterrato ( 400 m² ) da adibire a luogo per attività artistiche varie ( danza, musica , pittura, dibattiti ) destinato alle varie componenti della società della città.
Siamo certi che la nostra vicinanza e la nostra solidarietà aiuterà queste famiglie e questi giovani che abbiamo aiutato a crescere, ad affrontare le ulteriori prove che purtroppo saranno chiamati a sostenere.


Un fatto è certo, l' operazione effettuata dal governo presuppone una continuazione del progetto a disfarsi di tutte le grandi attività produttive entro il 31 dicembre 2007. Questo in controtendenza con quanto sta avvenendo nei paesi limitrofi dove anzi la produzione di veicoli di marca estera è in espansione ( vedi la Cimos a Capodistria, la Renault a Novo Mesto, la Dacia in Romania, la Suzuki e la Audi in Ungheria... Ora sono in corso negoziati persino con la Ford in Croazia, per la produzione vicino a Rijeka/Fiume ).

La situazione diventerà ancora più critica per la Zastava Automobili alla fine di quest'anno, quando il Governo inizierà la procedura per la vendita ("tender") di questo complesso e la privatizzazione di altri reparti dell'impresa. In tale occasione si teme che saranno annunciati ulteriori esuberi con ulteriori licenziamenti, allo scopo di "snellire" ulteriormente la forza lavoro, prima della procedura di vendita.

NB . Tutte le notizie contenute nel presente comunicato provengono da articoli di stampa serba e da dichiarazioni di membri del sindacato Samostalni.


Un cordiale saluto,
Riccardo Pilato

Associazione Zastava Brescia per la solidarietà internazionale - ONLUS
c/o Camera del Lavoro Territoriale di Brescia Via Folonari, 20 - 25100 - BRESCIA