IL SOGNO DI NORWID



Il Sogno di Norwid (particolare), 1979
Installazione di VIOLA
in collaborazione con
Galleria Unimedia - Caterina Gualco Genova


La camera di Norwid č per ciascuno di noi qualche cosa di diverso, ma essa rappresenta per tutti la grande metafora della cavitą (sepolcro e ventre) in cui operano i nostri ambigui fantasmi, nel buio interiore essi si chiamano senza parole, dall'interno all'esterno filando la bava luminosa dell'infanzia.
Nel folto senza origine né fine, nella gola serrata di San Casimiro Norwid il poeta si nasconde, in un angolo dal buio non esce.


Ricorda forse con trepidazione il bianco corridoio dove ha amato la bellissima Maria o le molte finestre aperte per gioco sui bastioni di un fortilizio abbandonato da chissà chi.
Immagine inquietante, liquida suggestione, sospensione del significato nello spazio dell'immaginazione, Norwid č certamente un sogno. (L. Viola, 1980)





La camera di Norwid, 1980, Galleria Comunale d'Arte Moderna, Ancona



ALTRE INSTALLAZIONI ANNI '70 - 80





Proposizione allo specchio, 1976, specchio e scrittura su carta,
300 x 50 x 50 cm, Venezia





Diamonologo interfonico, 1977, parallelepipedo nero, monitors, video,
Galleria Comunale d'Arte Moderna, Bologna




Scala sonora, 1979, scala di lavagna nera, neon, sonorizzazione (A. Pizzin),
Galleria Unimedia, Genova



I looked for ... (Alice), 1977, panchina dipinta, ottone, fotografie, video,
Palazzo Reale, Milano










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